lunedì 31 dicembre 2012

Suicida a 15 anni 2 mesi dopo la sorella vittima di bullismo


Una ragazza di 15 anni si è tolta la vita dopo che, due mesi prima, la sorella minore si era suicidata in seguito ad atti di bullismo telematico di cui era stata vittima.


Suicida a 15 anni 2 mesi dopo la sorella vittima di bullismo
IRLANDA - Quante volte uccide la stessa persona quell’insieme di offese, atteggiamenti, violenze, spesso reiterate nel tempo, che definiamo ‘bullismo’? Certamente non una volta, ma tante, infinite volte. Tante finché diventa così insopportabile il sentirsi morire ancora e ancora da non poterne più e da decidere difarla finita. Per la debolezza di un momento o per il dolore ormai insanabile mescolato alla fragilità di una vita ancora troppo giovane.
Era successo a Erin Gallagher il 27 ottobre scorso, quando l’Irish Examiner riportò la notizia definendo la sua morte come “il terzo caso eclatante di presunto suicidio legato ad atti di bullismo telematico in poche settimane”. Erin, che insieme alla sorella frequentava il Finn Valley College a Stranorlar, era stata infatti vittima di cyberbullismo, ovvero di atti di bullismo e di molestie effettuatetramite e-mail, social network, e altri mezzi elettronici e telematici, e poco prima di suicidarsi, a soli 13 anni, aveva postato online alcuni commenti, segnalando che diversi teenager la stavano perseguitando, in quella che col senno di poi sembrò essere a tutti gli effetti una manifestazione delle proprie angoscianti intenzioni.
Ma quel dolore che prende avvio da gesti dettati forse dalla superficialità più che dalla cattiveria, lascia dietro di sé una scia che avvolge i familiari, gli amici, che rimangono a fare i conti con una fine insensata, con il vuoto e l’inutilità di senso di cui sembra fatto ogni tentativo di spiegare, di capire, di correggere, di perdonare.
Difficile penetrare quel dolore, difficile, adesso, spiegare fino in fondo il gesto diShannon, 15 anni, sorella maggiore di Erin, che si è suicidata a distanza di due mesi da quel tragico avvenimento che deve averla certamente sconvolta. Il corpo della ragazza è stato trovato giovedì scorso nella casa di Stranamuck, vicino Castlefin, ad alcune miglia di distanza da dove vive la madre delle ragazze, Lorraine.
Ed è così che il bullismo uccide ancora, per vie imprevedibili, tanto può essere feroce, tanto profondamente riesce a insinuarsi e a penetrare anche nella vita di chi resta, mentre i familiari provano a spiegare quanto grande e dolorosa fosse la mancanza che Shannon sentiva per la sorella perduta e le istituzioni invitano a riflettere su quanto accaduto. "Siamo profondamente sotto choc e dobbiamo imparare immediatamente dalla morte di Shannon" ha affermato il Ministro dell'Educazione Rairi Quinn, mentre Padre John Joe Duffy, che ha parlato al funerale della ragazza, si è espresso sulla necessità di misure urgenti da adottare per evitare ulteriori tragedie.
Intanto, in ricordo delle sorelle Erin e Shannon è stata creata la pagina facebook "RIP Shannon Gallagher & Erin Gallagher", che ha raggiunto in pochi giorni 20.000 adesioni e attraverso cui, nel ricordo di queste giovani ragazze, gli utenti hanno anche avuto modo di discutere di bullismo e delle conseguenze che esso può avere su bambini e ragazzi. Un problema assai più complesso quando avviene per via telematica in quanto, oltre a generare nelle vittime gli stessi sentimenti provocati dal bullismo ‘tradizionale’, che vanno dalla bassa autostima alla depressione, fino ad alterare la stabilità emotiva di soggetti giovani che attraversano una fase della vita già di per sé stressante, risulta più complesso da intercettare per i genitori, i quali non sempre hanno familiarità e dimestichezza con l’uso di internet, chat e social network.

occhio alle truffe del nuovo anno: Nuove offerte Wind, occhio al phishing


La Wind ed i suoi clienti sono sempre più nel mirino dei truffatori. La giornata odierna segna infatti l’arrivo di un nuovo caso di phishing. Il modus operandi rimane invariato. L’email si spaccia come un allettante offerta telefonica da sottoscrivere online. Ovviamente  chi ci casca consegna nelle mani dei truffatori i dati della propria carta di credito. Occhio!!
La nuova email:

Il sito clone:

a Melissa Bassi un giardino pubblico, una piazza e una targa


L'11 gennaio prossimo sarà intitolato a Melissa Bassi, la ragazza di Mesagne uccisa nell'attentato alla scuola "Morvillo Falcone", un giardino di Brindisi. Con una spesa di 13mila euro, l'Amministrazione locale sta provvedendo alla riqualificazione del giardino posizionato proprio di fronte alla scuola, ad angolo con via Palmiro Togliatti. Le opere sono già iniziate e prevedono la sistemazione del verde, la pulizia straordinaria della piazzetta, la sistemazione delle panchine, l'installazione di cestini portarifiuti, la realizzazione di vialetti, l'installazione di giostrine per bambini. Contestualmente, il Comune ha chiesto alla Regione Puglia un finanziamento pari a 400mila euro per la realizzazione ex novo della piazza antistante la stessa scuola superiore da intitolare a Melissa Bassi. L'intenzione dell'Amministrazione, a finanziamento avvenuto, è quella di indire un concorso di idee aperto a giovani tecnici ed il migliore elaborato diventerà il progetto esecutivo della stessa piazza. E una targa realizzata da un giovane artista di Brindisi e dedicata a Melissa Bassi è stata affissa sul muro perimetrale della scuola nei pressi del luogo in cui vi fu l'esplosione. E' la dedica di un cittadino che ha voluto che il nome di Melissa restasse scolpito nel marmo. E' stata realizzata da Marco Piliego ed è circondata da girasoli.

