lunedì 21 giugno 2010

"Sono state oggetto di abusi sessuali" ...di questo ne siamo convinti tutti... ma la giustizia cosa fa?

Ho trovato sfogliando i quotidiani on-line questo articolo pubblicato su "il quotidiano" del 27/11/2006 e riguardante la storia di Fiona e Milla Antonini, se vi ricordate ne abbiamo parlato la scorsa settimana. Lo riporto di seguito:

Fiona e Milla. La madre insiste:"Sono state oggetto di abusi sessuali"

La donna si dice in possesso di numerosi referti psico-medici attestanti la veridicità delle sue accuse. Due associazioni che combattono la pedofilia hanno assicurato il pieno appoggio.

Uno striscione delle mamme del Paese Alto


Storia complessa e complicata quella di Fiona (sette anni) e di Milla (3 anni). Figlie di Maria Pia Mauloni e Rocco Antoninientrambi residenti a Mons in Belgio. Il padre, dopo essersi separato dalla moglie, ha avuto il permesso di poter stare con le bambine ogni secondo weekend. Ma stando alla signora Mauloni quest’ultime, ogni volta che tornavano dalla visita al genitore, mostravano evidenti segni di disagio e squilibrio.

Così la donna si è rivolta al dott. Murillo professore Universitario, psicologo e psicoterapeuta infantile il quale, in data 6 ottobre, avrebbe dichiarato in un documento che le bambine sono state fatte oggetto di abusi sessuali. La signora Mauloni si è a questo punto rivolta alle autorità del suo paese denunciando il fatto ma, a detta della stessa, gli stessi inquirenti che avrebbero dovuto prendere il caso in mano avrebbero ritardato se non addirittura cercato di intralciare il proseguio dell’inchiesta. A questo punto la donna, originaria del Comune di Grottammare, ha preso le bambine ed è fuggita alla volta dell’Italia per porre al riparo le figlie dalle presunte mire paterne.

Ma, al suo arrivo nelle Marche, la signora Mauloni è stata immediatamente tratta in arresto e tenuta in stato di detenzione per quattro giorni al quale sono succeduti circa altri venti di arresti domiciliari in quel di Grottammare. Questo perché dal Belgio, su richiesta anche del padre, era stato emesso un decreto di arresto europeo in quanto la donna era ritenuta “soggetto con comportamenti psicolabile e quindi pericoloso”. Ma la signora Mauloni insiste e conferma le sue accuse forte dell’appoggio di due Associazioni internazionali come la francese “Innocent Sans Danger” (Innocenti senza Perciolo) e l’italiana “Meter” di don Fortunato (Siracusa) entrambi impegnate per combattere la piaga della pedofilia e l’abuso si minori.

La mamma delle bambine si dice in possesso di ulteriori esami psicologici condotti dal pediatra dott. Dequèvy dai quali risulterebbe evidente lo stato di malessere psicologico sofferto dalle bambine mentre appare evidente, da alcuni disegni fatti da una di esse in ore di scuola, un evidente malcelato bisogno di raccontare esperienze di abusi sessuali. La faccenda non sembra finire qui visto che la materia è soprattutto di carattere giuridico e coinvolge le autorità precostituite di due paesi. Nella sentenza di primo grado si è ritenuto che la sorte delle due bambine, di nazionalità belga, debba essere decisa dal paese di provenienza da qui l’ordine di espatrio.

“Io denuncio e ripeto che così facendo le mie figlie saranno di nuovo esposte a situazione di serio pericolo e non lo posso permettere. Pertanto mi appello e rivolgo all’Italia, mio paese d’origine affinché mi aiuti laddove il Belgio, paese d’origine delle mie figlie, non è fin’ora riuscito” La stessa insegnate Maria Rita Capriotti, della scuola del Paese Alto riferisce che le bambine non sono in uno normale stato psichico :”Ma il disagio, specie per la più grande, non è solo dovuto al fatto di trovarsi nel ciclone di questa bufera. Sospira in continuazione ed è spesso soggetto a crisi di pianto spontanee”.


Lo dicevo sul titolo, la giustizia cosa sta facendo per questo caso? ce lo stiamo chiedendo tutti, anche la mamma delle bambine, ma non arrivano risposte chiare. Invito la magistratura a fare chiarezza e speriamo che qualcosa si muova e in fretta per il bene delle bambine...

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