mercoledì 29 settembre 2010

Rignano Flaminio... ci mancava solo questa...


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RIGNANO: NO NULLITA' CAPO IMPUTAZIONE

No in fascicolo esami capelli e riconoscimento 'casa orrori'

(ANSA)- ROMA, 29 SET - Via dal fascicolo del processo sui presunti abusi sessuali su almeno 21 scolari di Rignano Flaminio, i verbali sugli esami dei capelli. Lo ha deciso il tribunale penale di Tivoli che ha respinto le eccezioni della difesa relativa alla nullita' del capo di imputazione. Il tribunale ha anche espulso il verbale nel quale si e' dato atto del riconoscimento da parte dei bambini di un casale, come 'casa degli orrori', accogliendo le richieste della difesa degli imputati. I testimoni saranno 440.

PEDOFILIA: DON DI NOTO, BENE BAGNASCO. ORA METER IN OGNI DIOCESI

(ASCA) - Roma, 28 set - ''Il card. Angelo Bagnasco ha detto parole importanti ribadendo l'impegno del Papa e della Chiesa contro lapedofilia. Molto bene. Ottimo anche l'impegno dei vescovi italiani su questo tema, ma adesso occorre l'elaborazione di un'azione pastorale per educare ad una responsabilita' contro ogni forma di abuso, in special modo quella della pedofilia. L'istituzione di una sede Meter, come gia' alcune diocesi hanno fatto, potrebbe essere una risposta significativa''. Lo scrive, in un comunicato diffuso oggi, don Fortunato diNoto, fondatore di Meter (l'associazione onlus per la tutela dei minori contro la pedofilia), commentando la prolusione che il presidente della Conferenza episcopale italiana ha tenuto ieri in occasione dell'apertura dei lavori del Consiglio episcopale permanente.

''Serve questa pastorale di prossimita' al dolore delle vittime non perche' diventi solo una risposta al triste problema dei ''preti pedofili' - ha spiegato il presidente Meter- ma perche' sia segno dell'impegno permanente e costante della Chiesa contro queste vergogne, da qualunque parte provengano''.

Sarah Scazzi: continuano le ricerche

Continuano le ricerche di Sarah, oggi a poco più di un mese dalla scomparsa è stato ritrovato il cellulare purtroppo bruciato dal fuoco, su questo fatto sorge una domanda, cosa significa il fatto di bruciare il cellulare? a che scopo? non voglio darmi risposte alle domande, perché voglio pensare che Sarah sia ancora viva. Confidiamo nelle indagini che l'ex comandante dei Ris sta svolgendo, per dare un indizio in più a questa vicenda. Di seguito riporto quanto finora emerso dai quotidiani nel web.

Taranto: Tg5, trovato il cellulare bruciato di Sarah Scazzi

Il Secolo XIX - ‎14 minuti fa‎
Roma, 29 set. - (Adnkronos) - Il telefono cellulare, bruciato, di Sarah Scazzi e' stato trovato in un casolare, non lontano da Avetrana. ...

Trovato il telefonino di Sarah è semidistrutto dal fuoco

La Repubblica - ‎51 minuti fa‎
E' stato trovato in un campo tra Avetrana e Nardò. Chi l'ha abbandonato ha tentato di distruggerlo con il fuoco. Ancora non si sa se contiene la scheda ...

Sarah Scazzi, l'ex comandante dei Ris oggi ad Avetrana

Libero-News.it - ‎51 minuti fa‎
ncora nessuna notizia di Sarah Scazzi, la 15 enne di Avetrana scomparsa lo scorso 26 agosto. Ha percorso circa 500 metri, la strada che separa l'abitazione ...

Nuovi sospetti sulla scomparsa di Sarah

Corriere della Sera - ‎1 ora fa‎
MILANO - Luciano Garofano arriva ad Avetrana. A poco più di un mese dalla scomparsa di Sarah Scazzi - la 15enne di cui non si hanno più notizie da quando, ...

Avetrana, trovato bruciato telefonino di Sarah Scazzi

La Gazzetta del Mezzogiorno - ‎7 minuti fa‎
AVETRANA - Il telefonino di Sara Scazzi, la 15 enne scomparsa da Avetrana il 26 agosto scorso, è stato ritrovato poco fa nelle campagne tra Avetrana e Nardò ...

CRONACA/ Video. Sarah Scazzi. Trovato il telefonino

Gossip Italiano.it - ‎14 minuti fa‎
Si parla di una traccia che possa far luce nella vicenda Sarah Scazzi. Trovato un telefonino parzialmente distrutto dalle fiamme, ora al vaglio degli ...

Nuovi sospetti sulla scomparsa di Sarah E spunta l'ombra di una sorella segreta




I dubbi sollevati dalla madre Concetta in un'intervista.

