martedì 27 agosto 2013

Regali in cambio di prestazioni sessuali: arrestato pedofilo smascherato da Le Iene

E' stato oggetto di abusi sessuali da parte di un uomo più grande di lui", questa una delle prima frasi dette a La Iena Paolo Calabresi dalla madre di un giovane che sarebbe stato vittima di pedofilia. Il racconto agghiacciante durante una video intervista andata in onda su Italia 1 in cui  il giornalista in completo nero ha intervistato sia la madre che il presunto pedofilo. 
ARRESTO - Proprio partendo da queste prime prove nel corso della mattinata del 24 agosto i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato un uomo di 49 anni (classe 1964),  in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma Elvira Tamburelli, su richiesta del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Roma, Vittoria Bonfanti, poichè responsabile di prostituzione minorile (art. 600-bis co. 1 c.p.) e violenza sessuale (art. 609-bis c.p.).
LE IENE - Le indagini eseguite dal Nucleo Investigativo di via in Selci hanno ha avuto inizio a seguito di un servizio televisivo dal titolo “Storia di un pedofilo”, trasmesso il 27.01.2013 nel corso del programma “Le Iene”, ed effettuato a seguito di una segnalazione di due persone. Nel servizio, relativo ad una vicenda di abusi sessuali subiti da un minore, venivano intervistati sia la madre che il presunto pedofilo, il quale ammetteva di aver avuto rapporti sessuali con il minore.

INDAGINI - Le indagini hanno consentito di individuare il minore vittima degli abusi sessuali, subiti a partire dall’agosto del 2011, nonché l’autore che in cambio di prestazioni sessuali, nel tempo, ha consegnato somme di denaro e regali vari, come un telefono Iphone 4 e una consolle giochi, acquistati mediante finanziamenti, che trovati dalla madre nella cameretta hanno indotto il minore a confidarsi e raccontare l’origine di denaro e regali. Nel corso dell’arresto è stato rinvenuto e sequestrato materiale informatico, ora al vaglio degli Carabinieri di via in Selci.

UNA DECINA DI RAPPORTI - Secondo quanto emerso dalle indagini l'uomo aveva consumato almeno una decina di rapporti con la vittima, l'uomo di 49 anni arrestato nella Capitale con l'accuse di violenza sessuale e prostituzione minorile. Il pedofilo, romano e dipendente dell'Ama, pagava circa cento euro per ogni prestazione del ragazzo, oltre ai regali. Nel 2011 l'uomo aveva avuto il primo incontro con l'adolescente, uno studente liceale all'epoca ancora 15enne, dopo averlo contattato per chiedergli di riparare il computer. Le indagini dei carabinieri sono partite dopo la messa in onda del servizio televisivo, dove erano state raccolte anche le testimonianze della famiglia, che non aveva deciso di sporgere denuncia.

AI DOMICILIARI NELLO STESSO QUARTIERE - L'uomo è finito agli arresti domiciliari e abita nello stesso quartiere della vittima.

L'INTERVISTA DI CALABRESI - "Parentesi aperta e chiusa, tutta la colpa é la mia, perché io sono più grande e dovevo capire prima 'ste cose...".Cos' inizia l'intervista Alla 'iena' Paolo Calabresi che con una telecamere nascosta si era spacciata per il padre della vittima. L'uomo, un 49enne, raccontava che il ragazzino era andato a casa sua per riparargli il computer. Dalla visione dei siti porno - "per scherzare", dice - si era passati al sesso orale. Tre-quattro volte, non di più, assicura. "Non mi é mai capitata una cosa del genere e non succederà mai più ", dice ancora il 49enne, che però non vuole neanche sentire la parola pedofilo. L'uomo ammette subito le sue responsabilità - come aveva fatto in precedenza con la madre del 15enne, secondo il racconto della donna -, ma afferma che in fondo "non é successo niente". "Solo sesso orale", sottolinea. Né ha alcuna intenzione di curarsi, come gli suggerisce il finto padre: "Non ho nessuna malattia, é successo una volta sola", ripete e poi alla parola "pedofilia" reagisce dicendo "non dire quella parola, non la dire".

vedi il video de: "Le Iene"

Baci e palpeggiamenti nei confronti di tre ragazzine, anziano pedofilo arrestato per violenza sessuale e stalking


