mercoledì 23 giugno 2010

Giornata dell'orgoglio pedofilo, Motti: il giorno della vergogna

L'eurodeputato preannuncia la presentazione di un piano a tutela dei minori

BRUXELLES (23 giugno 2010) - "Più che Giornata dell'orgoglio pedofilo bisognerebbe chiamarla Giornata della vergogna pedofila". L'eurodeputato del Partito Popolare Europeo, delegazione Udc, Tiziano Motti, risponde così all'appello "fermiamo gli Orchi" lanciato dai quotidiani del gruppo E Polis contro il "Boy love day", la giornata dei pedofili prevista per oggi, 23 giugno. "Condivido pienamente la campagna di raccolta adesioni di E polis, che ha l'obiettivo di appellarsi all'Unione Europea, all’Unicef e a tutte le istituzioni affinché il “Boy love day” non si celebri - commenta l'onorevole Motti -. Ritengo un dovere morale e civile che le Istituzioni Europee si attivino per adottare misure concrete ed efficaci contro la pedofilia, la più terribile fra le violenze e la più nera delle vergogne".
E anche la più allarmante se si considera che l'11% dei ragazzi italiani che frequenta le chat ha avuto almeno un contatto con un pedofilo; tre su quattro non lo rivelano ai genitori per vergogna; il 79% dei minorenni naviga in internet, ma di questi solo il 23% lo fa accompagnato, gli altri navigano da soli e senza tutele; il 47% dei ragazzi fra 10 e 14 anni che navigano in rete ha postato foto a sfondo sessuali di se stessi od amici; solo il 12% delle famiglie usano gli strumenti di controllo internet ed i filtri. Il 79% dei teenager ha una propria pagina su un social network e il 43% ritiene che scambiare nei social network info personali, come l'indirizzo di casa, sia sicuro.
"La pedofilia - sottolinea Motti - agisce forte dell’anonimato e delle più recenti tecnologie che ne permettono il proliferare. I sostenitori di questa vergogna si sentono ben più protetti e indisturbati nel sottobosco della rete internet. Chi pensa al pedofilo immaginando il vecchietto che avvicina i bambini nel parco, è molto lontano dal fenomeno attuale di cui ci stiamo occupando. I bambini e le ragazzine sono contattate tramite sms, facebook, blog e luoghi virtuali di aggregazione da individui che si rafforzano in modo organizzato tramite la Rete stessa. Conseguentemente i nostri figli non sono più al sicuro neppure tra le mura domestiche: l’adescamento oggi è possibile ovunque e in qualsiasi momento".
Tant'è che l'eurodeputato reggiano preannuncia la presentazione, a livello comunitario, di una serie di iniziative a tutela dei minori.

Nessun commento:

Posta un commento