giovedì 24 giugno 2010

Monselice (Padova), palpeggiano le compagne e vengono bocciati. Ma i genitori li difendono: “Vestiti provocanti”

Hanno molestato per mesi delle loro compagne di classe, palpeggiandole. Ma il gruppo di studenti-bulli è stato fermato da una delle vittime che, stanca degli abusi dei compagni, ha deciso di denunciare tutto in consiglio di classe. La vicenda è avvenuta in una scuola superiore di Monselice, in provincia di Padova. I ragazzi, tutti minorenni, sono stati prima sospesi e poi bocciati, e il loro caso è stato segnalato sia ai carabinieri che alla procura minorile.

Le vittime degli abusi sono almeno sei. Secondo i loro racconti i molestatori, quattro loro compagni di classe, avevano iniziato a rivolgere strane attenzioni dal novembre scorso. Uno degli studenti sarebbe stato invogliato dai compagni ad allungare le mani in cambio di un euro. Ma i professori giurano di non essersi mai accorti di nulla.

La vicenda ha suscitato forti polemiche, non solo per il disagio delle giovani ragazze, ma soprattutto per la reazione dei genitori dei bulli. Solo la famiglia di uno degli accusati ha ripreso il figlio e ha chiesto scusa alle vittime, le altre tre, al contrario, hanno difeso a spada tratta l’operato dei pargoli arrivando addirittura a rinfacciare alle ragazze un abbigliamento troppo provocante. Accusa che, tra le altre cose, è stata smentita dai professori.

I quattro bulli non sono comunque riusciti a schivare la dura sanzione disciplinare decisa dalla scuola: prima un lungo periodo di sospensione, nel maggio scorso e, in fase di scrutinio, la bocciatura.

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