Lo avevano preso quasi come un gioco, ma per un anziano albisolese di 65 anni di gioco non si trattava proprio e le sue attenzioni verso tre ragazzine savonesi tra i 12 ed i 13 anni erano diventate ben presto più che una semplice amicizia, arrivando a baci e palpeggiamenti con incontri che avvenivano in zone di campagna, senza contare continui messaggi e telefonate. Così l’uomo è stato arrestato dalla polizia municipale di Savona per i reati di violenza sessuale su minori e stalking; su disposizione del pm Danilo Ceccarelli è stato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria a seguito del materiale probatorio raccolto a suo carico.
L’arresto dell’anziano pedofilo è arrivato dopo una segnalazione arrivata ieri pomeriggio alla polizia municipale, con l’anziano che si trovava in compagnia delle tre ragazzine fuori dal centro commerciale “Le Officine”. Baci e palpeggiamenti che hanno attratto l’attenzione di alcuni passanti. Una volta arrivati sul posto l’anziano si era però già dileguato, mentre i vigili urbani hanno raccolto la testimonianza delle tre minori.
Una storia che andava avanti da circa un anno, da quando l’anziano le aveva conosciute frequentando un circolo privato dove lavorava la madre di una delle tre ragazzine. Messaggi su facebook, telefonate, appuntamenti a chiaro sfondo sessuale…La polizia municipale ha quindi deciso di fermare in flagranza l’uomo, organizzando un appuntamento: l’anziano arrivato sul luogo dell’incontro con una delle tre minori è stato quindi bloccato e tratto in arresto. Perquisita anche la sua abitazione ad Albisola. Agli atti dell’indagine giudiziaria, oltre alla testimonianze delle ragazzine, tutti i messaggi e le registrazioni telefoniche acquisite dagli investigatori e che sembrano confermare l’assidua morbosità dell’uomo per le tre minori.

Violenza sessuale su 13enne: arrestato dalla polizia anziano pedofilo


E’ stato arrestato oggi pomeriggio alle ore 14 dalla polizia savonese con la pesante accusa di violenza sessuale. In manette è finito un anziano residente nel quartiere di Villapiana, Ervedin Salku, 76 anni, albanese ma da anni residente a Savona, con alcuni precedenti specifici. L’arresto è maturato a seguito della denuncia di una ragazzina 13enne, sua vicina di casa, che dopo l’ennesimo episodio di molestie, culminato in un “pesante” palpeggiamento in ascensore e con il tentativo del bacio, ha deciso assieme alla madre di denunciare l’anziano.
Il 76 enne è stato così arrestato dalla Squadra Volanti e dalla Squadra Mobile: secondo la ricostruzione dei fatti le molestie andavano avanti da alcune settimane, tanto che la 13enne aveva continuamente paura ad uscire di casa, per il terrore di incontrare l’anziano. Infine l’episodio dell’ascensore, con la madre che stava aspettando la figlia sul pianerottolo: l’ha vista turbata così la ragazzina si è finalmente convinta a raccontarle tutto, con la successiva denuncia alla polizia, le indagini, ed il fermo dell’anziano albanese, che è stato condotto in carcere su disposizione del pm savonese Ubaldo Pelosi, che sta coordinando le indagini per conto della Procura di Savona.

Borghetto, anziano accusato di pedofilia: scena muta davanti al gip


Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 72enne finito in carcere per le attenzioni morbose nei confronti di due bambine. L’uomo è stato interrogato questa mattina, nel tribunale di Savona, dal gip Donatella Aschero, che ha convalidato l’arresto confermando la misura di custodia cautelare. L’anziano resta quindi richiuso nella sezione speciale del penitenziario di Sanremo.
Il 72enne è accusato di essersi masturbato davanti a due bambine di 7 anni e di averle palpeggiate. L’episodio si è consumato nella scala di un palazzo di Borghetto Santo Spirito. Una delle piccole ha riferito il fatto ai genitori, in vacanza nella località rivierasca, che hanno allertato i carabinieri.
In base ai racconti delle piccole turiste, intorno alle 12 di sabato l’anziano stava attraversando il ballatoio davanti al proprio appartamento nel condominio, composto prevalentemente da seconde case. Alla vista delle ragazzine, l’indagato si è sbottonato l’accappatoio molestando le due minorenni.

