lunedì 25 ottobre 2010

Torna il panico del pedofilo nelle scuole Don di Noto presidente dell'associazione Meter lancia un appello

Gela- Torna il panico del pedofilo in città. Un’adolescente che frequenta la scuola media nei giorni scorsi è stata fermata da un cinquantenne nei pressi della scuola, invitandola ad accompagnarlo al supermercato e subito dopo nella sua abitazione per visionare facebook. La giovane, preoccupata per quanto stava accadendo, si è messa in fuga raggiungendo il suo istituto per la lezione di musica. L’episodio è stato segnalato dalla stessa alla dirigente scolastica che ha immediatamente provveduto a denunciare quanto era accaduto. Sempre nei giorni scorsi, in via Omero, nei pressi del cinema Royal, si presume che si tratti dello stesso uomo, a bordo di una Fiat Punto (vecchio modello), ha chiesto a due bambini di 10 anni se voleva una ricarica telefonica in cambio di una passeggiata con la sua autovettura. Le due vittime, non convinte della proposta, hanno rifiutato l’invito e hanno fatto perdere le loro tracce per le vie del centro storico.
Su entrambi i casi è intervenuto il presidente dello sportello Meter, don Fortunato di Noto (nella foto), che ha lanciato un appello alle scuole e all’amministrazione comunale.
” Invito i dirigenti e il sindaco con tutta la sua giunta - afferma don di Noto- di collaborare con la nostra associazione per frenare il fenomeno della pedofilia e abusi sessuali verso i minori. Bisogna dire basta a questi ”sconosciuti” che continuano a disturbare e a turbare gli adolescenti nella fase più importante della loro crescita. Vogliamo entrare nelle scuole -continua il presidente del Meter- e anche nelle parrocchie per formare ed educare i giovani. Le famiglie dialogano poco con i loro figli, proprio per questo spesso si ha paura di denunciare i casi di abusi sessuali e maltrattamenti presso i nostri uffici”. Il presidente del Meter, don di Noto, preoccupato per quanto sta accadendo ha chiesto la collaborazione dei genitori, istituzioni, associazioni, chiese e scuole.
”Non si può stare con le mani in mano -conclude don Fortunato- è il momento di dire basta e di lavorare per frenare i pedofili. Non sono stato informato sul nuovo presunto pedofilo, non ho ricevuto segnalazioni dalle forze dell’ordine. Mi informerò ugualmente per conoscere l’identità di questa persona”.

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