L'ex comandante dei Ris ad Avetrana

MILANO - Luciano Garofano arriva ad Avetrana. A poco più di un mese dalla scomparsa di Sarah Scazzi - la 15enne di cui non si hanno più notizie da quando, il 26 agosto, è uscita da casa per andare dalla cugina - l'ex comandante dei Ris di Parma indaga sul caso. Sulla vicenda, per ora, nessuno sviluppo. E qualche ombra in più: in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, ipotizza che il marito e padre della scomparsa abbia un’altra figlia a Milano, avuta da una relazione extra-coniugale. Di lui dice di temere anche il «passato burrascoso che potrebbe avere creato rancori o sete di vendetta». Poi racconta un episodio avvenuto un anno fa: «Eravamo in macchina con mio marito e Sarah stava giocando con il suo telefonino quando vide che nella memoria c'era la foto di una bambina di circa cinque anni con i capelli scuri. Lei sospettò subito e disse al padre: chi è questa, un'altra tua figlia che vive a Milano? Mio marito s'infuriò con lei urlando che non doveva permettersi di curiosare tra le sue cose. Poi si giustificò dicendo che quel telefono lo aveva comprato di seconda mano e che sicuramente la foto apparteneva al vecchio proprietario».
SOSPETTI - Poi altri dubbi: «Quel 26 agosto, Maria (la badante romena dello zio, morto il 17 settembre, ndr) era sempre al telefono - continua la madre di Sarah - ricordo che mentre noi stavamo imbiancando la casa, lei usciva fuori per telefonare; anche poco prima che mia figlia uscisse lo ha fatto. Mi ha meravigliato anche la dettagliatissima descrizione che ha dato ai carabinieri su com'era vestita Sarah, persino i particolari più piccoli che nemmeno noi sapevamo» (fonte Apcom).

Trovato il telefonino di Sarah è semidistrutto dal fuoco


E' stato trovato in un campo tra Avetrana e Nardò. Chi l'ha abbandonato ha tentato di distruggerlo con il fuoco. Ancora non si sa se contiene la scheda Vodafone utilizzata dalla ragazza. Sul posto ci sono il pm e i carabineri alla ricerca di ulteriori tracce e indizi che portino alla quindicenne scomparsa il 26 agosto

Fonte: bari.repubblica.it
Finalmente un indizio che riporta a Sarah Scazzi, la ragazzina di Avetrana scomparsa nel nulla da più di un mese. In un campo tra Avetrana e Nardò sarebbe stato trovato il telefonino della quindicenne. Qualcuno ha tentato di distruggerlo perché è parzialmente bruciato. Corrisponde al modello e al colore, anche se non c'è ancora la certezza assoluta che sia il cellulare di Sarah Scazzi. La zona è stata transennata per cercare ulteriori tracce e indizi che portino alla ragazza. Sono stati convocati anche i genitori della ragazza per il riconoscimento. Sul fatto, però, che si tratti del telefonino della ragazza gli investigatori hanno pochi dubbi. Sul posto per gli accertamenti c'è il procuratore aggiunto Pietro Argentino, assieme ai carabinieri guidati dal colonnello Giovanni Di Blasio.  Il luogo nel quale è stato trovato il cellulare di Sarah confina con la provinciale che collega Nardò con Avetrana, tra le province di Taranto e Lecce: una zona facilmente raggiungibile proprio dalla strada dove la ragazza è stata vista l'ultima volta.

Un elemento importante sul quale si sono concentrati gli inquirenti è la ricerca della scheda telefonica Vodafone, utilizzata dalla ragazza: ancora non si sa se la sim è ancora inserita nel telefonino o se è stata asportata e dispersa altrove. Proprio in queste ore i carabinieri del Ros stavano lavorando sui tabulati telefonici. Hanno infatti individuato tutti i numeri di telefono che erano ad Avetrana al momento della scomparsa della ragazza per cercare di tirare un elenco di testimoni ed eventualmente qualche possibile sospetto.

Proprio oggi ad Avetrana è arrivato il pool difensivo chiamato dalla famiglia Scazzi: si tratta dei due avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile (gli stessi che si occupano della difesa di Rudi Guede, il presunto omicida di Meredith Kercher) e dell'ex comandante dei Ris, Luciano Garofano. Tra le cose da valutare anche le ultime dichiarazioni della mamma di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, che aveva parlato del passato burrascoso del marito e della possibilità di una seconda famiglia a Milano, dove l'uomo lavora insieme con il figlio. "Eravamo in macchina con mio marito e Sarah stava giocando con il suo telefonino quando vide che nella memoria c'era la foto di una bambina di circa cinque anni con i capelli scuri. Lei sospettò subito e disse al padre: chi è questa, un'altra tua figlia che vive a Milano? Mio marito s'infuriò con lei urlando che non doveva permettersi di curiosare tra le sue cose. Poi si giustificò dicendo che quel telefono lo aveva comprato di seconda mano e che sicuramente la foto apparteneva al vecchio proprietario". I carabinieri stanno valutando anche la posizione della badante rumena che lavorava a casa Scazzi ("mi ha meravigliato anche la dettagliatissima descrizione che ha dato ai carabinieri su com'era vestita Sarah, persino i particolari più piccoli che nemmeno noi sapevamo"), andata via dall'Italia dopo la morte del nonno di Sarah che accudiva da tempo.

martedì 28 settembre 2010

Desirée uccisa perché ha resistito allo stupro

Il video qui sotto dedicato a Desiree lo trovate qui:


Mi scuso con chi ha negato l'incorporamento del video, ma questo sembra essere un atto dovuto per ricordare Desiree.

