venerdì 15 ottobre 2010


SARAH: CC PORTANO VIA PERSONA, FORSE È SABRINA

AVETRANA (TARANTO)  - Gli inquirenti hanno prelevato una persona dall'abitazione di Michele Misseri, che ha confessato l'uccisione di Sara Scazzi. Secondo quanto appreso si tratterebbe della figlia dell'uomo, Sabrina, e cugina di Sara Scazzi. La ragazza sarebbe stata fatta uscire incappucciata per evitare telecamere e giornalisti e dovrebbe essere interrogata dagli inquirenti.

Gli inquirenti, insieme all'omicida reo confesso Michele Misseri, si sono spostati nel podere dove si trova il pozzo nel quale è stato occultato il cadavere di Sara Scazzi. Con l'esperimento giudiziale gli inquirenti starebbero dunque ricostruendo non solo le fasi del delitto nel garage di casa Misseri, ma anche quelle successive durante le quali, secondo la sua confessione, il contadino avrebbe violentato il cadavere della nipote, nascondendo il corpo e poi bruciando gli effetti personali della vittima in un terreno poco distante.

IMPRONTE DIGITALI SUL CELLULARE, RIS COMPARA DATI
di Beppe Desiderato

Di chi sono le impronte trovate sul telefonino di Sara dai carabinieri del Ris? Antecedenti all'omicidio o successive? E in tal caso potranno chiarire i dubbi, ancora tanti, su una vicenda che e' ancora lontana dallo sciogliere tutti i suoi enigmi? Invece di diradarsi, gli interrogativi all'esame degli investigatori aumentano, nel giorno in cui la salma della 15enne di Avetrana ha finalmente trovato sepoltura.
Gli esperti del Reparto investigazioni scientifiche dell'Arma hanno infatti rintracciato varie impronte digitali sul telefonino 'ritrovato' il 29 settembre da Michele Misseri - lo zio reo confesso dell'assassinio - il quale disse di averlo trovato casualmente vicino a rami e foglie secche bruciate in un podere in cui aveva lavorato la sera prima. Ma non e' detto che le tracce rinvenute siano tutte successive all'uccisione di Sara. Potrebbero essere, infatti, di amici della ragazza venuti a contatto con il telefonino nei giorni precedenti all'omicidio.
Per il momento non si sa nulla sulle comparazioni di impronte; e' pertanto prematuro, allo stato attuale, ritenere che la circostanza possa contribuire a fornire indizi utili. All'esame del Ris ci sono anche alcuni effetti personali bruciacchiati che dovrebbero essere appartenuti a Sara e che sono stati recuperati dagli investigatori nel luogo indicato da zio Michele, un terreno vicino a quello in cui fu nascosto il corpo.
Tra questo materiale, pero', non ci sarebbero ne' lo zaino con l'asciugamano da mare, ne' i vestiti e i sandali infradito che la giovane aveva quel pomeriggio del 26 agosto. I familiari intimi - mamma Concetta, papa' Giacomo, l'adorato fratello Claudio e alcuni parenti di San Pancrazio Salentino - e un piccolo gruppo di persone, tra cui sindaco e vicesindaco di Avetrana, hanno partecipato nel pomeriggio alla tumulazione della salma di Sara nel cimitero del paese jonico.
L'invito dato dalla famiglia Scazzi alla polizia municipale era quello di tenere lontano chiunque. Cosi' alcune centinaia di persone sono rimaste in un angolo della necropoli sin quando i parenti stretti di Sara non sono andati via da un'uscita secondaria. Allora gli avetranesi sono stati fatti avvicinare per un'ultima preghiera, poggiando sulla bara molti fiori bianchi e tanti peluche.

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