I militari hanno immediatamente verificato i precedenti del molestatore e hanno interrogato le vittime con l’ausilio di una psicologa infantile, per comprendere l’attendibilità delle loro affermazioni. La consulente ha attestato la sincerità delle due bimbe e il sostituto procuratore Chiara Maria Paolucci ha disposto l’arresto del pensionato per il reato di violenza sessuale ai danni di persone di età inferiore ai quattordici anni. Rischia fino a dodici anni di carcere.

sabato 17 agosto 2013

Come un piccolo bambino di Auschwitz



Infanzia imprigionata ,torturata,
vita negata ed infine "bruciata".
Sono qui di fronte a un grande forno,
il cielo è grigio , come l'anima di questa
umanità che non ha saputo guardare
e vedere negli occhi dell'innocenza.
Sono grande ma quel forno continua
a bruciare pagine di vite , perchè continuano
ad esistere uomini armati ,che uccidono e
uccidono ancora.....
Quel forno si deve spegnere , l'umanità DEVE
accendere il fuoco della coscienza!.
Dobbiamo accendere l'amore e proteggere
l'infanzia!,
non voglio dover vedere altre vite in ginocchio
con cenere tra le dita, proteggiamo
ad ogni costo ogni singola vita.
Non riduciamo l'infanzia come un piccolo
bambino di Auschwitz.

(Liliana Grassino)

Abusi su una minore dai 6 ai 14 anni: prete indagato per violenza


Per otto anni, dal 2001 al 2009, avrebbe abusato di una ragazzina che all’inizio della vicenda aveva solo 6 anni. Per questo un prete bergamasco di 38 anni, ex vice parroco della parrocchia di un comune della Valle Brembana, attualmente in un convento francescano a Trento dove sta facendo il noviziato, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di violenza sessuale. Nei suoi confronti il pm Gianluigi Dettori, titolare dell’inchiesta, aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il gip Giovanni Petillo ha respinto l’istanza.

Non sussisterebbero più i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove, visto chel’ultimo episodio risalirebbe al 2009, quando la piccola, ormai 14enne, avrebbe deciso di dire basta alle richieste del religioso e lui da quel momento avrebbe smesso di molestarla. Il pm, prima di fare ricorso contro la decisione del gip, si è riservato di valutare l’ordinanza. Secondo le contestazioni, tutto ha inizio nel 2001, quando il sacerdote è anche insegnante di religione alle scuole elementari frequentate dalla piccola e responsabile dell’oratorio e del centro ricreativo estivo della parrocchia del comune della Valle Brembana, anch’essi frequentati dalla presunta vittima.
È in queste vesti che il sacerdote, secondo il pubblico ministero, avrebbe abusato più volte nel corso degli anni della ragazzina. In alcune occasioni, l’avrebbe invitata a seguirlo nelle stanze della parrocchia e l’avrebbe costretta a denudarsi. In altre, invece, sempre secondo le accuse, si sarebbe spogliato lui e avrebbe costretto la piccola a toccarlo nelle parti intime. La vicenda sarebbe proseguita fino al 2009, quando la piccola, ormai compiuti i 14 anni, avrebbe detto basta e il religioso avrebbe accettato il suo rifiuto. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per quattro anni la giovane non avrebbe rivelato a nessuno il suo segreto, neppure ai genitori.
Poi, qualche settimana fa, a pochi giorni dal suo diciottesimo compleanno, ecco la decisione di denunciare il prete. Tutto sarebbe nato, secondo quanto da lei raccontato al pm, durante una cena in pizzeria con alcuni amici, quando, a un certo punto, uno dei presenti aveva rivelato la sua intenzione di denunciare alla magistratura un ragazzo che giorni prima, al termine di una discussione, lo aveva colpito al viso con un pugno.

La giovane era scoppiata all’improvviso a piangere, ma non aveva spiegato il perché del suo atteggiamento ai compagni. La denuncia ventilata dall’amico le aveva risvegliato il ricordo del sacerdote e dentro di sè aveva maturato l’intenzione di rivelare tutto ai carabinieri. E così il primo luglio scorso, a pochi giorni dal compleanno, la giovane si era recata dal pm a raccontare tutta la storia. Il religioso, invece, non è ancora stato sentito dal magistrato.