Ciao Desiree e Ciao Alessandro

Oggi dedichiamo il blog a due angeli, Desiree Piovanelli nell'ottavo anniversario dalla sua morte e al piccolo Alessandro il bimbo di 8 mesi massacrato di botte e ucciso a Genova, ieri è iniziato il processo al compagno della madre Giovanni Rasero che dovrà rispondere del reato di maltrattamento a minore e omicidio, per la madre invece Caterina Mathas il reato contestato è quello di abbandono di minore. Lasciamo alla giustizia il compito di fare chiarezza, e mi rivolgo infine a chi ha nell'ultimo periodo violato la tomba del piccolo Alessandro, lasciatelo riposare in pace. Torniamo ora a Desiree la ragazza 14enne uccisa a Leno in provincia di Brescia uccisa perché si è ribellata ad uno stupro collettivo da 3 giovani e un adulto Giovanni Erra.

lunedì 27 settembre 2010

In Europa 1 bimbo su 5 subisce abusi

Non abbiamo la certezza delle cifre ma sappiamo che almeno un bambino su cinque in Europa subisce violenze sessuali”. A lanciare l’allarme è Maud De Boer-Buquicchio, vicesegretario generale del Consiglio d'Europa, a Roma per la riunione dei vertici dell'organizzazione internazionale prevista di domani.

Il dato è “terribile” e va combattuto: “Sono anni che portiamo avanti questa battaglia”, ha spiegato De Boer, ricordando la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, adottata a Lanzarote il 25 ottobre 2007. Ma ora serve “un impegno di prevenzione a livello statale e regionale anche attraverso un monitoraggio della rete internet”; bisogna proteggere i bambini, rendendoli “consapevoli dei rischi che corrono”; “rendere visibile all'opinione pubblica il fenomeno”. In questa direzione va la collaborazione tra De Boer e il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna. Assieme alla parlamentare italiana “stiamo preparando un grande convegno per fine settembre a Roma”, con l’augurio che in quella occasione, l'Italia “annunci la ratifica della Convenzione di Lanzarote” firmata da 33 Stati e finora ratificata da 8 Paesi membri. “L’Italia è stata importante per l'elaborazione del testo. La proposta di ratifica è pronta dal novembre 2009, spero che il procedimento venga ultimato”.

sabato 25 settembre 2010

Luciano Massaferro ve lo ricordate?

Vi ricordate di Luciano Massaferro, il prete accusato di aver molestato una giovane chierichetta di 12 anni. Ebbene il prete è libero in attesa del processo, dovrà trascorrere il periodo fuori dal carcere in un convento di suore, speriamo che questo periodo gli serva da riflessione su quanto ha commesso e cominci a dire la verità ai giudici che dovranno giudicare il 5 ottobre.

PEDOFILIA: CONCESSI ARRESTI DOMICILIARI A PARROCO DI ALASSIO

Savona, 25 set. - Ha lasciato il carcere dopo 9 mesi, Don Luciano Massaferro il 45enne parroco di Alassio, accusato di molestie sessuali nei confronti di una sua chierichetta di 12 anni. E' stata, infatti, accolta dai Giudici del Tribunale di Savona la richiesta per gli arresti domiciliari presentata per l'ennesima volta dagli avvocati difensori di Don Massaferro, Alessandro Chirivi' e Mauro Ronco. La difesa del parroco ha motivato la richiesta facendo leva anche sulla recentissima sentenza, la 265 del 2010, della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'obbligo di detenzione carceraria per gli accusati di reati sessuali, perche' verrebbe violato l'articolo 3 della Costituzione, ovvero che la posizione di un arrestato per questi reati e' da valutare caso per caso. E per la prima volta, i pubblici ministeri che sostengono l'accusa, Giovanni Battista Ferro e Alessandra Coccoli, unitamente al legale della famiglia della ragazzina, Mauro Vannucci, non si sono opposti come hanno sempre fatto. Pur respingendo fermamente l'ipotesi di rimettere il liberta' il parroco alassino, parte civile e pubblica accusa hanno, invece, accettato la possibilita' degli arresti domiciliari. Dopo nove mesi di carcere, prima a Chiavari e poi a Sanremo, quindi, Don Massaferro proseguira' la detenzione nel convento delle suore di Diano Castello, in provincia di Imperia, in attesa della conclusione del processo. La prossima udienza si terra' il 5 ottobre, quando e' prevista la deposizione del sacerdote.

Pedofilia: preside assolto in appello dopo condanna a 5 anni

Era accusato di non aver denunciato un maestro della sua scuola

MILANO, 24 SET - Il preside di una scuola milanese e' stato assolto in appello dall'accusa di non aver denunciato un maestro responsabile di aver molestato otto alunni.
In primo grado, nel maggio scorso, il preside era stato condannato a 5 anni e mezzo di reclusione. I giudici della Corte d'appello di Milano oltre ad assolvere il preside hanno anche ridotto da 11 a 8 anni la condanna per l'insegnante. Stando alle indagini, il maestro Antonio Silvestra, tra il settembre e il dicembre del 2007, avrebbe molestato e maltrattato otto alunni della scuola elementare.(ANSA).

