sabato 9 ottobre 2010

Lacrime e rabbia ai funerali di Sarah

Ad Avetrana 10mila persone.
Alla camera ardente tensione
per la visita della moglie dello
zio omicida. Il legale annuncia:
"Chiedo la perizia psichiatrica"
AVETRANA (TARANTO)
La bara con i resti di Sara Scazzi ha lasciato il campo sportivo di Avetrana al termine del rito funebre di sola liturgia della parola, accompagnata da ali di folla. Gli ultimi saluti alla quindicenne uccisa il 26 agosto scorso il cui corpo è stato ritrovato all’una e quarantacinque di giovedì 7 ottobre sono stati rivolti dal sindaco di Avetrana, Mario De Marco, dal fratello della ragazzina, Claudio, e da compagni di scuola ed amici.

«Sara era ed è diventata la figlia di tutti noi», ha detto il primo cittadino. Dopo l’intervento di Claudio, che ha anche ringraziato l’associazione Penelope che si occupa delle persone scomparse, singhiozzando due compagne di classe, Francesca e Maria, hanno salutato la loro amica. «Non hai potuto vivere la tua vita - ha detto Francesca - per colpa di gente che non ha ormai più rispetto di nessuno». «Ti hanno tolto la speranza di avere l’amore e forse anche una famiglia» ha aggiunto Maria. «Non si può morire in un modo così brutale e disgustoso». E dopo poche righe lette da due ragazzi di Novara che avevano seguito la vicenda di Sara pur non avendola mai conosciuta, l’addio alla quindicenne è stato rivolto da alcuni bambini delle scuole elementari. «Tanti angeli in cielo - hanno ricordato all’unisono - troppe bestie sulla terra».

In precedenza Cosima Spagnolo, moglie dello zio di Sarah Scazzi, aveva lasciato la sala della camera ardente non appena la madre della ragazza, Concetta Serrano Spagnolo, era entrata nella sala insieme al figlio Claudio, prendendo posto accanto al marito. Insieme alla zia Cosima anche la figlia Valentina, cugina di Sarah. Rincorsa dai giornalisti, la zia Cosima ha allontanato, stizzita, le telecamere. La camera ardente è rimasta aperta per tutta la notte visto il notevole afflusso di persone che sta rendendo omaggio a Sarah, provenienti anche da paesi vicini. Molti i giovani e gli studenti che ieri sera si sono recati all’auditorium.

Intanto, sul fronte dele indagini, l’avvocato di Michele Misseri, legale d’ufficio di Daniele Galoppa, ha annunciato di voler presentare al giudice per le indagini preliminari richiesta di perizia psichiatrica, pur giudicando il suo assistito «credibile quando parla della fasi successive all’omicidio». «Le grosse incongruenze - ha detto il legale - si hanno soprattutto quando parla del momento in cui ha commesso l’omicidio». I carabinieri, intanto, sono tornati nel luogo dove il corpo di Sarah Scazzi è stato trovato, per effettuare riscontri alle dichiarazioni dello zio, e dove hanno completato la ricognizione nella cisterna nella quale è stato scoperto il cadavere di Sarah, dove hanno recuperato un braccialetto che Sarah indossava il giorno della scomparsa.

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