sabato 26 novembre 2016

Denuncia il marito per le violenze, in tribunale non vengono riconosciute e rischia di perdere la figlia. Succede a Catania

 Pubblichiamo di seguito una lettera giunta alla nostra redazione dove una madre di Catania, seguita dalla nostra associazione, scrive al giudice che non le riconosce le violenze subite, malgrado referti medici, foto e registrazioni sonore. Il prossimo 29 novembre 2016 vi sarà una nuova udienza, fino ad allora i nomi non saranno visibili, successivamente dopo l'udienza, formuleremo i nomi dei responsabili di questo ecclatante caso di malagiustizia.

Alla cortese attenzione del signor giudice: (....) 
            
"IN PIEDI SIGNORI DAVANTI AD UNA DONNA" (W. Shakespeare)

La parte peggiore di una violenza non sono le ferite ma bensì le cicatrici che si trovano dentro l'anima, sentiero poco preso in considerazione dal potere di questa società ormai marcia. Una società in cui l'omerta e  il silenzio uccidono, uccidono non solo il corpo di un essere umano ma ferisce la parte più sacra di una persona, l'anima. La violenza è l'arma degli imbecilli che pensano di ottenere l'amore con la forza, ma l 'amore, non uccide, non ferisce, l'amore e un altra cosa... Ricordo l'inizio di una storia d'amore e di affetto. Ero cosi giovane cosi fragile, impaurita di vivere e di guardare il mondo. Ero ferita da un passato atroce in cui gli abusi subiti in famiglia mi resero inadatta alla vita, un niente, di cui la vergogna solo di respirare al mondo mi tormentava ogni giorno, nessuno capì la mia sofferenza atroce.
Un male che ritorna sempre, cicatrici invisibili che lacerano il profondo in ogni senso.

Nel buio del inferno mi trovai schiacciata dal fango dell'orrore di una colpa che non era mia. Subii una guerra incastrata dalle armi del incesto e della pedofilia in cui le chiavi appartenevano a casa mia, io, bambina, muta e indifesa, fragile e impaurita con un peso cosi grande da spaccarmi la schiena, le ossa, e peggio l'anima. Nessuno prende veramente coscienza di quelle profonde ferite, parlarne, scoprire, svelare, perchè e troppo, alla faccia dei vigliacchi e troppo per chi si vergogna di avere un simile problema in famiglia ma per chi subisce non e mica troppo??? Forse tanto direi..... Perchè fa paura parlarne, perche fa paura la verità di credere in chi subisce  passa sempre da colpevole provocante portatore del male.. No una vita violentata non e una carta stracciata in cui scrivere righe in fretta perchè si annoia ...queste righe hanno passato sul sangue dell' innocenza di una infanzia negata e di una gioventù abusata dal potere della violenza l'arma che uccide l'esistenza.
Violenta la psiche umana.  Sono stata abusata dai miei orchi dall'età di sei anni  e con tutto che urlavo, nessuno sentiva il mio grido era troppo basso troppo inaudibile per essere ascoltato le mie mani che avevano paura di abbracciare ancora quel volto che si chiama mamma con la vergogna nell'anima mi negavo pure questo amore ...troppo piccole mie mani per essere prese dal fango dopo tutto non avrebbero fatto mai nulla per salvarmi ..tanto l'infanzia negata chi me la ritorna più? indietro non si torna e non riuscirò mai più a giocare, sognare e fare le stesse cose e gli stessi sogni come fa un bambino, ma posso oggi fare tutto il possibile ed impossibile per difendere questo diritto e l'infanzia al mio angioletto, a mia figlia.