Sara: legali famiglia ad Avetrana con ex comandante Ris

Il 29/9 sopralluogo lungo ultimo percorso fatto dalla ragazza

AVETRANA (TARANTO), 24 SET - I legali della famiglia di Sara Scazzi, la quindicenne scomparsa da quasi un mese, torneranno ad Avetrana con l'ex comandante del Ris di Parma.
Il consulente, Luciano Garofano, sara' nel paese tarantino il 29 settembre prossimo. I due avvocati e il loro consulente dovrebbero cominciare verifiche lungo il percorso che Sara avrebbe dovuto percorrere nel pomeriggio del 26 agosto per raggiungere la casa della cugina Sabrina, distante poco più di 400 metri dalla sua, e recarsi al mare. Abitazione però che la quindicenne non ha mai raggiunto, sparendo nel nulla.(ANSA).

Taranto: Sciarelli (Chi l'ha visto), caso Sarah un mistero senza 'orco'

Roma, 25 set. - (Adnkronos) - Una scomparsa, un mistero dove manca 'l'orco'. "Quella di Sarah Scazzi - spiega all'ADNKRONOS Federica Sciarelli, conduttrice di ''Chi l'ha visto'', che si sta occupando della vicenda della quindicenne scomparsa da Avetrana il 26 agosto scorso - e' la storia di chi sembra sparita nel nulla. Finora sono tantissime le segnalazioni che sono arrivate alla nostra attenzione ma l'aspetto di Sarah richiama quello di tante ragazze della sua eta'"

venerdì 24 settembre 2010

Pedofilia: abusi su nipotina in Trentino, condannato lo zio

Il giudice decide per 4 anni e risarcimento di 310 mila euro

TRENTO, 24 SET - Con l'accusa di avere molestato la nipotina di sei anni, lo zio quarantenne e' stato condannato a 4 anni di reclusione e al risarcimento di 310 mila euro.
La decisione e' stata presa dal Gup di Trento Carlo Ancona al termine dell'udienza preliminare. Il caso era venuto alla luce nel marzo di quest'anno con l'arresto dell'uomo, accusato di avere approffittato del rapporto di parentela con la bimba per compiere una serie di abusi, compresi fra il 2002 e il 2007, quando la bambina aveva dai 6 agli 11 anni. (ANSA).

giovedì 23 settembre 2010

Bullismo: quello elettronico è più frustrante

Sul blog "diario sottile - diario di viaggio" sono presenti nuovi post sempre riguardanti il tema del bullismo. http://diariosottile.blogspot.com/

Il cyberbullismo crea depressione

Come voi tutti sapete "Una Vita Sottile" si occupa anche di fatti di bullismo, e su questo vi invito a leggere questo articolo preso da: "La Stampa.it" riguardante il cyberbullismo, un fenomeno che cresce e che spaventa, perché purtroppo esiste e gira indisturbato anche attraverso la rete o sui cellulari.

Abusi all'asilo di Rignano Flaminio: ripreso il processo, si rischia nuovo rinvio

Qui troviamo un video che riguarda gli abusi subiti dai bambini della scuola "Olga Rovere" di Rignano Flaminio. Guardate queste povere maestre... poverine, sono vittime innocenti... e ai bambini chi ci pensa... si sarebbero inventati tutto? non diciamo fesserie. Guardate il video



Sarah Scazzi, l’ex capo del Ris Garofano: “Qualcuno sà ma non parla”

E’ quasi un mese da quando Sarah Scazzi sembra esser sparita nel nulla. Nessuna traccia, nessuna novità, niente di niente che possa condurre a lei. Si pensa al peggio, si crede che quel sorriso di una normalissima 15enne rimarrà solo un ricordo. Ma, nonostante questa paura, questa atroce sensazione le ricerche continuano e ora chiamano in causa persino il generale Luciano Garofano, l'ex comandante del Ris di Parma.

Sarah Scazzi, l’ex capo del Ris Garofano: “Qualcuno sà ma non parla”

Si tenta di tutto, si segue qualsiasi pista put di trovare un perché a questa scomparsa. E così dopo i Ros di Roma e i Carabinieri del Quarto Reggimento a cavallo, sarà coinvolto nelle indagini anche il generale. Si tratterà di un lavoro di supporto a quello che attualmente sta svolgendo la Procura.



Inizialmente cercherà di parlare in maniera più approfondita con i famigliari di Sara e poi con quante più persone del posto possibile. E sì perché secondo lui qualcosa c’è sotto, qualcosa non quadra: “Sono convinto che qualcuno potrebbe aver visto o sentito qualcosa e non ha ancora trovato il coraggio o l’opportunità per parlare. In un paesino così piccolo è quasi impossibile che nessuno abbia visto o sentito niente”.


Del resto ha ragione. La tragedia si è consumata in soli 10 minuti. La piccola è uscita da casa alle 14:30 per recarsi da sua cugina. Con addosso un completino rosa, lo zainetto alle spalle e le cuffiette alle orecchie, si è messa in strada per percorrere solo 400 metri, nulla di più. Eppure dopo pochi minuti, dopo il suo ultimo squillo per avvisare la cugina del suo arrivo, la piccola è stata inghiottita dal nulla. Da quel momento di Sarah non c’è più traccia.