domenica 30 dicembre 2012

Psichiatri e intellettuali, Bambinicidi nel silenzio

''E' impensabile che un tema cosi delicato e immanente come la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia web che insidia e offende decine di migliaia di bambini all'anno nel nostro Paese non trovi spazio nei programmi dei partiti politici di tutti gli schieramenti : insieme al femminicidio compare il bambinicidio , che si avvolge in un silenzio rumoroso''. Lo affermano, in una nota congiunta, una serie di intellettuali, psichiatri e professionisti all'avanguardia nel Paese, che hanno raccolto l'invito dell'associazione Peter Pan, presieduta dal giornalista Mario Campanella ''Sarebbe fondamentale che il Garante dell'Infanzia si trasformasse in un'Authority- scrivono tra gli altri Donatella Marazziti ( Universita' di Pisa-psichiatra ) Rosanna Carelli ( Universita' di Firenze-Psichiatra ) Antonio testa ( cassazionista , libero docente di diritto pubblico ) Gabrio Celani ( ordinario di storia dlel'Urbanistica all'Unical ) Laura Bellodi ( Ordinario di Psichiatria all'Universita' di Milano ) il primario di cardiochirurgia dell'Ospedale San Filippo Neri di Roma, Ciro Campanella , l'ex Presidente della Commissione Infanzia, sen Maria Burani Procaccini ,il docente di economia , Giuseppe De Rose, -con una governance snella e una dotazione finanziaria annua da destinare alla prevenzione , all'assistenza terapeutica dei bambini, all'attivazione di un numero verde. Riteniamo, come medici , avvocati, operatori sociali e professionisti che il tema della lotta al crimine non possa non avere al suo centro la pedopornografia , che semina morte e violenza , che forgia nella sua perversa e patologica attenzione intere generazioni privandole del loro diritto basilare, che e' quello di un'infanzia serena e ludica''.

''Non pensiamo , pur nel rispetto delle persone, che il nuovo Parlamento debba essere composto solo da magistrati o da celebrita', ma riteniamo essenziale che si incorporino temi ed esigenze della societa' reale che non possono piu' essere liquidate o affrontate con mere giornate celebrative .

Senza un'infanzia giusta non ci sara' una comunita' giusta , ne' un domani giusto -concludono gli intellettuali e psichiatri- e per questo aderiamo fortemente all'appello di Peter Pan chiedendo ai leader politici da Monti a Berlusconi, da Bersani a Vendola, da Grillo a Maroni a chiunque altro di ascoltare il grido che giunge dal mondo della tutela dell'infanzia''.

SOCIETÀ INCIVILE: Marida Lombardo Pijola a "il Messaggiero" scrive sul caso del piccolo Emanuele abbandonato nel bagno di un Mc Donald's


A Emanuele, gettato nel bagno di un Mc Donald's: buona vita, caro neonato eroe

Buon anno e benvenuto al mondo, Emanuele. Più che a chiunque altro auguri a te, che hai cominciato la tua vita l’altra sera immerso nella tazza di un water nel bagno di un Mc Donald’s della capitale. Che sia davvero buono, per te, il 2013, e che lo siano gli anni a venire uno per uno, e che lo sia la vita, tutta quanta, in ogni giorno, in ogni mese, in ogni ora. Tu hai dimostrato di meritare la vita come nessun altro, per quel miracolo di attaccamento e ostinazione e forza che ti ha permesso di restare tra noi e di non morire.

Siamo sicuri che sarai felice, piccolino, dato che la memoria non ha registrato nulla, salvo la sensazione dell’acqua che ti stava congelando, quella forse sì, coi morsi del freddo sulla pelle nuova e sottile come una velina, e chissà come hai trovato la forza di resistere per nove minuti, chissà che sofferenza, chissà se qualche esperienza un giorno, facendoti rabbrividire, ne disseppelirà un' evanescenza, qualcosa che possa replicare un ricordo terribile e confuso.

Noi tutti speriamo che mai più avrai freddo, Emanuele, e che vivrai per sempre immerso nel calore, e avrai un papà e una mamma affettuosi e competenti, addestrati dal cuore all’arte di insegnarti l’armonia, capaci di risarcirti con un'infinità di amore, di scolpirti addosso i lineamenti di una persona bella, serena, generosa. Un giorno quella mamma e quel papà decideranno se rivelarti in che maniera sei venuto al mondo oppure no. Faranno per il meglio, noi ne siamo certi. Se sceglieranno di non nasconderti quello che è accaduto, vedrai che troveranno le parole giuste.

Faranno in modo di non farti odiare quella madre che non si è presa cura di suo figlio forse perché nessuno si era preso mai cura di lei, e che non ha compreso il valore di una vita forse perché nessuno le aveva mai permesso di comprendere neppure il valore della sua. Siamo portati a credere che nessuno le avesse mai spiegato che esistono leggi per partorire in ospedale senza registrare la propria identità, e non rischiare la morte per infezioni o per dissanguamento, e non uccidere un bambino, e abbandonarlo in sicurezza, così che venga subito dato in adozione. Vogliamo immaginare che qualcuno la trattenesse con la forza dallo slancio del suo istinto, dalla tua salvezza e dalla sua. Era probabilmente incatenata alla solitudine e al terrore, come tutte le altre uguali a lei, escluse come sono dal mondo civile, dal sistema delle informazioni, dalla legge, dal rispetto, dalla libertà, dalla pietà.