Quando si subisce tanto male si perde la fiducia in se stessi si arriva a trattarsi male e trascurarsi involontariamente ma se si incontrano persone forti, persone che non hanno paura di guardarti nel anima e hanno il coraggio di aiutarti nella lotta si può quindi, ora, vivere e finire di sopravvivere. La mia vita e stata troppo ferita, gli abusi subiti mi hanno condizionato l'adolescenza senza contare le notti contornate da incubi tali, da non riuscire più a dormire. A solo dodici anni arrivò il dolore più atroce le tracce degli abusi mi hanno segnato tutta l'esistenza. Sono rimasta incinta dai miei orchi e senza sapere di chi fosse. Avevo tanta paura, ma chi mi sentiva, chi mi consolava??? Nessuno. Mi rifugiavo come adesso sfogandomi nelle righe e lacrime  ho perso quella vita una vita piccola ma batteva forte, un aborto spontaneo pieno di orrore e senza nessuno accanto. Il tempo e passato e il dolore e li a ricordarmi che anche oggi vengono umiliati migliaia di angeli, e che l'omertà sopraggiunge più forte, mi rendo conto che la lege esiste ma quante volte viene applicata???? Non possiamo essere sempre noi che subiamo i colpevoli !!!!
Superare questi orrori non mi e stato facile e nemeno si può dimenticare... Si dimentica una vita e con una sola si va mettere al muro mille altre , vite sottili ferite dalle mani violente di cui tutti noi ci siamo fidati, la violenza non ha scuse non perchè viene consumata in famiglia o da degli sconosciuti, bisogna che chi tenta alla vita del prossimo e la violenta in tutti modi, che sia punito in modo tale che prima di toccare una altra vita si rispecchi e porti se stesso ad una coscienza senza più scuse ma di rispetto verso il prossimo questo e amore...
Un inferno assoluto dover sopportare gli abusi sessuali dai miei fratelli sono andata avanti lo stesso priva di ogni gesto di affetto sono rimasta in vita comunque... Poi e ricominciato un altra vita, pensavo che fosse quella giusta che avrei avuto la mia famiglia e che tutto il male subito potesse andarsene via rimettendomi nel cammino, il destino mi fece incontrare l'uomo la persona che più aprezzai al mondo talmente da abbandonare tutto per lui... Era un Dio per me per poi accorggermi che Dio era uno solo. Su in quel cielo azzuro che ormai diventato grigio da tanta ammarezza.
Ero folgorata da questo amore talmente che qualsiasi cosa succedeva non vedovo piu niente. Ero innamorata affezionata era tutta la mia vita fino che arrivo al mondo un piccolo angelo, la nostra figlia. Tutto comicio con un urlo poi un altro..parole e frasi ad umiliarti..ma non sentivo nulla ...facevo passare innoservati gli attimi poi l'episodio ghiacciante arriva per un ora fuori da sola con una amica mi e finita a calci in sedere tirate dei capelli e schiaffi mi provoco del sangue in bocca...tutto davanti alle persone e nessuno mi ha potuto togliere dalle sue mani mi sono trovata con un pezzo di capelli in mano perche ha tirato cosi forte che rimasi sbarlodita. Pure allora provai di ricucire e trattarlo con rispetto e volerlo bene ma questo non era piu amore era violenza epure testarda davanti al mondo lo difendevo credevo che era arrabbiato stava male chi mai poteva farmi vedere la realta!! Ero cieca amavo la mia famiglia tenevo stretto a difenderla pensavo che l'amore soporta tutto.. Resiste a tutto. Invece venivo umiliata distrutta ed io cretina stavo zita. Un rapporto basato solo dei improvissi fantasie in cui nessuno era mai felice credevo che fosse l'amore invece era un altro orco che mi feriva ancora. Volte che mi feriva con parole e frase che buccavano il cuore a volte gli pranzi e cena venivano sempre commentate sia per un motivo o per altro unico tempo a dispozione di trovarci insieme . Le tavole a volte venivano buttate a terra e la bimba spaventata mi salto in braccio perche si brucio con il mangiare. Piatti che volavano e bicchieri rotti fino a ferirmi i piedi ..anche cosi stavo zita in silenzio a difendere l'uomo che amavo.