Trani, abusi sessuali su minore: arrestati mamma e nonno della vittima


Terribile vicenda di degrado familiare e abusi sessuali in arrivo da Trani, dove i carabinieri della compagnia locale hanno arrestato due persone, un uomo di 69 anni e una donna di 30 anni, con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne.
I due, padre e figlia, avrebbero abusato sessualmente di una ragazzina ancora minorenne,figlia della 30enne e nipote del 69enne arrestati in queste ore.
I particolari di questa delicata storia di abusi sessuali non sono ancora stati resi noti. Ai due arrestati Ai due arrestati è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Abusava delle figlia 14enne della convivente: arrestato

Abusi sessuali su una 14enne, arrestato un uomo. L’operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mirabella Eclano, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi. La ragazzina, dallo scorso mese di gennaio avrebbe subito atti sessuali (palpeggiamenti vari e tentativi di baci, nonché rapporti sessuali completi), da parte di un uomo di 47 anni, bracciante agricolo, compagno e convivente della madre. La vicenda è scaturita da una piccola confidenza sul dramma che la piccola stava vivendo acquisita dai Carabinieri della locale Stazione e che ha consentito di far luce sulla vicenda ed acquisire numerosi elementi di colpevolezza nei confronti dell’uomo. Da quanto accertato dai carabinieri, l’uomo in più occasioni avrebbe compiuto atti sessuali con la minore Il 47enne, che è stato arrestato in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, è ritenuto responsabile di violenza sessuale continuata in concorso in pregiudizio di minorenne ed è ora rinchiuso presso la casa circondariale di Sant’Angelo dei Lombardi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre a carico della madre, in quanto consapevole delle molestie subite dalla ragazzina senza impedire gli eventi delittuosi e quindi omettendo di porre in essere qualsiasi comportamento a tutela della figlia minorenne, è stata eseguita la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. A seguito della spiacevole vicenda la minorenne è stata pertanto affidata al padre.

Molesta bimba di nove anni, arrestato


Avrebbe costretto una bambina di 9 anni a guardare filmati pornografici e cercando di indurla a compiere atti sessuali. L’uomo, un 51enne residente nello stesso stabile dove abita la famiglia della vittima, e’ stato arrestato dai carabinieri di Varese con l’accusa di atti sessuali con minorenne e corruzione di minorenne.
Secondo le indagini, il vicino di casa avrebbe attirato la bambina nella sua abitazione promettendole piccole somme di denaro e regali, come giochi o un televisore.

Pedofilia: Ratzinger, Bertone e Dolan coalizzati contro le vittime. Vaticano fa nascondere 57 mln di $ per non pagare risarcimenti


Il cardinale Timothy Dolan, capo dei vescovi americani, chiese al Vaticano – che autorizzò – di spostare 57 milioni di dollari in un fondo fiduciario per “proteggerli” dai ricorsi legali presentati da vittime di abusi sessuali in cui erano coinvolti 42 sacerdoti

Nuove rivelazioni sul fronte di uno degli scandali di pedofilia che in America vedono coinvolta la Chiesa cattolica. Alcuni file pubblicati dall’arcidiocesi di Milwaukee, in Wisconsin, rivelano come nel 2007 l’arcivescovo di allora, il cardinal Timothy Dolan – oggi arcivescovo di New York e capo dei vescovi americani – chiese al Vaticano il permesso di spostare circa 57 milioni di dollari in un fondo fiduciario. Questo – scriveva lo stesso Dolan, “per meglio proteggere questi fondi da eventuali ricorsi legali e richieste di risarcimento” presentati da vittime di abusi sessuali da parte dei sacerdoti dell’arcidiocesi.
Dolan ha sempre respinto queste accuse, definendole “attacchi vecchi e tesi a screditare la sua immagine”. Fatto sta che il Vaticano – secondo quanto emerge dalle carte – si mosse rapidamente per dare l’ok alla richiesta dell’arcivescovo, anche se ci vollero spesso anni – scrive il New York Times – per la rimozione dei preti che si sapeva erano coinvolti in casi di abusi sessuali su minori. Dai file diffusi emerge il profilo di circa 42 sacerdoti coinvolti. Dolan fu arcivescovo di Milwaukee dal 2002 al 2009.