Quello che ha fatto è imperdonabile. Eppure forse un giorno la tua mamma e il tuo papà adottivi ti parleranno di schiave che vengono dall’est per diventare carne da macello, corpi vuoti, con dentro un cuore e un utero che ingombrano uno spazio tariffato senza poter svolgere funzioni, senza prerogative che non siano amministrare da gente avida e feroce, senza diritti riconosciuti, proprio nessuno, nemmeno  alla dignità, agli affetti, alla salute, all’assistenza, alla sopravvivenza. La cattiveria genera cattiveria, e nella cinghia di trasmissione l'ultimo paga  sempre più di tutti.

In ogni caso, caro Emanuele, noi ci auguriamo che tu non sappia mai. Ce lo auguriamo perché, quando a metà del secolo sarai un uomo maturo, qualora tu sapessi, capiresti che nella tua storia era iscritta la cifra di un imbarbarimento senza sconti, infingimenti, sfumature. E’ lo stesso di cui è stata prigioniera la tua madre biologica, che un uomo su tre, tutte le notti, va a cercare. Lo stesso che ti aveva condannato a morte come un gattino abbandonato. Lo stesso che ha sostituito il tempio della carità -una chiesa, sul cui sagrato i bambini un tempo si abbandonavano avvolti in una coperta perché sopravvivessero- con il tempio del fast food, dove partorire in un bagno sporco e promiscuo, per poi gettare via i neonati come rifiuti organici, azionare uno sciacquone e scappar via.

Nella tua storia, Emanuele, c’è un’epifania di totem dai volti deformi e ripugnanti, ci sono le nuove velocità e le nuove qualità dei sentimenti, c’è il nuovo valore della vita, da consumare in fretta come un big mac nel gelo delle luci al neon. Eppure tu sei stato capace di sbarrare il passo alla malvagità del tempo in cui sei nato, te ne sei fatto beffe, lo hai sconfitto, e quindi sei un neonato eroe. Sei il nostro piccolo eroe dell’anno nuovo. Perciò viva il 2013, e faticosamente auguri a tutti, ed incommensurabilmente auguri a te.

martedì 25 dicembre 2012

Anonymous contro la pedofilia


"Vogliamo fare un po' di pulizia", dicono gli hacker che hanno violato una trentina di account su twitter scovando un traffico di foto di abusi su minori. "Non siamo contro il social network", spiegano


Numerosi profili Twitter sospesi e una inchiesta per pedofilia in Usa: è il risultato di una campagna del collettivo hacker Anonymous, che ha violato una trentina di account del social network, scovando un traffico di foto di abusi su minori. Lo rivela la stampa specializzata.
"Non siamo contro Twitter perchè ci sono dei pedofili che lo usano. Ma questa è la nostra comunità, vogliamo fare un pò di pulizia", sottolineano gli hacker.

Giornata nazionale per i bambini vittime di abusi, luci spente per un minuto

Si è svolta ieri la Giornata nazionale contro la pedofilia, cui hanno aderito 165 Comuni, fra cui Roma, Napoli, Firenze, Pisa, Ferrara, Cosenza e Campobasso, con l'appello a spegnere per un minuto le luci sulle strade, in ricordo dei bambini vittime di abusi e violenze sessuali. L'iniziativa e' di Mario Campanella, presidente dell'associazione Peter Pan, ed e' patrocinata dall'Anci, l'Associazione nazionale dei Comuni italiani.

venerdì 21 dicembre 2012

Buone feste a tutti: Una Vita Sottile garantisce tutti i servizi

Gli uffici di "Una Vita Sottile - dalla parte dei bambini", durante il periodo festivo resteranno comunque aperti, garantiranno tutti i servizi ad eccezione dell'aggiornamento blog e sito internet. Gli aggiornamenti con le notizie e gli approfondimenti tematici sul tema dell'abuso sui minori e del contrasto alla pedofilia riprenderanno il 7 gennaio. 

Meter: nuovo allarme pedofilia, Il 30% delle vittime ha meno di due anni


Quattrocentottantasei bambini coinvolti, 26 segnalazioni, 315 link e siti di riferimento, 4 portali, 1 chat e 5 siti con riferimento alla celebrazione internazionale dell ‘orgoglio pedofilo’, che si tiene ogni anno il 22 dicembre. Sono le cifre della denuncia alla polizia postale di Catania di un’ora di monitoraggio su Internet dei volontari dell’Osservatorio mondiale contro la pedofilia e dell’associazione meter di don Fortunato Di Noto.
“Da studi recenti e dalle ultime indagini e arresti – afferma il sacerdote – è stato accertato che almeno il 30% di coloro che celebrano idealmente la pedofilia sono risultati abusatori di bambini: questa è la fine del mondo dell’infanzia”.
“È inquietante denunciare – si sottolinea da Meter – come tra le centinaia di fotografie con bambini palesemente violati da adulti è in crescente aumento la infantofilia: il 30% dei bambini hanno meno di 2 anni. Sono 52 le nazioni ritenuti contenitori di materiale pedopornografico: al primo posto la Russia, segue l’India, gli Usa, il Giappone e distribuiti equamente gli Stati d’Europa, la Libia”.
L’attività di monitoraggio dell’Osmocop di Meter evidenzia una maggiore presenza della pedofilia nei social network, circa il 60 per cento nel 2012 in più rispetto al 2011, quando Meter aveva denunciato 1.087 di comunità e profili individuali in social network.

mercoledì 19 dicembre 2012

Siti su giornata dell'orgoglio pedofilo Le denunce dell'Associazione Meter


"E' la fine del mondo per l'infanzia". Questo il commento di Don Fortunato di Noto in merito alla celebrazione internazionale del 22 dicembre dell'orgoglio pedofilo. In un'ora di monitoraggio sul web scoperti portali e link referenti all'evento. Partite le denunce alla polizia postale.