Dove sarà finita? Cosa sarà successo in quei pochi minuti? Secondo il generale la 15enne potrebbe essersi fatta convincere da qualcuno più grande di lei, magari conosciuto sul web. Ed è quindi lì che bisogna cercare e che il generale concentrerà i suoi sforzi senza tralasciare tutte le altre piste che, allo stato delle cose, nessuna può essere accantonata.

Novità importanti sulla sparizione di Sarah


SARAH SCAZZI A CHI L'HA VISTO / Novità importanti sulla sparizione di Sarah, recapitato un quaderno alla famiglia Scazzi



Il caso Sarah Scazzi, ultime notizie - Proseguono le indagini dei carabinieri su Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana, piccolo centro della provincia di Taranto, che ormai dallo scorso 26 agosto sembra essere scomparsa nel nulla.
Ogni ipotesi è considerata degna di approfondimento e pertanto si continua a investigare sulla vita privata della ragazza, raccogliendo informazioni da vicini e amici di Sarah, ma anche studiando con attenzione diari e social network (Facebook su tutti) ai quali la ragazza partecipava.

Il programma di Rai 3 “Chi l’ha Visto”, nella puntata di ieri, ha dato ampio spazio alla notizia. Sono stati approfonditi alcuni aspetti della scomparsa di Sarah, che gli investigatori stanno valutando con maggiore accuratezza. È stato chiamato in causa il generale Luciano Garofalo (dei RIS di Parma) che a tal proposito ha rilasciato una sua dichiarazione: “Qualcuno potrebbe aver visto o sentito qualcosa e non ha ancora trovato il coraggio o l’opportunità per parlare. È impossibile che in un paese tanto piccolo nessuno abbia visto o sentito niente”. Secondo Garofalo, dunque, qualcuno ad Avertana sa ma non parla.
Durante la puntata sono infine emersi due importanti novità su cui gli investigatori stanno focalizzando la propria attenzione. La prima si riferisce al pacco che è stato recapitato alla madre di Sara alcuni giorni fa contenente un quaderno con degli appunti. I carabinieri dovranno risalire al mittente. La seconda riguarda proprio la chat in cui Sarah aveva conosciuto il pasticcere Antonio. Quest'ultimo aveva infatti dichiarato che la chat in questione era "seria". Ma in studio la conduttrice Federica Sciarelli ha dichiarato che un telespettatore, contattando la redazione, avrebbe confermato esattamente l'opposto, ossia che la chat non è seria, che molto spesso in alcune "stanze" si parla di sesso spinto e molti si mettono addirittura nudi davanti alle web cam. In studio sono state mostrate immagini che confermano quanto detto dal telespettatore.

mercoledì 22 settembre 2010

un video da vedere si trova qui:

http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?id=3010&idblog=ILARIA_DAMICO_-_Exit_15

DONNA UCCISA A NAPOLI, TESTIMONIÒ CONTRO PEDOFILO

Napoli, 20 set. - Si chiamava Teresa Buonocore, 51 anni, la donna trovata morta a bordo di una auto a Napoli in via Ponte dei Francesi, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, all'ingresso nel porto e nel centro del capoluogo campano. La donna era di Portici, grosso centro alle porte di Napoli. Sul suo corpo diverse ferite provocate da colpi di arma da fuoco. Ad avevrtire la polizia, una segnalazione.

Teresa Buonocore aveva testimoniato in un processo per pedofilia conclusosi con la condanna di un uomo a 14 anni. Secondo quanto si e' appreso, due dei colpi che l'hanno uccisa l'hanno raggiunta alla testa. L'auto percio' ha sbandato ed e' finita contro un pilone. I quattro bossoli sparati dai killer sono stati rinvenuti tutti sull'asfalto. Gli altri due colpi l'hanno ferita al braccio e al tronco. Sul caso indaga un pm della Direzione distrettuale antimafia, Simona di Monte, perche' la dinamica sembra quella di un agguato di camorra, ma nessuna pista di indagine e' al momento esclusa o privilegiata dagli investigatori. (AGI) .

DONNA UCCISA A NAPOLI, ARRESTATI I KILLER

Napoli, 22 set. - Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli hanno arrestato gli esecutori materiali dell'omicidio di Teresa Buonocore. Si tratta di Alberto Amendola, 26enne, e Giuseppe Avolio, 21enne, destinatari di un provvedimento di fermo di pm in quanto responsabili di omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco relativo munizionamento e spari in luogo pubblico. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura, a Portici in un'area di rimessaggio di auto in via Madonnelle, la polizia ha rinvenuto un vero e proprio arsenale di pertinenza dei Perillo. Sono stati sequestrati 5 pistole di vario calibro, 2 pistole mitragliatrici, 2.632 cartucce di vario calibro, di cui numerose a palla blindata, perforanti ed a pallettoni, 2 giubbotti antiproiettili, 18 caricatori, 6 valigette per armi, 3 fondine e materiale relativo alla custodia delle armi. La Squadra Mobile della polizia ha messo insieme un quadro di elementi probatori non sufficienti a spiccare un mandato di arresto per Lorenzo Perillo, fratello di Enrico, l'uomo in carcere a Modena per pedofilia, e per Patrizia Nicolino, moglie di Enrico, medico radiologo, quali mandanti dell'omicidio. Al momento, inoltre, non ci sono elementi diretti a carico dello stesso Enrico Perillo. Le indagini pero' proseguono. Amendola, 26 anni, tatuatore con precedenti per armi, e Avolio, 21 anni, incensurato, che hanno anche confessato la partecipazione al delitto senza ammettere entrambi di esserne l'esecutore materiale e fornendo dichiarazioni divergenti sul fatto che l'atto fosse commissionato dai parenti del pedofilo, atti che il procuratore aggiunto Giovanni Melillo ha deciso di secretare, sono stati coinvolti nell'omicidio, il primo per rapporti pregressi con la famiglia Perillo (in particolare sia Amendola che Enrico Perillo hanno la passione per le armi e sono stati gia' condannati per detenzione senza autorizzazione), il secondo per denaro. A indirizzare gli inquirenti, la denuncia presentata dal fratello di Amendola, ritenuto inconsapevole del fatto che fosse falsa, per la sparizione del motorino di questi, lo stesso che la polizia aveva trovato a poca distanza dall'auto di Teresa Buonocore dopo l'omicidio.