Mi dispiaceva che aggiva cosi credevo che fosse colpa mia ma nessuno gli dava colpa per le sue impotenze ed io che credevo ancora forse cambiera.. No non e cambiato lui e diventato potente riusciva sempre ad distruggermi psicologicamente era diventato geloso e con essa mi ha tolto della societa  perse gli amici perche lui era geloso su di tutto e tutti mai andato avanti nella vita con nessun proggetto e sogno mi ha tolto tutto mi ha lasciato dentro una solitudine amara e un vuoto profondo. Ero ai suoi comandi niente senza di lui  . Quanta cura avevo di questo amore come un fiore soffrivo e lui non se ne acvorggeva nn riuscivo ad esprimere parlare guardarlo la paura era tanta . Non bastava e ricomicia ad usare le sue mani mi tirava cosi forte dei capelli in quanto mi lasciava i vuoti spazzi sulla testa mi nascondevo sempre per non vedersi mi vergognavo ma era cosi evidente che tutti mi guardavano strano senza parole tutti avevano paura di dire una sola parola . Non si poteva piu non ce la facevo piu e ho preso la parola non me sono acvorta quando ma alzai volume dei miei diritti e gli ho detto di finire che se lo fa ancora lo dennuncero ma lui amenaciava che mi mette nelle mani dei servizi sociali ed ecvo come mi metteva ancora al muro avevo paura di non perder la bambina . Talmente offessa nell anima delle sue violenze chiese per prima volta aiuto inutile a tentare una mediazione mi sono allontata a propria scelta da lui . Ho chiesto aiuto ad una associazione che non ha avuto solo coraggio di lottare con me ma mi hanno aiutato uscire dal buio pesto che ero mi hanno fatto vedere le mie catene e vedere la luce Una Vita Sottile - dalla parte dei bambini, dalla parte dei angeli con affetto e rispetto mi hanno rimesso piano nel cammino mi hanno fatto capire che quello che subivo era violenza e non amore ma come ho detto piano nel cammino perche ancora ero fragile ancora sotto il potere del mio violente. Ho provato resistere lontano da lui in un altra citta ma poi mi so detta che forse ha imparato la lezxione che la vita ci ha messo davanti magari abbiamo imparato insieme il rispetto e volersi bene . Ero cosi felice di ritornare con lui ritornare a casa ad essere di nuovo una famiglia... Ma tutto una nebbia intorno ghiaccio suo cuore che non ha avuto pietà continuava ad amennacviarmi davanti a nostra figlia volte che urlava e correva la bimba con la scoppa per obbligarla a mangiare mi dava colpa che non ero attenta e fiisa con lei e che mi asentavo dal stare insieme troppo umiliazioni credevo tanto nel cambiamento ma falì ancora visto che situazione arrivata ad amennaci con il coltelli e pedinamenti fino ad un eusarimento psicoligico decido di rivolgermi ad un avvocato e chiedere la separazione..per quella lettera mi so trovata con il mento e labbra spaccate davanti a propria figlia di soli sette anni . Malgrado le richieste dai miei avvocati, nessun giudice ha emesso un allontanameto da casa perché l'omertà e troppa...
Ritorno dal ospedale senza nessun risulato da parte della giustizia non riuscendo di trovarmi altro posto dove stare ho continuato rimanerci con lui ma per pocchissimo tempo perche dopo quel episodio ne arriva un altro l ultimo in cui unico a portarmi via da lui . Davanti alla bimba mi taglio il braccio aveva in mano un piatto poi pentolla e unghie non ho visto piu nulla sempre quelle tirate dei capelli ...mi ha distrutta provato a difendermi il sangue era dipinto sui muri del salotto e mia bimba che era spaventata e con i lacrimi nei occhi chieva di lasciarmi in pace mia bimba picvolo agelo a avuto coraggio e forza di chiamare aiuti lei cosi piccola e forte e un amore grande e speciale .il pm di quella sera dopo che so stata portata nel pronto socvorso e hanno deciso di portarmi via a me invece portare lui... Un errore imperdonabilie  lui che ripetteva che se non mi portano via mi amazza con quarantta coltelate . Nessun pentimento verso il danno che ha provocato anzi diceva che sono stata io ad provocarmi le fetite ..non dimentichero mai que giorno un ospedale intero a guardarmi e ripetermi chi mi a fetito e stato un cane?.. Io rispose si . Con il volto di un uomo.  Da allora non tornai piu insieme a lui  perche finalmente ho capito che questo non era amore ma violenza e se anche ho passato tempo dentro alle case famiglia che non mi hanno aiutato, anzi hanno peggiorato la mia vita, facendomi sentire ancora colpevole. Ancora violenze psicologiche e questa volta i carnefici erano operai dello stato che nulla sanno fare questi sono i sevizi sociali che qualsiasi cosa toccano distruggono. Mi resi quindi conto cos'è la vita e la libertà vivere senza paure e senza violenza.

