mercoledì 20 ottobre 2010

I Carabinieri a casa Misseri, si cercano nell'abitazione della cugina tracce dell'uccisione


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SARAH: COSIMA INTERROGATA IN CASERMA

Perquisizione in casa Misseri per trovare corda e mazzo chiavi

(ANSA) - AVETRANA (TARANTO), 20 OTT - La madre di Sabrina, Cosima Serrano, e' stata interrogata per pochi minuti nella caserma dei carabinieri di Avetrana. La donna era uscita dalla sua abitazione dopo un'ispezione fatta dai militari che stavano cercando un mazzo di chiavi e la corda con cui e' stata uccisa Sara. In una 1/a versione, Misseri aveva detto di averla bruciata, poi avrebbe invece dichiarato di averla buttata nella spazzatura. Anche le chiavi, cui avrebbe fatto riferimento Cosima, non sono state trovate.

SARAH: FINITA ISPEZIONE CC COSIMA LASCIA LA CASERMA

AVETRANA (TARANTO)  - La permanenza nella caserma dei carabinieri ad Avetrana per Cosima Serrano è durata solo pochi minuti. Subito dopo, sempre con i suoi parenti e a bordo dell'auto privata, la mamma di Sabrina si è allontanata per una destinazione al momento non conosciuta. Secondo voci non confermate, sarebbe stata convocata per essere sentita nel pomeriggio.
L'ultimo interrogatorio le era stato fatto l'altro ieri, negli uffici della procura a Taranto.

SOPRALLUOGO DEI CC - Alcune chiavi e la corda con cui è stata uccisa Sara. Questi gli elementi che, secondo quanto si apprende, i militari avrebbero cercato nell'abitazione di Michele e Sabrina Misseri per riscontrare alcuni dettagli emersi nel corso delle indagini. A quanto si apprende i militari avrebbero cercato un mazzo di chiavi cui avrebbe fatto riferimento la mamma di Sara e che non è stato ancora recuperato. I carabinieri avrebbero cercato anche la corda che, secondo Michele Misseri, è stata usata per uccidere la ragazza: in una prima versione Misseri aveva detto di averla bruciata, successivamente avrebbe invece dichiarato di averla buttata nella spazzatura.

MICHELE MISSERI SARA' SENTITO IN INCIDENTE PROBATORIO 
 - Michele Misseri, lo zio reo confesso dell'omicidio della nipote Sara Scazzi, sarà sentito nuovamente dai magistrati in sede di incidente probatorio in relazione alla volontà, manifestata al suo legale, di ritrattare la parte della confessione riguardante il presunto vilipendio del cadavere della 15/enne. Lo si è appreso da fonti investigative. L'incidente probatorio, chiesto dalla difesa di Sabrina Misseri, figlia di Michele e accusata di concorso in omicidio e sequestro di persona, non è stato ancora fissato dinanzi al gip del tribunale. Il difensore di Michele Misseri ha già fatto sapere di essere contrario a che ciò avvenga. Tra le varie dichiarazioni rese agli investigatori da Misseri c'é anche quella relativa alla corda che egli dice di aver usato per strangolare la nipote. Misseri ha riferito di aver usato una corda che aveva in garage e che stava maneggiando per mettere in moto un trattore il cui motore si era inalberato, ma dai riscontri fatti pare che il trattore non avesse alcun problema.
VALENTINA, MIA SORELLA INNOCENTE AL MILLE PER MILLE  - "Mia sorella è innocente, lo sappiamo al mille per mille". Lo ha detto stamattina Valentina Misseri per telefono a Radio citta futura, che ne dà notizia in una nota, in relazione alla posizione processuale della sorella Sabrina. "Io non c'ero quando Sara è stata assassinata - aggiunge - ma sono convintissima che è mio padre che mente. Non vogliamo rilasciare interviste. Mia madre non riesce proprio a parlare. Le interviste che abbiamo rilasciato finora hanno soltanto danneggiato mia sorella: adesso si permettono anche di psicanalizzarla attraverso il video, quando si sa che tutte le persone che non sono abituate a stare davanti alle telecamere non sono se stesse". Ultima battuta di Valentina Misseri sull'assedio di giornalisti e tv davanti a casa: "Sono venuti qua, hanno litigato anche in casa per avere l'intervista da mia sorella e sono stati fortunati ad avere a disposizione una famiglia buona che non ha saputo dire di no".