CATANIA - Quattrocentottantasei bambini coinvolti, 26 segnalazioni, 315 link e siti di riferimento, 4 portali, 1 chat e 5 siti con riferimento alla celebrazione internazionale dell"orgoglio pedofilò, che si tiene ogni anno il 22 dicembre. Sono le cifre della denuncia alla polizia postale di Catania di un'ora di monitoraggio su Internet dei volontari dell'Osservatorio mondiale contro la pedofilia e dell'associazione meter di don Fortunato Di Noto. "Da studi recenti e dalle ultime indagini e arresti - afferma il sacerdote - è stato accertato che almeno il 30% di coloro che 'celebrano idealmente la pedofilia' sono risultati abusatori di bambini: questa è la fine del mondo dell'infanzia".

"E' inquietante denunciare - si sottolinea da Meter - come tra le centinaia di fotografie con bambini palesemente violati da adulti è in crescente aumento la 'infantofilia': il 30% dei bambini hanno meno di 2 anni. Sono 52 le nazioni ritenuti 'contenitori' di materiale pedopornografico: al primo posto la Russia, segue l'India, gli Usa, il Giappone e distribuiti equamente gli Stati d'Europa, la Libia". L'attività di monitoraggio dell'Osmocop di Meter evidenzia una maggiore presenza della pedofilia nei social network, circa il 60 per cento nel 2012 in più rispetto al 2011, quando Meter aveva denunciato 1.087 di comunità e profili individuali in social network.

Bullismo in aumento, arriva lo spot della Polizia

Il bullismo riguarda un ragazzo su tre ed e' in preoccupante aumento il bullismo al femminile e il cyberbullismo. Particolarmente diffuso in tutte le scuole a partire dalle terze classi delle elementari, il fenomeno si consolida nelle medie e inizia a scemare solo dopo il biennio delle scuole superiori. Sono i dati diffusi stamani nel corso della presentazione del primo spot video e radiofonico contro il bullismo, prodotto dalla Polizia di Stato su iniziativa della Questura di Nuoro.(ansa)

Meter denuncia centinaia di siti "dell'orgoglio"

Allarme dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto per la "giornata dell'orgoglio pedofilo" che viene celebrata su internet ogni anno il 21 e 22 dicembre.
In solo un'ora di monitoraggio del web, l'associazione ha individuato abusi su 486 bambini, 315 tra link e siti di riferimento, 4 portali, una chat e 5 siti tematici dedicati esplicitamente all'"orgoglio pedofilo". Una denuncia e' stata inoltrata alla Polizia Postale di Catania dall'Osservatorio mondiale contro la pedofilia che Meter ha istituito lo scorso anno. "Almeno il 30% di coloro che celebrano idealmente la pedofilia sono risultati abusatori di bambini: questa e' la fine del mondo dell'infanzia", afferma don Di Noto.

martedì 18 dicembre 2012

filma la violenza sessuale con una 14enne, arrestato dalla polizia postale


Avrebbe realizzato dei video con immagini degli abusi sessuali che commetteva su una ragazzina, figlia di alcuni suoi conoscenti, che ha non ancora compiuto 14 anni. È l’accusa contestata a un 49enne, residente in provincia di Catania, che è stato arrestato dalla polizia postale per atti sessuali con minorenne e detenzione di materiale pedo-pornografico. Nei suoi confronti è stato eseguito un’ordine di carcerazione emesso dal Gip.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Catania, è stata avviata dopo che l’uomo era stato arrestato dagli investigatori perchè trovato in possesso di un ingente quantitativo di immagini di pornografia minorile. In alcuni video protagonista era il 49enne stesso, ripreso mentre aveva rapporti sessuali con una minorenne.
La Polizia ha poi identificato la vittima: era la figlia di alcuni conoscenti dell’arrestato. Così dopo la convalida dell’arresto per la detenzione di materiale pedo-pornografico, la Procura di Catania ha chiesto, e ottenuto dal Gip, l’emissione di un ordine di carcerazione anche per il reato di atti sessuali con minorenne.

Abusi sulla figlia minorenne. Arrestato

Arrestato medico lecce per abuso su minore - Lecce - FuturaTv
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Con l’accusa di violenza sessuale continuata su minore è finito in carcere un insospettabile medico leccese di 50 anni, in servizio presso un ospedale della provincia.

L’arresto è avvenuto su ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari Antonia Martalò, ed è stato eseguito nelle scorse ore dagli agenti della Squadra Mobile di Lecce.

A far scattare le indagini, la denuncia sporta dalla madre della ragazzina, oggi 15enne, che avrebbe confessato gli abusi alla nonna materna, mentre guardavano insieme un servizio televisivo in cui si parlava di Sarah Scazzi.

Gli episodi raccontati dalla ragazzina nel dettaglio, risalirebbero anche a molti anni fa, quando la piccola aveva solo 5 anni. A considerare attendibili le dichiarazioni della 15enne uno psicologo ed uno psichiatra presenti al momento della confessione.