Pedofilia via chat, un arresto a Venezia

La polizia postale e delle comunicazioni ha denunciato un uomo di 45 anni, residente a Venezia, ritenuto responsabile di adescamento on-line di minorenne. L’indagine è stata avviata dopo la denuncia di un genitore di una bambina di 9 anni, residente nel ragusano, presentata alla polizia postale di Ragusa. La bambina era stata contattata tramite la chat “ooVoo” da uno sconosciuto ed era stata oggetto di proposte di natura sessuale.
La procura distrettuale di Catania ha immediatamente autorizzato la polizia postale ad agire sotto copertura e gli agenti, dopo avere conquistato la fiducia del presunto pedofilo, hanno intrattenuto con lo stesso numerose sessioni di chat nel corso delle quali l’uomo ha compiuto più volte atti di autoerotismo, spinto dalla sicura convinzione che l’interlocutrice fosse la bambina di 9 anni, riprendendosi tramite webcam e inviando i relativi filmati.
Le prove acquisite hanno consentito ai magistrati di disporre una perquisizione nei confronti dell’indagato, denunciato in passato da altro Ufficio di Polizia per atti osceni in luogo pubblico, nel corso della quale si è sequestrato del materiale informatico. Sono in corso ulteriori indagini per capire se ci sono altri minori rimaste vittime di adescamento.

martedì 13 agosto 2013

Sportelli On-Line

A breve sarà operativo un nuovo servizio da molto tempo annunciato che che fino ad ora ha lavorato in sordina, si tratta degli Sportelli On-Line, gli sportelli daranno consulenze e consigli su tutte le attività svolte dall'associazione e su quelle problematiche che riguardano l'adolescenza e l'infanzia. Saranno attivi per tre categorie di persone Adolescenti, Genitori e Insegnanti. Alle vostre mail risponderà personale altamente specializzato composto da medici, psicologi, avvocati, tecnici informatici, insegnanti di ogni ordine e grado. Fino ad oggi lo sportello on-line era seguito dal Reparto Tattico e dal servizio Servizio Consulenze, da oggi in poi ci sarà possibile avere uno sportello aperto 24 ore su 24 per risolvere tutti i vostri problemi e che risponde a tutte le vostre domande sul tema della pedofilia, pedopornografia, bullismo, sessualità, e darà inoltre consigli e suggerimenti agli insegnanti e genitori affinché sia in grado di aiutare i ragazzi su queste problematiche. Per ulteriori informazioni visitate il sito internet www.unavitasottile.org

223 mln vittime di abusi sui minori

"Questa e' una ragazza di 15 anni e una banda la sta violentando", racconta una voce fuori campo mentre la telecamera ruota in un posto abbandonato soffermandosi su un materasso sudicio in terra. "Questo e' un insegnante che colpisce un ragazzo perche' gli ha risposto male. Il resto della classe osserva", spiega ancora, e le immagini scorrono su una classe vuota, con i quaderni abbandonati sui banchi come se gli alunni fossero usciti all'improvviso. La voce e' quella di Liam Neeson, ambasciatore di Buona Volonta' dell'Unicef, che in uno spot video che racconta la violenza senza le persone, in spazi vuoti e desolati, ammonisce sulla piaga degli abusi all'infanzia, di cui sono vittime 223 milioni di bambine e di bambini. L'Unicef lancia l'allarme con la nuova campagna #Endviolence against children, rivolta alle persone di tutto il mondo perche' riconoscano la violenza contro i bambini, prendano parte ad azioni globali, nazionali o locali per porvi fine e per dare vita insieme a nuove idee per raggiungere questo obiettivo. "In ogni paese, in ogni cultura, la violenza contro i bambini esiste", ha dichiarato il direttore generale dell'Unicef Anthony Lake, "ogni volta che un bambino subisce un atto di violenza, ovunque esso si trovi, dobbiamo farci sentire e manifestare la nostra indignazione e la nostra rabbia.
Dobbiamo rendere visibile quello che e' invisibile".
L'iniziativa e' volta a canalizzare la crescente indignazione che suscitano le orribili aggressioni commesse contro i bambini, come gli spari contro l'allora 14enne Malala Yousafzai in Pakistan; la sparatoria di Newtown in Connecticut nel dicembre 2012, durante la quale hanno perso la vita 26, tra bambini e insegnanti; e ancora gli stupri subiti da ragazze in India e in Sud Africa nel 2013. "Solo perche' non la vedi, non significa che la violenza contro i bambini non c'e'", dice durante lo spot Neeson, "rendi visibile quello che e' invisibile. Aiutaci, perche' la violenza contro i bambini deve scomparire". Circa 150 milioni di bambine e 73 milioni di bambini sotto i 18 anni hanno sperimentato violenza e sfruttamento sessuale (dati Oms) e si stima che 1,2 milioni di bambini ogni anno siano vittime di traffico (dati Ilo). La violenza non solo infligge ferite fisiche ma lascia cicatrici psichiche sui bambini, ricorda l'Unicef: colpisce la loro salute mentale e fisica, compromette le loro capacita' di apprendere e socializzare e mina il loro sviluppo.
Uno speciale micro sito e una campagna sui social media spiegano come i bambini, i genitori e le comunita' possono agire, come farsi coinvolgere, essere informati, organizzare eventi e dibattiti pubblici, sostenere i bambini vittime di violenza e lavorare con i partner dell'Unicef, globali e locali. Proteggere i bambini e' il cuore del mandato dell'Unicef. La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza specifica che ogni bambino, dovunque esso sia, ha il diritto di essere protetto da ogni forma di violenza.