IN CASA SI COMUNICAVA CON PIZZINI
 - Per evitare di essere intercettati, e sospettando che i carabinieri avessero nascosto cimici, in casa Misseri negli ultimi tempi si comunicava con i pizzini. Lo riporta la Gazzetta del Mezzogiorno precisando che dopo la lettura i bigliettini di carta venivano distrutti. Il quotidiano barese, inoltre, dà notizia che quattro impronte di altrettante persone sono state rilevate dai militari del Ris di Roma nel vano batteria del telefonino di Sara. 

NUOVA IPOTESI, MISSERI DORMIVA

(dell'inviato Paolo Melchiorre)
Spunta una nuova ipotesi investigativa nel delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana: all'ora dell'omicidio Michele Misseri, lo zio che si è accusato del delitto, sarebbe stato a dormire. L'ipotesi, circolata nel corso della giornata a Taranto, non avrebbe al momento conferme negli atti dell'inchiesta, ma è una pista sulla quale gli inquirenti starebbero lavorando. Un accertamento è in corso partendo da quelle che erano le abitudini quotidiane dell'uomo, secondo quanto hanno potuto ricostruire gli inquirenti. Michele Misseri tra le mura domestiche "non contava nulla", anzi veniva 'utilizzato' dai famigliari tanto che il suo ruolo era assolutamente marginale: a dirlo è lo stesso contadino di Avetrana, reo confesso dell'omicidio di Sarah. Misseri lo ha raccontato al suo legale e lo ha detto anche nel corso degli interrogatori ai quali è stato sottoposto a partire dal 6 ottobre. "Dormivo su una sdraio, mi alzavo presto di notte per lavare i piatti che loro avevano usato, io mangiavo con le mani": questo ha detto anche Michele Misseri per far intendere agli inquirenti lo scenario familiare nel quale viveva.

Dunque, il 'mostro', lo zio 'orco' che ha strangolato Sarah, sarebbe la stessa persona che veniva quotidianamente messa in un angolo dai suoi stessi congiunti, madre e figlia? Per l'avv. Daniele Galoppa, suo difensore, era una situazione che Misseri "accettava" più che subirla. Anzi, "accettava qualsiasi cosa". Misseri che, a detta ancora del suo legale, avrebbe sempre avuto "un trascinamento" per la figlia Sabrina, la cui personalità "ha sempre prevalso" su di lui. E' uno scenario familiare singolare quello che si ritrovano a costruire gli inquirenti sulla base delle dichiarazioni di Misseri. Fra le donne della famiglia - mamma Cosima, le figlie Sabrina e Valentina, anche se quest'ultima vive e lavora a Roma con il marito - ci sarebbe un legame molto forte, fanno intendere gli inquirenti, e questo avrebbe portato quasi a mettere in minoranza il capofamiglia sulle scelte gestionali di casa. Donne unite anche da un carattere comune molto deciso.

La stessa Sabrina lo starebbe dimostrando in questi giorni di detenzione nel carcere di Taranto. La ventiduenne cugina di Sarah, gravemente indiziata di concorso in omicidio volontario e sequestro di persona, è tenuta sotto stretta vigilanza in cella, da sola, 24 ore su 24 ed è sotto controllo di psicologi. A quanto si è appreso, legge vecchie riviste femminili, ma ogni tanto darebbe sfogo al suo desiderio di libertà affacciandosi al finestrino e gridando attraverso le sbarre 'Sono innocente, aiutatemi'. Una Sabrina molto diversa da quella descritta dai suoi amici, che la ricordano come una persona 'allegra, solare, 'caciaronà, autoironicà e persino un po 'imbranata'. E allora: Cosima, Sabrina e Valentina decidevano davvero tutto in casa, sovrastando e annullando le volontà di Michele Misseri, o lo zio omicida ha parlato di una famiglia che in realtà non esiste?

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