L'agguato, dicono le indagini, e' il risultato di una lunga e complessa pianificazione con sopralluoghi e pedinamenti della vittima. I due killer, secondo gli investigatori, sono poco piu' che dei balordi, e tutta la vicenda si consuma in un contesto degradato di vendetta e per il pagamento di 50mila euro di provvisionale. Le immagini delle telecamere di video sorveglianza lungo la strada hanno fornito poco aiuto, dato che i due hanno agito con il volto coperto dal casco integrale. Inoltre non e' ancora stata trovata la pistola usata per il delitto, una calibro 9x21 dalla quale sono stati sparati 4 colpi che hanno raggiunto Teresa Buonocore al volto, alla testa e alle braccia. Tutti e quattro gli indagati ieri hanno trascorso la giornata in Questura, i tre uomini prelevati a casa, la donna raggiunta nell'ospedale dove lavora e dove si e' posto il problema di sostituirla. Patrizia Nicolino e Lorenzo Perillo sono comunque indagati per concorso in omicidio. Alle armi gli uomini della Mobile diretti da Vittorio Pisani e del commissariato di Portici retto da Michele Spina sono arrivati sulla base di una segnalazione. Mitra modificati per sparare di continuo e pistole erano nascosti in un automezzo dentro un'autorimessa a Portici; il mezzo era intestato a un prestanome e parcheggiato in un box invece il cui contratto di fitto e' intestato ai coniugi Perillo. Non e' escluso che le armi potessero essere nella disponibilita' del clan Vollaro.

Pedofilia: Rignano, udienza a Tivoli

Rischio rinvio del processo per notifiche incomplete

TIVOLI, 22 SET - E' iniziata a Tivoli la seconda udienza del processo per i presunti abusi a 21 bambini della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. Nessuno degli imputati (le ex maestre della 'Rovere', Silvana Magalotti, Marisa Pucci e Patrizia Del Meglio, l'autore tv Gianfranco Scancarello e la bidella Cristina Lunerti) e' presente in aula.
C'e' rischio di un rinvio del processo a causa della non completa regolarizzazione delle notifiche ai responsabili civili.

Sara: famiglia si affida ad avvocati processo Meredith

Oggi hanno parlato con famigliari ragazzina scomparsa

AVETRANA (TARANTO), 21 SET - Si e' affidata agli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile la famiglia di Sara Scazzi, la giovane scomparsa ad Avetrana.
La quindicenne manca da casa dal 26 agosto scorso. I due legali, entrambi del foro di Perugia, si sono occupati della difesa di Rudy Guede (condannato per l'omicidio di Meredith Kercher) e assistito la famiglia del transessuale Brenda. Gli avvocati si avvarranno della consulenza dell'ex comandante del Ris di Parma, il generale Luciano Garofano. I tre si sono recati oggi ad Avetrana incontrando la famiglia Scazzi. (ANSA).

lunedì 20 settembre 2010

Sarah Scazzi, continuano le ricerche della ragazza scomparsa

SARAH SCAZZI, ACCURATA INCHIESTA, MINORI LE SPERANZE /sparizione Sarah Scazzi, studiati scritti Sarah

Sarah Scazzi, ultime news scomparsa di Sara, Avetrana
- Proseguono senza sosta , in Puglia, non solo in provincia di Taranto, le indagini su Sarah Scazzi, la 15enne scomparsa il 26 agosto ad Avetrana (Taranto). Come ricorderete, Antonio, un pasticciere di trentuno anni, ha riferito ai carabinieri di aver videochattato con la ragazza qualche tempo fa. "L'ho incontrata casualmente, un mese fa su una chat. Ci sono arrivato da Facebook dove siamo iscritti tutti e due. Abbiamo chattato qualche volta, per una settimana in tutto, e mi ripeteva sempre la stessa cosa.

Diceva che aveva 20 anni e voleva scomparire, ha detto l'uomo nei giorni scorsi al quotidiano "Repubblica" redazione di Bari.


"Era una cosa strana, - ha proseguito - mi ha detto che voleva tagliarsi i capelli e cambiare il colore, per dare meno nell'occhio. Ormai non ci parlavo da un po'. Sono sicuro che fosse lei non tanto per il nome quanto perché l'ho vista: qualche volta ho avuto l'impressione di chattare con due persone diverse che usavano lo stesso nome, per questo un paio di volte e le ho chiesto di usare la webcam.