Portata in case famiglia mi sono sentita richiusa ancora nella gabbia senza sbarre  ho trovato solo repercusioni i litigi per il fatto che i servizi sociali mi minacciavano di togliermi l'affido della bambina erano prepotenti dicendomi che e un atto dovuto. In queste case famiglia sentivo spesso donne umiliate dalla prepotenza di chi le gestiva e prese sempre da alto in basso faccendole sentire niente e zero. Ho sentito dire ad una delle persone che lavora per la struttura pscicologa che i " bambini  non sono vostri ma dei servzi sociali " un abberazzione totale. Grazie ad una donna li dentro ho potuto sopravvivere e resistere .li ho aiutato alle pulizie ad cucinare lavare fare dolci stare bene con le donne e racvontarsi ma perche ero io che volevo stare bene con tuute le donne non perche i servizi sociali li mi avrebbero datto un aiuto lavorativo o sociale.. da allora comincio a lottare sapere che la vita dentro una struttura non sara per sempre la mia vita non lo voluto fermarla ad una solo orizonte ma ho voluto emerggere e cambiare di non sentirmi piu vittima ma una donna  donna normale che voleva ad iniziare veramente volare essere libera e ricominciare essere felice .  Vista la situazione di ammenacce riferitte sempre dalla strutura che se non decido cosa fare mi toglie bambina allora decido di mettermi nel cammino e far possibile di andare via dalla città dove residevo. La confusione era tanta la amministratice della struttura mi diceva che io per loro ero dolo un ospite cio per loro ero libera di andare poi dell altra parte mi amenacciava di di prendere in affido la bimba che a breve deve artivare il provvedimento . Ho avuta tanta paura che unico penserio mio era quello di proteggere la mia bimba  ed a quel punto vado via . Ritorno nella città dove sono stata prima volta quando mi sono allontanata prima volta da lui in veneto - padova . Li subito mi sono data da fare ad affittarmi una casa e mettere subito la bimba a scuola.