Nell’ordinanza, il Giudice traccia un profilo dell'indagato inquietante. afferma infatti che è un uomo “assolutamente incapace di tenere a freno i propri impulsi sessuali, nella presumibile convinzione che ogni essere femminile, per il solo fatto di essere tale, possa essere posseduto, anche a prescindere dal suo consenso e dalla sua volontà”.

A confermare la tesi accusatoria, ci sarebbero le dichiarazioni di una delle baby-sitter che avrebbe proprio deciso di licenziarsi a causa di molestie subite dall’uomo.

Nelle scorse ore poliziotti hanno sequestrato un computer dell'uomo che verrà analizzato. Al momento dell'arresto il medico ha accusato un malore. Ora è ricoverato presso il reparto di Emodinamica dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce.
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Pallavolo: Grande successo per "Schiacciamo la Pedofilia" al Centro Pavesi

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Evento a scopo benefico organizzato dal Comitato Regionale della Lombardia della Federazione Italiana Pallavolo






Milano, 17 dicembre 2012 - Oltre 200 spettatori stasera a Milano per "Schiacciamo la Pedofilia", l'evento a scopo benefico organizzato dal Comitato Regionale della Lombardia della Federazione Italiana Pallavolo presso il Centro Pavesi FIPAV di Milano.

Al centro della serata la divertente amichevole di pallavolo tra le giocatrici del campionato di serie A1 e la nazionale dei comici "Gag & Volley", a cui hanno partecipato anche le ragazze del Club Italia, rappresentativa nazionale che milita nel campionato di serie B1. Tanti i volti noti che hanno preso parte all'inconsueta "sfida": tra le giocatrici, Giulia Leonardi, Giulia Pisani e Veronica Bisconti (Unendo Yamamay Busto Arsizio), Caterina Bosetti, Beatrice Parrocchiale e Ilaria Garzaro (Asystel MC-Carnaghi Villa Cortese), Tereza Matuszkova e Laura Saccomani (Icos Crema Volley). Nella squadra dei comici diversi protagonisti di trasmissioni tv come "Zelig" e "Colorado": Scintilla e Miccia, Gianluca Impastato (il popolare "Chicco D'Oliva"), Didi Mazzilli, Baz (Marco Bazzoni), Omar Fantini, Angelo Pintus, Enzo Polidoro, Carlo della Santa, Stefano Vogogna e altri ancora.
Tanti anche gli amici della pallavolo presenti: dai giocatori del Powervolley Milano di serie B1 maschile a Mirko Gatti, voce di Sportitalia, dal presidente della FICTS Franco Ascani a Romolo Mariano e Tarcisio Buiatti Zanatta, giocatori della EN Gas & Oil Lugano. In tribuna una delegazione dei tifosi della Unendo Yamamay che hanno persino sostenuto con il classico urlo "Murone" Caterina Bosetti, loro acerrima rivale in campionato.
Nel corso dell'evento si è svolta una raccolta di fondi a favore dell'Associazione Prometeo Onlus, attiva nella lotta alla pedofilia e nella tutela dell'infanzia violata. Maggiori informazioni sull'attività dell'associazione all'indirizzo www.associazioneprometeo.org. In rappresentanza dell'associazione, la giovane Aurora Vaccarone (15 anni, in "prestito" dal Volley Finale Ligure) ha simbolicamente messo in gioco il primo pallone della partita.
La serata si è chiusa con l'estrazione tra i presenti di 15 biglietti gratuiti di gradinata per assistere alla final four di Del Monte Coppa Italia di serie A1 maschile e alla finale di Del Monte Coppa Italia di serie A2, in programma sabato 29 e domenica 30 dicembre al Mediolanum Forum di Assago. 

Bambini mendicanti: è ancora tratta degli schiavi

Bambini mendicanti: è ancora tratta degli schiaviSono 80 mila i bambini mendicanti che “vivono” in Italia: ognuno di loro porta mediamente 20 euro il giorno a casa, per una cifra complessiva che supera i 40 mln mensili e che in un anno diventa addirittura di 500 milioni, una somma stratosferica che è in mano clan prevalentemente serbo-albanesi, mentre i bambini vivono privati di ogni singolo diritto. Lo afferma il giornalista Mario Campanella, Presidente di Peter Pan Onlus. E’ incredibile come le istituzioni locali e centrali abbiano legittimato questo triste fenomeno che si consuma davanti alle nostre case, nelle metropolitane, nell’indifferenza generale, disapplicando sia la convenzione di New York, sia le leggi sul trattato di Schengen.
I flussi migranti che giungono nella nostra penisola traggono dalla mendicità la prima “fonte di reddito“ che alimenta il mercato della droga e del traffico di merce illegale. Nonostante la Corte di Cassazione abbia validato i termini della legge sanzionatoria che prevede anche l’allontanamento dei minori dai figli - prosegue il giornalista - né i comuni, né le procure la applicano: si tratta della norma Prestigiacomo che ha ormai sette anni. Se è vero che i bambini non votano è altrettanto vero che lo stillicidio cui si assiste giornalmente è motivo di riflessione per l’opinione pubblica. Mancano politiche di integrazione ed alberga nei nostri amministratori locali, forse per le ristrettezze dei bilanci, una preoccupante contraddizione di termini che distingue l'infanzia tra razze ed etnie: è un concetto-conclude Campanella- incostituzionale, ingiusto e normativamente terribile.