Adesca 13enne su Fb, arrestato

Ha adescato una ragazzina di 13 anni su Facebook e poi è riuscito a convincerla ad andare con lui in un albergo, dove ha compiuto atti sessuali con la minorenne.

L'uomo, un egiziano di 26 anni, è stato arrestato su ordine del gip di Milano Simone Luerti, a seguito dell'inchiesta coordinata dal pm Cristian Barilli e condotta dai carabinieri della stazione di San Cristoforo. L'uomo è accusato di atti sessuali con una minore di 14 anni e sottrazione della ragazzina alla potestà dei genitori.

sabato 10 agosto 2013

Malore durante il campo scout a Brescia Morta una 14enne di Campodarsego: Chiara Bano si è accasciata davanti agli occhi dei suoi amici, deceduta in serata dopo 24 ore di tentativi disperati dei medici

PADOVA - Si accascia davanti ai suoi compagni scout e muore.
Così Chiara Bano è deceduta a causa di un malore a 14 anni mentre era al campo scout a Bagolino, nel Bresciano.
Come riporta il Gazzettino.it la ragazza ha lottato per un giorno tra la vita e la morte, ma alla fine non ce l'ha fatta e il suo cuore ha cessato di battere. A quanto si è appreso Chiara era affetta da una malformazione cardiaca congenita, per la quale era già stata operata nell'ospedale di Padova.

Giunta al pronto soccorso, per Chiara sono state subito attivate le équipe di cardiochirurgia pediatrica: la ragazzina è stata subito sottoposta ad un delicato intervento chirurgico direttamente nella shock room del pronto soccorso e successivamente è stata trasferita nel reparto di terapia intensiva, dove è stata ricoverata. 

La ragazza si è sentita male tra lo choc dei suoi compagni che hanno chiamato i soccorsi e non l'hanno mai lasciata sola. Sul luogo sono arrivate ambulanza, automedica ed elicottero.

giovedì 8 agosto 2013

Diffamare è sinonimo di stupidità: secondo attacco radiofonico alla nostra associazione

Il nostro reparto tattico si è accorto che nella mattinata di oggi una emittente radio locale, ha diffamato con false illazioni l'operato di questo blog e dell'associazione, accusandola di dare informazioni false agli utenti sul tema della pedofilia e pedo-pornografia. Quanto affermato dalla radio è sinonimo di imbecillità e noi non ci facciamo intimorire da tanta arroganza e stupidità. il blog di Una Vita Sottile continuerà ad informare gli utenti internet come ha sempre fatto fino ad ora con puntualità e correttezza, l'associazione continuerà malgrado le diffamazioni e gli attacchi che quotidianamente subisce a lavorare per la tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

Giusto per ricordare


sabato 3 agosto 2013

Aurora è stata ritrovata


E' stata trovata in provincia di Venezia la 16enne scomparsa dalla sua casa di Rossano Veneto dallo scorso 16 luglio: la giovane era stata avvistata a Mestre da una coppia di coniugi che ha dato l'allarme. I carabinieri l'hanno ritrovata in un parco in compagnia di un amico.

venerdì 2 agosto 2013

Aggiornamenti in corso: stiamo lavorando per voi

In questo periodo stiamo eseguendo delle modifiche alla nostra rete informatica per questo il blog non è più aggiornato e il sito internet potrebbe avere malfunzionamenti. I tempi previsti per la riparazione sono di almeno altri 15 giorni. Vengono garantiti i servizi di posta elettronica e di segnalazione. Gli operatori del servizio informatico sono disponibili per rispondere a tutte le vostre domande tramite l'indirizzo di posta elettronica informatico@unavitasottile.org