domenica 17 ottobre 2010


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SARAH: SABRINA LA TRASCINO' IN CANTINA

Pm: 'Uccisa per assicurare l'impunita' a Michele Misseri'

(ANSA) - TARANTO, 16 OTT - Sabrina Misseri 'trascino' con la forza la cugina Sarah Scazzi nella cantina-garage', sostiene la procura di Taranto. Una volta in garage, Sabrina ha 'cinturato' la cugina 'con le braccia mentre il padre le cingeva una corda intorno al collo'. L'uccisione di Sarah, secondo il pm, e' stata compiuta 'al fine di assicurare a Misseri l'impunita' del delitto di violenza sessuale' e per evitare che altri sapessero di quell'abuso.


PM: UCCISERO SARAH PERCHE' TACESSE SU MOLESTIE

dell'inviato Roberto Buonavoglia
TARANTO - Sabrina detestava Sara. Non sopportava piu' la cugina da quando la quindicenne le aveva confidato che suo padre, Michele Misseri, la molestava sessualmente. Dopo aver saputo delle avances, la ventiduenne si era incattivita, aveva rivelato quelle confidenze al papa' e, insieme al genitore, nel primo pomeriggio del 26 agosto, avrebbe ucciso l'amica del cuore nel garage di casa: Sabrina avrebbe immobilizzato Sara 'cinturandola' ai fianchi con le mani mentre suo padre l'ha strangolata con una corda.
Ora la ventiduenne e' in carcere, assieme al padre, con accuse da ergastolo: sequestro di persona e concorso in omicidio volontario finalizzato a far ottenere al padre l'impunita' dal delitto di violenza sessuale.
 
Le agghiaccianti sequenze dell'omicidio sono contenute nelle tre pagine del decreto di fermo notificato ieri sera a Sabrina dopo le dichiarazioni di suo padre che ha - secondo i pm - con ''chiarezza e precisione'' tirato in ballo Sabrina, indicando il ruolo attivo della figlia nel ''trascinare con la forza'' nel garage la piccola Sara e nel suo omicidio.
 
La ricostruzione di quello che e' accaduto sembra essere uscita dal copione di un film dell'orrore. All'arrivo della quindicenne, Sabrina si sarebbe fatta trovare davanti alla porta del garage di casa sua, in via Grazia Deledda. Contro la volonta' della cugina, l'avrebbe costretta a scendere nella rimessa dove c'era suo padre.
 
I tre avrebbero parlato per qualche istante, poi Sabrina avrebbe immobilizzato Sara e suo padre le avrebbe stretto una corda attorno al collo, fino a quando la ragazzina e' caduta a terra ed e' morta. L'azione non sarebbe durata piu' di due minuti, durante i quali Sabrina avrebbe visto negli occhi Sara. Subito dopo Michele Misseri ha caricato il corpo della nipote sulla sua Seat Marbella rossa e l'ha coperto con un cartone. Sabrina, invece, e' uscita di corsa in strada dove ha incontrato, pochi istanti dopo, l'amica Mariangela con la quale aveva appuntamento per andare al mare assieme a Sara.
 
La messinscena della ragazza e' durata 50 giorni durante i quali Sabrina non si e' persa neppure un'apparizione televisiva, ha pianto davanti alle telecamere ogni volta che cominciava una diretta ed e' stata straordinariamente precisa sugli orari delle telefonate fatte a Sara fino al momento della scomparsa. Fino a quando suo padre, schiacciato dal rimorso, ha simulato il ritrovamento del cellulare della nipote e ha confessato il delitto.
 
L'uomo e' in carcere dal 7 ottobre. Fino a ieri aveva sempre detto di aver ucciso da solo Sara, di aver abusato sessualmente del suo cadavere e di aver gettato il corpo della fanciulla nel pozzo-cisterna in cui e' stato trovato. Una ricostruzione dei fatti, quella di Michele Misseri, che non ha mai convinto, anzi ha evidenziato molte contraddizioni.
 
La prima e' la diversa ricostruzione dei fatti su quanto accadde quel 26 di agosto, fornita da Sabrina e dalla sua amica Mariangela Spagnoletti, le cui dichiarazioni sono difinite dai pm ''rilevanti e fondamentali''. Mariangela, infatti, racconta di essere arrivata a casa Misseri e di aver visto Sabrina in strada molto agitata, che diceva: ''Sara non e' arrivata, l'hanno presa, l'hanno presa''. ''Non capivo il perche' di quell'allarme - avrebbe detto Mariangela ai pm - io pensavo ad un normalissimo ritardo di pochi minuti. Avevamo appuntamento alle 14.30, ed erano le 14.40''.
 
Sabrina giura invece che i fatti sono andati diversamente e che all'arrivo dell'amica era in veranda. La seconda contraddizione di Sabrina la fa emergere sempre Mariangela: riguarda le auto parcheggiate davanti a casa Misseri dopo che lei e Sabrina erano andate per due volte a casa della mamma di Sara. Mariangela dice che davanti a casa di Sabrina c'erano sia l'auto di famiglia dei Misseri, una Opel Astra, sia la Seat Marbella del padre. Quest'ultima era parcheggiata parallelamente al portone del garage. Fatto questo negato da Sabrina che dice che davanti a casa sua c'era solo la Opel.
 
Poi ci sono i contrasti tra Sabrina e sua madre Cosima: la prima dice che la figlia si e' alzata dal letto dopo aver ricevuto il primo sms di Mariangela con la quale doveva andare al mare; la figlia dice invece di essersi alzata alle 14.28, dopo aver ricevuto lo squillo di Sara.
 