Perugia, adesca minorenne su Facebook, denunciato


Un 43enne e' stato denunciato dagli investigatori della polizia postale e delle comunicazioni di Perugia, insieme alla sezione di polizia postale di Pesaro, al termine di una prolungata attivita' di indagine. L'uomo si e' infatti reso responsabile dell'adescamento di una minore. L'indagine e' stata avviata in seguito alla denuncia del padre di una tredicenne, residente in un comune della provincia di Perugia, che segnalava l'adescamento della propria figlia tramite Facebook.
Le indagini e gli accertamenti tecnici svolti hanno permesso l'individuazione dell'utenza telefonica da dove partivano le connessioni collegate alla chat, con la quale il responsabile del reato, facendo credere di essere una giovane donna, induceva a far spogliare la minore, invitandola a praticare alcuni giochi erotici.
La perquisizione dell'abitazione e dei sistemi informatici disposta dalla procura di Perugia ha consentito non solo di acquisire inconfutabili elementi di prova nei confronti dell'indagato, imprenditore, incensurato, residente nella provincia di Pesaro, ma anche di individuare altre immagini di ragazze minori e alcuni pseudonimi con i quali l'uomo aveva avuto accesso ai social network. Gli agenti della polizia postale hanno quindi avviato mirate indagini per verificare l'eventuale compimento di episodi simili in danno di altre giovani vittime.

domenica 16 dicembre 2012

medico arrestato, per anni ha abusato della figlia

Un medico di 50 anni di Lecce e' stato arrestato perche' accusato dalla figlia quattordicenne di avere abusato di lei da quando la ragazzina aveva cinque anni. Il medico e' stato arrestato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Lecce. Quando e' stato raggiunto dagli agenti della squadra mobile per la notifica del provvedimento l'uomo si e' sentito male ed e' ora piantonato in ospedale.

venerdì 14 dicembre 2012

abusi sessuali su bambino di 10 anni: arrestato imprenditore padovano

Pedofilia, abusi sessuali su bimbo 10 anni: arrestato imprenditore padovano
Pedofilia, abusi sessuali su bimbo 10 anni: arrestato imprenditore padovano
Pedofilia, abusi sessuali su bimbo 10 anni: arrestato imprenditore padovano
In manette per pedofilia un 30enne residente nell'Alta padovana e titolare di un'azienda nel settore tessile. L'uomo era già stato condannato in passato a 3 anni nell'ambito di un'inchiesta sulla pedo-pornografia


Recidivo, un pedofilo padovano già condannato in passato per pedopornografia ora è stato arrestato per abusi sessuali su un minorenne.
LE INDAGINI. Vittima un bambino di appena 10 anni. L'orco in questione è un 30enne imprenditore tessile residente nell'Alta padovana. L'indagine è iniziata dopo che un agente della polizia postale vicentina, fuori dal servizio, aveva preso informazioni in relazione a possibili abusi su un minorenne da parte di un adulto della provincia di Padova. I dati sono stati trasmessi alla squadra mobile euganea, che ha svolto accertamenti, anche di carattere tecnico, verificando la realtà degli abusi subiti dal ragazzino.


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L'ARRESTO. Sulla base delle prove acquisite, il gip di Padova Lara Fortuna, su richiesta del pm Giorgio Falcone, ha emesso l'ordine di custodia cautelare nei confronti dell'imprenditore, che appunto era già stato condannato a 3 anni nell'ambito di un'inchiesta sulla pedopornografia svolta dalla Procura di Pescara.

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giovedì 13 dicembre 2012

Furti di Natale, cinque raid al giorno allarme per il portachiave con il chip


Un nuovo allarme e una nuova strategia per pianificare furti nelle nostre abitazioni.
Secondo fonti investigative “in questi giorni nelle aree di parcheggio e nei distributori di benzina alcune persone regalano (in alcuni casi anche travestiti da Babbo Natale)  portachiavi per la macchina o la moto”.
L’appello è  di starsene alla larga, di non accettarli o in alternativa di buttarli. Se vostro figlio fa i capricci e lo vuole e vi sembra, in sua presenza, poco carino non accettare il dono di Babbo Natale, allora, buttatelo via non appena possibile. Perchè disfarsene? “Non accettateli – è la raccomandazione – perchè al loro interno c’è un microchip che segnala la vostra presenza in casa. Quando uscite le bande malavitose che hanno messo su questo stratagemma natalizio per eseguire i loro piani di furto al sicuro, sono al corrente di dove vi trovate in quel preciso momento e possono entrare nella vostra abitazione senza preoccupazioni”. Passaparola ai tuoi amici…


“In questi giorni, considerati i progressi dell'informatica e l'uso criminale che spesso viene fatto delle ultime tecnologie,  fate molta attenzione a non prendere  alcun gadget e regalo potenzialmente spia e localizzatore dei nostri movimenti per i malintenzionati di turno. Una nuova truffa è in agguato pronta a danneggiate i consumatori”. Lo ha avvisato il presidente dell’associazione Noiconsumatori.it, l’avvocato Angelo Pisani, a seguito di numerosi reclami che segnalano che in queste ultime settimane nelle aree di parcheggio e presso i distributori di benzina è possibile incontrare alcune persone che regalano assolutamente gratis portachiavi per la macchina o la moto, potenzialmente pericolosi in quanto nasconderebbero al loro interno un microchip  spia.
“Non accettateli per nessuna ragione al mondo o buttateli subito via – ha detto Pisani - . All’interno dei gadget sono probabilmente nascosti microchip che segnalano la nostra presenza in casa e sono in grado di registrare i nostri movimenti, se e quando usciamo e dove andiamo. Una nuova trovata di alcuni criminali, che, secondo alcune notizie, proverrebbero dall’Est Europa, per conoscere bene quando entrare nelle nostre abitazioni ed agire indisturbati”.