La bimba a ricomiciato la sua vita andare a scuola stare con suoi compagnetti e studiare lo lasciata in gite scolastiche e diverse attività dove lei a legato molto con i bambini . Nel fra tempo ho lavorato come ho potuto per non far mancare nulla alla bimba indumeti e acessori scolastici ho provato di aprirmi anche una partita iva per il mio lavoro di vendita dei biscotti e diversi dolci siciliani a padova ma evidentamente economicamente non potevo far di piu. Visto le dificolta che mi imponeva e tempo mi stinceva per non restare con nulla e non aver ulteriori problemi ho trovato la posdibilita in centro di italia a roma per un lavoro di assistenza alla persona e badante con vitto e alloggio lo appresso a volo la opportunita anche se desidero migliorare di trovare un lavoro diverso per poter manterci meglio. Qui a roma la bimba sta serena lei una bimba che pice tanto giocare abbiamo un giardino immenso in cui per lei e un paradiso stiamo sempre insieme legiamo fiabe e libri scoladtci per non perdere di piu. Dopo ripettute richieste ed gentile ad mio marito e di sua bimba per una firma del nulla osta scolastica suo papa rifiuta sta negando il diriti di un bambino in questo caso si tratta di sua figlia.  Dopo tante violenze tristezze e dolore e arrivato il tempo di una stabilita per noi qui siamo libere senza paure .e penso che quando una vittima non sente piu paura gia e primo passo per essere felice . Ne ho subito tanto nella mia vita me sono vista la morte nei occhi di tanta ammarezza prima violentata dai miei orchi poi dal marito padrone e adesso di giustizia .. Non voglio piu guerra non cerco giustizia ad ogni costo  sono stanca di tutte questi armi puntate su di me .. Non voglio dolore non voglio vedere piu sangue lacrimi che brucvia il volto di tanta soffetenza .stanca di vedr come la vittima e sempre piu vittima dove l omerta e il silenzio sopraggiunge ogni limite dove le anime violentate continuano essere messe al muro della vergogna e pagare impotenze dei violenti . Stanca dove chi puo giudicare e maschilista e non guarda i diritti di tutti gli esseri umani .. Stanca che venga fato forte cio che e forte e non cio che giusto. Perche sempre noi le vityime dobbiamo pagare? No la violenza non ha scuse ha solo i mezxi per portarti sotto la terra  la violenza e l arma dei imbecili che usa potere a sottometterti fino ad ucvidere ogni parte di un essere  no viviamo in un mondo fatto di violenza ci sbraniamo dentro una atrocita senza misura  per poter cambiare abbiamo bisognodi divise pulite di forza che vengono dalka giustizia che metta provvedimenti chiari e di corezxione pe chi calpesta la vita del prosdimo . Abbiamo bisogno di speranze di carte che mettano per sempre fine alle violenze .si puo fermare dando forza e coraggio.


Mille anime violentate aspettano ad un filo giustizia ed con questo sistema arrivano solo la morte e deliquenti in liberta a uccidere ancora una vita .  Richiediamo in tutto questo dolore che i nostri diritti vengono rispettati  che le violenze subite siano riconosciute una per una condanne pur morali ma che vengono fatti . Io da qui ricomincio ad lottare e non mollare non rinuncio alla liberta alla vita pur violentata nel anima e da nesduno riconoscito vado avanti alzo le mie ali con il sguardo in alto non mi fermo trovare la strada trovare la pace e tranquillita accanto ad mio angioletto che mi da forza a sorridere questo per me e amore e vita. Questo per me e piu di ogni soldo e giustixia queesta e vittoria ricominciare a sorridere .( Mi permettete farlo??? )

domenica 18 settembre 2016

I Servizi Sociali si scagliano contro l'associazione Una Vita Sottile

Da quasi tre anni ormai, in associazione stiamo seguendo e gestendo il caso di una mamma e una bambina vittime di violenza domestica provenienti da Catania. La donna in questo tempo ha chiesto diverse volte aiuto sia alle parrocchie, sia ai servizi sociali, che invece di aiutare, dare consigli, capire la situazione, minacciano di sottrarle la bambina e come se non bastasse, ataccano la nostra associazione e dicono: "L'associazione Una Vita Sottile non esiste poichè non è registrata all'ufficio commercio del comune".

Voglio precisare che non vi è alcun obbligo di registrare le associazioni in comune e specie all'ufficio commercio, in quanto nessuna associazione fa commercio.

Noi abbiamo aiutato una famiglia e continueremo a farlo, voglio invitare i servizi sociali, i giudici, gli avvocati e le forze dell'ordine a non proferire e mettere bocca sulle nostre attività, se volevano fare avevano tutto il tempo, se ne sono fregati e noi abbiamo fattoora se ne stiano fuori.

Tribunale dei minori e servizi sociali: un vero disastro.