Neonati e bambini di appena pochi mesi, legati, imbavagliati, adulti che si fanno riprendere in viso mentre violano la preda, giochi erotici estremi e non innocenti: appuntamenti virtuali e richieste di materiale sempre piu' estremo e inedito. Tutto sui social network, piattaforme diventate crocevia privilegiate per scambi inenarrabili.
E' questo l'ennesimo e sempre piu' inarrestabile scempio segnalato dai volontari dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto, una delle piu' importanti associazioni in Italia e nel mondo contro la pedofila.
Il materiale e' stato prontamente segnalato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, che ha provveduto a raccogliere tutti i dati del sito su un server molto contattato anche da utenti italiani. Le immagini dei piccoli abusati fanno parte di una vera e propria raccolta di foto pedopornografiche.
Le segnalazioni, solo questo mese, sono state 159, pari a 755 indirizzi indicati alla Polpost. E dall'inizio dell'anno sono 765, per un totale di circa 3.855: ''Vorrei sottolineare - dice don Di Noto - che non parliamo di cose astratte, ma di materiale completamente documentato in possesso della Polpost, Compartimento Sicilia Orientale/Catania e quindi presso la Procura Distrettuale locale.
Spiega don Fortunato: ''Il target delle violenze continua ad abbassarsi. I pedofili cercano bambini sempre piu' in tenera eta''', dice, denunciando ''l'incredibile mancanza di coordinamento nella lotta alla pedofilia da parte dei paesi europei e di altri paesi come USA e Russia.
La polizia francese e quella spagnola hanno rifiutato le nostre denunce, con sospetti pedofili dei loro paesi. Mettono a disposizione form e indirizzi per le segnalazioni e poi sostengono che dobbiamo segnalare i siti alla polizia italiana, che poi avrebbe dovuto segnalare il tutto a loro.
Permettendo cosi' la cancellazione dei contenuti e non acquisendo la prova provata''. Per Di Noto ''mentre noi perdiamo tempo nella burocrazia e nella compartimentalizzazione, i pedofili continuano ad affinare le loro armi e sono sempre piu' un fenomeno globale''.
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