Si trattava di Sarah, sono sicuro, era in una stanzetta con l'umido sul muro alle spalle". I carabinieri stanno cercando di capire dove si trovi questa stanza e stanno controllando i computer che utilizzava la 15enne.

Sarah, infatti, aveva vari profili Facebook ai quali accedeva con diverse caselle di posta elettronica.

Pedofilia, concessi i domiciliari al responsabile dei chierichetti

Sarà trasferito in una struttura specializzata di Modena Klaus Moosburger, l'aiuto parroco di una chiesa di Varna arrestato a maggio con l'accusa di avere molestato almeno quattro ragazzini e di averli fotografati e filmati
BOLZANO Il tribunale del riesame di Bolzano ha concesso gli arresti domiciliari a Klaus Moosburger, il responsabile dei chierichetti della parrocchia di Varna, un paesino vicino a Bressanone, accusato di pedofilia.

I giudici hanno accolto la richiesta fatta dalla difesa, che ha ottenuto che l'uomo sia trasferito dal carcere ad una struttura specializzata di Modena. Moosburger era stato arrestato a maggio con l'accusa di avere molestato almeno quattro ragazzini tra gli 11 e i 14 anni e di averli fotografati e filmati. L'uomo aveva cercato di cancellare i file dal suo computer una volta saputo che la madre di un chierichetto aveva espresso l'intenzione di denunciarlo, ma i periti informatici erano riusciti a recuperare il materiale.

Napoli, donna uccisa: teste contro un pedofilo

Napoli - Una donna è stata trovata morta in una Hyundai nel porto di Napoli, in via Ponte dei Francesi. Teresa Buonocore, 51 anni e residente a Portici, è stata uccisa a colpi di pistola mentre viaggiava su una Hyundai intestata alla madre 72enne.

La dinamica Secondo quanto dichiarato dalla polizia era da sola in auto e stava andando da San Giovanni a Teuduccio verso il centro di Napoli, quando è stata colpita da quattro proiettili calibro 9 esplosi a distanza ravvicinata sembra da due killer in motorino che si sono dileguati immediatamente. Sembrerebbe quindi una vera e propria esecuzione in stile camorristico. Sul delitto sta indagando la polizia.

Il processo per pedofilia per cui ha testimoniato Teresa Buonocore era sposata e separata. Aveva due figli grandi e due nati recentemente. Nel 2008 fu testimone in un processo contro un uomo che aveva abusato di sua figlia, Enrico Perillo, 57 anni, accusato e condannato a 15 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di due bambine di 8 anni. L'uomo è detenuto nel carcere di Modena. Gli inquirenti stanno valutando eventuali collegamenti fra questa vicenda e l’omicidio.

Le precedenti intimidazioni Già prima del processo per pedofilia, però, la donna ha subito attacchi: nel 2007 fu appiccato il fuoco
alla porta d’ingresso della su aabitazione, in cui vive con la sorella e le figlie più piccole. Le fiamme furono presto domate e non ci furono conseguenze grazie al tempestivo intervento del portiere dello stabile. Responsabili e movente di quell’episodio, però, non sono stati mai scoperti e ora la polizia riesaminerà il fascicolo relativo all’incendio.

I killer sapevano che sarebbe uscita La donna in passato, a
quanto si è appreso, ha lavorato nello studio di un noto
penalista scomparso da una decina di anni, per poi essere assunta 13 anni come guida turistica in un'agenzia di Napoli. Ora non aveva un lavoro stabile e non andava regolarmente in città. Chi l'ha uccisa, quindi, conosceva gli spostamenti della donna. Gli inquirenti stanno ascoltando i parenti della donna per trovare maggiori elementi utili per le indagini e al momento, non scartano alcuna ipotesi sul movente. In un primo momento sembrava che la donna fosse parente di un collaboratore di giustizia, un affiliato al clan Vollaro ucciso a Portici due anni fa. La notizia è stata però smentita dalla polizia.

Pedofilia: arrestato un insegnante di 51 anni

E' accusato di prostituzione, pornografia e detenzione di materiale pedopornografico
PORTO EMPEDOCLE (AG) - Frequentava ragazze dai 14 anni in su, il suo obiettivo era di avere rapporti sessuali con loro, e secondo quanto sostengono i militari li avrebbe anche pagati.
Questo è il movente con il quale un insegnante di educazione fisica, 51 anni, è stato arrestato.
L'uomo deve rispondere all'accusa di prostituzione minorile, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale per i minori di Palermo Piergiorgio Morosini e richiesta dal sostituto procuratore Alessia Sinatra.

sabato 18 settembre 2010

l'ultimora su Sarah

Risultati di ricerca

  1. Ora la badante rumena lascia l'Italia?


    La Gazzetta del Mezzogiorno - 8 minuti fa
    Quel che è certo è che, dopo la morte dell'anziano nonno di Sarah, ... Durante la sua permanenza ad Avetrana aveva conosciuto gli Scazzi ed era stato a casa ...

