sabato 26 giugno 2010

Restiamo a Treviso...

ABUSA PER ANNI DELLA FIGLIOLETTA, CONDANNATO A 10 ANNI DI CARCERE

E' stato condannato a dieci anni di carcere dal tribunale di Treviso un 59enne residente in provincia di Pordenone, riconosciuto colpevole di abusi sulla figlia dall'eta' di 8 a 15 anni. E' stata quest'ultima, oggi ventitreenne, a denunciare il padre. Le violenze, ha raccontato, iniziarono nel 1995 a Conegliano (Treviso), dove la famiglia allora risiedeva, e sono continuate nella nuova casa nel Pordenonese, fino al 2003. La difesa ha sostenuto la non credibilita' della vittima e ha annunciato ricorso in appello. Il condannato dovra' pagare a titolo di risarcimento 100mila euro.

Pedofilia, prestava la figlia agli amici perché abusassero di lei. Condannato a 10 anni padre di Conegliano (Treviso)

Non solo abusava di lei sottoponendola ad ogni tipo di violenza, ma la “prestava” a dei conoscenti in cambio di piccoli compensi. Un uomo di 58 anni originario di Conegliano, in provincia di Treviso, è stato condannato a dieci anni di reclusione per aver compiuto abusi sulla figlia minorenne.

Secondo quanto ricostruito dal Tribunale di Treviso, il professionista avrebbe iniziato ad approfittarsi della piccola da quando lei aveva solo otto anni. Non solo. L’uomo “vendeva” la bambina ad amici e conoscenti, consentendo loro di compiere ulteriori violenze, in cambio di piccole somme di denaro. La corte ha condannato il 58enne a dieci anni di reclusione, un anno in più rispetto a quanto era stato chiesto dal pubblico ministero Giovanni Cicero.

La pornostar Brigitta Bulgari dopo il carcere torna libera.

Di nuovo in libertà la pornostar Brigitta Bulgari, arrestata con l'accusa di atti osceni a danno di minori...

Discoteca di Montebelluna, in provincia di Treviso. E’ da poco passata l’una del mattino del 23 Maggio e più di tremila persone attendono con trepidazione lo spettacolo hard della pornostar ungherese Brigitta Bulgari. Uno spettacolo preceduto da una gran fama, che ha attirato quasi tutti i giovani trevisani. Il fatto non avrebbe creato scalpore se tanti genitori non avessero scoperto l’indomani, che tra la folla eccitata e compiaciuta erano presenti anche i loro figli minorenni. Foto sui cellulari accanto alla star in pose hard, confessioni tra le lacrime degli adolescenti che avrebbero persino preso parte allo spettacolo, contribuendo così al successo della serata. Preoccupazione e rabbia, da parte dei genitori che hanno visto l’innocenza e l’ingenuità dei loro figli raggirata e sfruttata per lucro. A confermare i fatti, quattro carabinieri in borghese presenti alla serata che dopo aver constatato il reato commesso, hanno arrestato la pornodiva Brigitta Bulgari. Così recita il verbale: “È stata eseguita l’ordinanza irrogativa della misura cautelare nei confronti di Brigitta Kocsis, alias Brigitta Bulgari, nota attrice porno di fama internazionale, per avere con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso compiuto atti osceni consistiti nell’essersi spogliata completamente ed essersi esibita, anche in un’esplicita masturbazione, all’interno di un locale aperto al pubblico, privo di autorizzazione per tali spettacoli e alla presenza di minori, e per averli sfruttati per realizzare l’esibizione stessa”. La legge infatti parla chiaro” Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù, pena 12 anni di reclusione”.

Così il 23 Maggio Brigitta è stata reclusa nel carcere di Belluno e i genitori del paese hanno potuto riposare di nuovo tranquilli. Eppure non tutti davano le colpe di quanto accaduto alla pornostar e così sentenziavano alcuni abitanti indignati del provvedimento: “È solo gelosia. La verità è che quella sera i mariti scappavano di qua e di là, erano tutti lì. Mia nipote c’è stata col fidanzato e dice che è stata un’ottima lezione di anatomia. Sono le madri che non dovevano mandare i figli! Fanno gli angeli e poi chiedono la camera per incontrare l’amante”. Intanto dal carcere Brigitta attraverso il suo legale, spiegava l’accaduto secondo il suo punto di vista in un’intervista esclusiva per Panorama: “Sono andata a lavorare come sempre. Il locale mi ha dato l’autorizzazione per un normale spettacolo erotico. Ovviamente sono loro che devono controllare il divieto ai minori. Non lo hanno fatto! Io però ho tutti i riflettori su di me, intorno vedo solo ombre. Come faccio a capire quanti anni hanno? Non posso distinguere un diciassettenne da un diciottenne. Non sono mica tenuta a chiedere documenti a 3 mila persone. Io mi sono fidata del gestore.” I gestori del locale nel frattempo sono stati indagati a piede libero, sebbene dichiarassero che la pornostar Brigitta Bulgari avesse agito di sua iniziativa e che non fosse tenuta da contratto a spogliarsi.

In attesa che il tribunale del riesame confermasse l’arresto della pornostar o la sua scarcerazione, Brigitta spiegava rammaricata: “Sono in prigione. Ma la mia unica colpa è quella di essermi fidata di gente non professionale. Non ho mai fatto male a nessuno, sono contro gli abusi e le prepotenze, figuriamoci sui minori. Sto male persino se vedo trattare male un animale. Sono credente e spero che Dio abbia un poco di tempo per vedere la mia situazione assurda.” In attesa di una svolta Brigitta, depressa per le pesanti accuse nei suoi confronti ha persino tentato il suicidio, poi però il tribunale di Perugia dopo averle concesso gli arresti domiciliari, ha infine accolto la richiesta dell’avvocato Oberto, difensore della Bulgari e ha rimesso in libertà la giovane per “mancanza di gravi indizi di colpevolezza” Ora si dovranno determinare le responsabilità dei gestori del locale.

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