sabato 16 ottobre 2010

Il reality che stana i pedofili

Finte adolescenti che fanno da esche, poliziotti in agguato e le telecamere che filmano tutto: è partita in una tv tedesca privata una docufiction che dà la caccia ai pedofili online


L'ultima frontiera della tv verità, che sicuramente partorirà format analoghi in altri Paesi, nasce in Germania e tocca il tema delicatissimo della pedofilia. Sono iniziate da poco le prime delle dieci puntate previste per Tatort Internet(Internet, scena del crimine), una docufiction in onda su Rtl2.
Il plot è semplice: con la complicità di volontarie che si fingono adolescenti e di uomini delle forze dell'ordine che vigiliano, pronti a entrare in azione, il reality va letteralmente alla caccia della pedofilia che si annida tra i meandri della rete, naturalmente sotto l'occhio costante delle telecamere.

Primo pedofilio preso all'amo, un 54enne padre di famiglia , convinto di aver accalappiato una tredicenne: i due si incontrano in una casa, inizia una conversazione che viene registrata, le immagini sono accompagnate da un sottofondo inquietante, dai ritmi sempre più parossistici, fino a che una giornalistà della rete e i poliziotti sbucano da dietro la porta e fermano l'uomo, che viene bombardato da domande a bruciapelo: « Non ti vergogni di quello che stavi per fare?»; «Diresti queste cose ai tuoi figli?»; «Perché lo fai, come reagirebbe tua moglie se lo scoprisse?».

Il programma, che ha suscitato roventi polemiche (Spiegel ha parlato di tv trash), gode del benestare della moglie del ministro della Difesa tedesco, presidente di un'associazione internazionale a tutela dei minori. Anche se in realtà il reality, oltre a spettacolarizzare la caccia all'uomo, fa ben poco per fornire ai ragazzi gli strumenti utili a difendersi dagli "orchi" che si nascondono dietro un profilo virtuale. Lo show ha raccolto una buona audience, comunque, che on ogni probabilità aumenterà già alla seconda puntata: alla gogna, due insegnanti sospettati di essere dei pedofili.

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