    La Gazzetta del Mezzogiorno
  2. Sarah scomparsa Avetrana: non siamo una città omertosa


    La Gazzetta del Mezzogiorno - 8 minuti fa
    «Sul caso Sarah Scazzi, molti giornali, Tg e trasmissioni tv hanno dato in tutta Italia un'immagine retrograda e omertosa della cittadinanza avetranese ...

    La Gazzetta del Mezzogiorno
Chiunque abbia notizie di Sarah Scazzi o è convinto di averla incontrata o riconosciuta, può cliccare sul link a sinistra del blog contenente la foto di Sarah, per inviare una segnalazione attraverso la nostra casella di posta elettronica. Oppure può telefonare al 116.000 linea telefonica gratuita gestita da telefono azzurro. Tutte le segnalazioni saranno trasmesse alle forze dell'ordine per essere verificate.

ne abbiamo anche per oggi...

Mi ripeto nuovamente con il titolo ma visto gli argomenti non ne vedo di migliori. Si va da un animatore di una ludoteca che con la sua attività adescava bambine per rapporti sessuali, fortunatamente senza nuocere alcuna vittima e questo grazie alla denuncia di una mamma preoccupata sugli argomenti che la figlia intratteneva via chat con l'individuo, e anche grazie all'intervento delle forze dell'ordine e della polizia postale che hanno condotto le indagini. Fino ad arrivare nuovamente a parlare della scomparsa di Sarah Scazzi, dove le speranze per ritrovarla si stanno esaurendo. Da qui mi viene spontaneo un nuovo appello, non smettete di cercare, lo so indizi purtroppo mancano ma se ci si arrende non si darà giustizia a questa povera ragazza. Con questo però rivolgo un'appello a chi sa e non parla, a quelle persone che commettono atto di omertà, parlate, date una aiuto e una speranza ai genitori distrutti di Sarah, e aiutate Sarah a tornare a casa... 15 anni e una vita davanti, le discordie che ci possono essere non valgono la vita di una persona, di una ragazzina 15enne indifesa. SARAH TORNA A CASA.
Un forte abbraccio.

Sarah Scazzi, si riducono le speranze di ritrovarla

AVETRANA. Sembra un mistero senza soluzioni quello di Sarah Scazzi, la ragazza quindicenne di Avetrana scomparsa nel nulla in un torrido pomeriggio di fine agosto. Dopo le ricerche assidue e quasi spasmodiche durate ben 23 giorni da parte di forze dell'ordine, sommozzatori e guardie forestali, i dubbi che la ragazza sia ancora viva sono davvero forti. Intanto, ieri si sono svolti i funerali del nonno Cosimino Spagnolo. L’uomo era da tempo malato e proprio negli ultimi giorni era peggiorato. Durante la funzione religiosa, il prete ha letto un appello per i rapitori: «Faccio un appello ai rapitori di Sarah: liberatela. Sarete giudicati da Dio per quello che avete fatto». Anche per questo si pensa che la ragazzina non possa essersi allontanata volontariamente.
Sul fronte investigativo le autorità stanno vagliando ogni possibilità. Dal punto tecnologico, rimangono dubbi sui quattro profili di Facebook, alcuni dei quali non erano gestiti direttamente da Sarah. La polizia postale si è anche concentrata su un gruppo del social network che porta il nome della città tedesca, Regen, e che è gestito da una coetanea di Sarah: i post di questo gruppo, anche se non viene mai nominata la ragazza, sembrano tutti riferiti alla sua scomparsa.
Dubbi anche per le tre schede sim in possesso della ragazza. Dal momento della scomparsa, dopo una iniziale chiamata della cugina, il telefono è muto. Gli investigatori stanno anche seguendo la traccia di un pasticcere di 30 anni che ha affermato di aver chattato con la ragazzina: stando alle sue dichiarazioni l’uomo avrebbe saputo di un suo progetto di andare via. Gli inquirenti stanno cercando eventuali filmati di telecamere di videosorveglianza per avere altri elementi da valutare. L’associazione “Penelope” a sostegno delle famiglie delle persone scomparse, ha annunciato di aver chiesto al Ministero della Difesa, Ignazio La Russa, l'utilizzo delle rilevazioni dei satelliti militari per accertare il momento della scomparsa di Sarah. Sono moltissime le persone impegnate nella ricerca della 15enne. Coinvolti anche gruppi a cavallo, subacquei e unità cinofile.
La madre della 15enne, Concetta Serrano Spagnolo, ha chiesto alle autorità di indagare anche su chi era a casa con lei quel fatidico giorno di agosto. Qualcuno potrebbe aver seguito le mosse di Sarah a chi poi l’ha presa. Al sostituto procuratore la mamma ha detto: “Indagate sulle persone che sapevano che Sarah quel pomeriggio sarebbe andata al mare. Oltre a me e a mio marito Giacomo, lo sapevano sua cugina Sabrina, la sua amica Mariangela e la badante”. Dunque nel mirino sono finite anche Maria, la badante del nonno, e Giacomo, il papà della ragazza. anche se i famigliari, durante la trasmissione “La Vita in Diretta”, i famigliari lo hanno difeso. La madre ha anche inviato una lettera al Presidente, Giorgio Napolitano, in cui si invitata a una mobilitazione maggiore nelle ricerche.