Proprio incrociando le diverse contraddizioni con le dichiarazioni ''riscontrate e credibili'' fornite fino a ieri da Michele Misseri, gli inquirenti hanno stretto il cerchio attorno a Sabrina, sottoponendola a fermo dopo un interrogatorio di sei ore durante il quale la ragazza si e' difesa dimostrando di aver un carattere molto piu' forte di quello del padre che ha simulato il ritrovamento casuale del cellulare di Sara perche' - secondo i carabinieri del Rac - voleva ''autopunirsi'' e ''creare inconsciamente i presupporti per essere scoperto''.
 
Sabrina dal carcere continua a proclamare la sua innocenza, piange e si dispera. Fa sapere che non potra' piu' chiamare Michele Misseri 'papa''. Anche la mamma Cosima e la sorella Valentina si dicono certe dell'innocenza di Sabrina. Intanto, lunedi' la giovane comparira' davanti al gip per la convalida del fermo e stabilire se il movente ''intrafamiliare'' del delitto - come l'ha definito oggi il procuratore della Repubblica, Franco Sebastio - regge.
 
SABRINA SOTTO CHOC MA PER CONCETTA E' COME FRANZONI
dall'inviata Luisa Amenduni
 
E' un paese sotto choc: Avetrana oggi e' un luogo avvolto da un'atmosfera pesante. E' come se il peso del fermo di Sabrina, del suo possibile coinvolgimento nell'omicidio della cugina e amica del cuore Sara Scazzi, abbia reso ancora piu' opprimente l'orrore di quella corda stretta intorno al collo della quindicenne, di quel corpo violato sotto l'albero di fico dallo zio reo-confesso, Michele Misseri, padre di Sabrina. Agli occhi della gente la casa Misseri oggi appare come la casa degli orrori.
 
''Non sappiamo cosa pensare'', dice Raffaele, che vive tre case piu' in la' dalla famiglia Misseri. ''Non c'e' caduta una tegola in testa - dice - e' un macigno il cui peso diventa ogni giorno piu' grande''. La famiglia Misseri fa entrare solo qualche giornalista in casa, li sceglie secondo criteri del tutto personali. Gli altri, una vera e propria folla, sono appostati fuori, proprio davanti al garage dove e' stato pietosamente adagiato un mazzo di fiori bianchi per ricordare la morte di una bambina. E c'e' sicuramente sconcerto e dolore anche in casa della famiglia Scazzi. Mamma Concetta - riferisce chi riesce ad avvicinarla - e' ancora incredula rispetto alla confessione del cognato ma e' certa che Michele Misseri non abbia agito da solo, che continuera' a parlare ma che Sabrina non parlera'.
 
''E' come una seconda Franzoni, non parlera' mai'', dice al giornalista di 'Chi l'ha visto?' a cui apre le porte della sua casa. Di certo la donna e' provata come non mai. Sabrina le e' stata vicina giorno per giorno e - ha ricordato la mamma di Sara - ''ha ripetuto sempre le stesse cose, come un copione''. Di mamma Concetta parla anche uno dei due avvocati di famiglia, Nicodemo Gentile: ''Concetta - dice - e' come se avesse riavuto la notizia della morte di Sara''.
 
E poi un appello del legale a Sabrina : ''Se e' vero che e' coinvolta in questa vicenda confessi perche' ogni giorno e' un massacro. Che dia alla cugina Sara quel rispetto che non le e' stato dato in vita''.
 
Prostrata dalla sofferenza e' Valentina, 'pietrificata' e' la mamma di Sabrina, Cosima. ''Sabrina e' innocente'', dice Valentina ai giornalisti con un filo di voce quando, dopo un'ora trascorsa fuori casa, pare in macchina con gli avvocati, torna a casa, insofferente nei confronti dei giornalisti e degli operatori delle Tv. ''Fatemi entrare, vi prego'', dice.
 
L'avvocato di Sabrina, Vito Russo, racconta che e' andato a fare un giro con Valentina ''per farle prendere una boccata d'aria, sono due giorni che non usciva''. E Sabrina? ''Sabrina e' lucida - dice l'avvocato Russo che stamani e' andata a trovarla in carcere - ma non sta bene. Piange. E' disperata, non riesce a capacitarsi delle affermazioni del padre, e' delusa, delusa da tutto, soprattutto dalle calunnie del padre''. L'avvocato Russo ha chiesto l'incidente probatorio: un faccia a faccia con il padre. ''Sabrina e' innocente - dice - altrimenti non avrei chiesto questo confronto''.
 
Chi mente? ''Michele Misseri'', e' certo l'avvocato. ''Lui - aggiunge - ha cambiato piu' volte versione, ha aspettato 50 giorni per fare il nome della figlia''. Ma un padre puo' coinvolgere la propria figlia in una vicenda cosi' orribile? ''E uno zio - chiede l'avv.Russo - puo' uccidere la sua nipotina?''.
 
Le domande sono come i chicchi di un grappolo d'uva in questo paese: una tira l'altra e molti degli abitanti, almeno una volta al giorno, passano davanti alle case delle due famiglie distrutte. Non c'e' nessuno che non sia stupito, che non sia angosciato: e lo e' sicuramente anche Ivano, al centro, sembra, di un contenzioso amoroso, non ancora del tutto confermato, tra Sara e Sabrina.
 
Invano con Sabrina ha comprato una corona di fiori dedicata alla piccola Sara nel giorno dei suoi funerali. Ivano ora ha gli occhi tristi e pieni di lacrime: ''Non ci capisco piu' nulla'', confessa. Ma puo' Sabrina fare una cosa del genere, quello di cui e' sospettata? ''Se lo avessi creduto solo per un solo istante - dice Ivano - di certo non l'avrei sostenuta in questi giorni, non le sarei stato vicino''.

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