Il mercato della pedofilia on-line online non conosce crisi


«C'è un sentito bisogno di rafforzare le garanzie verso bambini e adolescenti. Occorre muoversi attraverso un sistema di supporto all'infanzia esposta a rischi diffusi e pericolosi, e penso alla pedopornografia on-line, di cui è facile cadere vittime».Così il Garante per l'infanzia e l'adolescenza Grazia Sestini, a margine della lezione che ha tenuto nei locali della Questura di Grosseto e organizzata nell'ambito della task force inter-istituzionale, nata nel 2010 dalla collaborazione con la Asl 9, per la presa in carico di casi di violenza sul territorio.
«Siamo dalla parte dell'infanzia a rischio», ha dichiarato Sestini ricordando la recente firma del protocollo d'intesa tra Viminale, Dipartimento di Pubblica Sicurezza e Authority nazionale di garanzia per i minori.
Un protocollo che il capo della polizia Antonio Manganelli e il garante italiano per l'infanzia Vincenzo Spadafora, alla presenza del ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, hanno siglato per «rafforzare tutte le attività di contrasto ad ogni forma di abuso, sfruttamento e violenza nei confronti dell'infanzia, dell'adolescenza e delle categorie deboli».
«Questo primo passo per la stabilizzazione di una collaborazione avrà i suoi effetti anche a livello locale», ha spiegato Sestini. «L'articolo 3 del protocollo prevede infatti l'estensione del dialogo anche tra le articolazioni territoriali del ministero e i garanti regionali, ove istituiti». «La rete con tutte le realtà di settore che si va costruendo, è il percorso ideale per una conoscenza sempre più approfondita. Unico metodo per contrastare e sconfiggere fenomeni che coinvolgono persone di minore età».
La lezione tenuta da Sestini ha analizzato il dilagante «comportamento diadulti pedofili che utilizzano internet per incontrare altri pedofili, alimentare le loro fantasie sessuali deviate, rintracciare e scambiare materiale fotografico o video pedopornografici per ottenere contatti o incontri con minori che frequentano chat, forum e blog».
E che la pedofilia on-line sia un fenomeno in forte crescita è dimostrato dai dati di Telefono Arcobaleno, organizzazione indipendente internazionale con il numero verde dedicato alle segnalazioni 800 025 777.
«Solo nel 2011 – ha informato il garante della Toscana – sono stati 71.806 i siti segnalati, in 37 paesi, come contenitori di materiale pedopornografico. Circa 10.000 in più rispetto al 2010. Ma l'attività di monitoraggio evidenzia una sempre più diffusa presenza della pedofilia nel social network, circa il 20 per cento in più rispetto al 2010».
Altro dato «allarmante» su cui si è soffermata Sestini, quello della fascia di età coinvolta: «Il 40 per cento ha meno di 5 anni». In termini geografici, la maggior parte si conferma di matrice europea (73 per cento) e nord americana (23) con i Paesi Bassi che continuano a ricoprire i primi posti della classifica seguiti da Stati Uniti, Germania, Federazione Russa. I pedofili sulla rete, invece, sono prevalentemente di nazionalità americana, tedesca, inglese, francese, russa e italiana.
«I dati di Telefono Arcobaleno -ha chiarito Sestini- sono nazionali e indicano come il nostro Paese ospiti una quantità minima di siti pedofili. È però grande esportatore di materiale illecito sul web».
 Rilevazioni periodiche collocano l'Italia al sesto posto della classifica dei paesi da cui parte la richiesta di video o foto, circa il 4,79 per cento dei pedofili fruitori di articoli pedopornografici.
Se a livello nazionale si combatte il fenomeno attraverso organismi nazionali e internazionali per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile sulla rete internet e non solo, a Firenze è attivo il compartimento di polizia postale e delle comunicazioni con «compiti generali di indagine e repressione».
«Quello di Firenze -ha continuato Sestini- rientra tra i 20 compartimenti localizzati in tutti i capoluoghi che a loro volta coordinano le rispettive sezioni all'interno del proprio territorio di competenza. In Toscana ci sono 76 sezioni ed hanno competenza provinciale».
 Secondo quanto ha reso noto dalla Questura di Firenze, negli ultimi cinque anni, circa 150 persone sono state sottoposte a perquisizione personale per la ricerca di materiale illecito. «Il dato regionale deve essere ampliato -ha concluso Sestini- non solo in proporzione all'ambito nazionale ma anche con riferimento al numero degli effettivi utilizzatori.
 Tuttavia è quanto mai evidente che l'osceno fenomeno della pedofilia in rete è un mercato tutt'altro che in crisi».

mercoledì 12 dicembre 2012

Viminale e garante per l'infanzia contro gli abusi sui minori


Rafforzare l'attività di "prevenzione e repressione" dei fenomeni di abuso, sfruttamento o violenza contro i minorenni, anche attraverso il web, spesso causa di allontanamento e fughe. Questo l'obiettivo del Protocollo d'intesa firmato al ministero dell’Interno tra il Dipartimento della pubblica sicurezza e l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza

ROMA -
Con questo accordo viene costituito un tavolo tecnico, che si occuperà di approfondire le  problematiche relative ai minori autori, vittime e testimoni di reato, nonché di rendere omogenei, sul territorio nazionale, i metodi di intervento delle forze di polizia nei confronti di bambini e adolescenti, in particolare, per le procedure di identificazione e di gestione dei minorenni, anche non accompagnati, presenti sul nostro territorio.
Verranno definite linee guida per rendere uniformi le modalità di intervento delle forze di polizia, ci sarà uno scambio di informazioni, anche con la promozione di iniziative sul tema, e saranno approfondite eventuali criticità delle norme vigenti, anche per poter promuovere "specifici interventi legislativi".
"Bambini adolescenti sono esposti a rischi di ogni genere - ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, pensando soprattutto a fenomeni della pedopornografia e del bullismo - si confrontano con un mondo molto duro. Possiamo fare una cosa importante per il futuro del Paese, perché i cittadini che ne usciranno saranno capaci di gestire i propri diritti e doveri".
L'obiettivo, ha aggiunto il capo della Polizia, Antonio Manganelli, è quello di "rafforzare tutte le attività capaci di contrastare ogni forma di abuso nei confronti di bambini e ragazzi, che sono categorie deboli. La prevenzione e la repressione di reati collegati al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza saranno accompagnate da un coinvolgimento delle nostre strutture, non escluse quelle che si occupano di strumenti informatici".
Il garante per l'infanzia, Vincenzo Spadafora, ha voluto sottolineare che quello firmato oggi e' "il primo protocollo che l'Autorità firma con un'alta istituzione: faremo analisi congiunte su ciò che può essere migliorato, le leggi ci sono, penso ad esempio a quelle sui minori stranieri, ma talvolta ci sono problemi nella loro applicazione. Vedremo anche – ha continuato - quali strumenti normativi mancano, possiamo suggerire al Parlamento cose da migliorare".
A tal proposito, il Garante ha ricordato il caso del bambino di Padova conteso tra genitori separati e portato via dalle forze dell'ordine durante l'orario scolastico per essere ospitato in una comunità. "Se ci fossero regole più chiare - ha sottolineato Spadafora - e non si pretendesse l'utilizzo delle forze dell'ordine, se non in casi estremi, episodi come questo sarebbero evitati".

droga e stupra una 13enne a Viterbo, Praticati anche riti esoterici. L'uomo, 21 anni, è stato arrestato

Drogata, violentata, circuita e irretita con riti esoterici. Questa la terrificante sequela di accadimenti cui sarebbe stata sottoposta una ragazzina di 13 anni, italiana, residente a Viterbo, 'abbordata' da un giovane di 21 anni, Stefano Gentili, con una fila di precedenti penali alle spalle e arrestato nella mattina del 7 dicembre dagli agenti della Squadra mobile di Viterbo, diretti dal vicequestore Fabio Zampaglione. Nei suoi confronti il Gip Salvatore Fanti, su richiesta del pubblico ministero Renzo Petroselli, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata, in quanto la vittima dell'abuso ha meno di 14 anni.
SI SPACCIAVA PER UN RICCO UOMO D'AFFARI. Secondo quanto accertato dagli uomini della sezione speciale contro i reati sui minori, l'arrestato avrebbe conosciuto la 13enne in una sala giochi frequentata da giovanissimi, l'avrebbe avvicinata spacciandosi per un facoltoso uomo d'affari e promettendole regali. Si presentava a lei con auto di grossa cilindrata che sosteneva gli appartenessero, mentre in realtà le prendeva a noleggio. Almeno in un'occasione è arrivato addirittura con l'autista. All'inizio dello scorso settembre ha poi convinto la bambina a seguirlo nella suite di un albergo del centro di Viterbo. Una volta in camera, ha acceso delle candele inscenando un rito esoterico, poi le avrebbe fatto assumere della droga e, infine, l'ha violentata.
LA DENUNCIA DOPO LA CONFESSIONE AI GENITORI.
 All'inizio, la tredicenne non ha detto nulla ai genitori, allarmati per il suo repentino e apparentemente inspiegabile cambio di umore. Poi hanno tentato di farle dire da cosa fosse stato causato. Infine la ragazzina ha ceduto e ha raccontato tutto. Così è scattata la denuncia e sono partite le indagini. Gli agenti della mobile hanno verificato innanzitutto se fosse vero che Gentili avesse portato la ragazzina nell'albergo. Circostanza che ha trovato subito conferma: nella stanza sono stati trovati alcuni suoi effetti personali e le candele con cui aveva inscenato i riti esoterici. Poi hanno ascoltato la bambina con l'assistenza di personale specializzato, e la piccola ha ribadito tutte le accuse. Infine, lo scorso 5 dicembre, è stata emessa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
RINTRACCIATO IN UN HOTEL. Per due giorni, i poliziotti lo hanno cercato invano nell' abitazione dei genitori. Hanno così scoperto che da mesi il giovane vive negli alberghi, dileguandosi senza pagare i conti. La stessa tecnica avrebbe usato nei ristoranti in cui consuma i pasti. Questa mattina, sono riusciti però a rintracciarlo in un hotel del centro e ad ammanettarlo. Gentili, ora, oltre che di violenza sessuale aggravata su minore, è accusato di detenzione di droga a fini di spaccio, in relazione allo stupefacente fatto assumere alla bambina. Reato, quello di spaccio, per il quale era stato già arrestato in passato. Ora è rinchiuso nel carcere viterbese di Mammagialla, in attesa dell'interrogatorio di garanzia. La bambina ha ripreso ad andare a scuola.