sabato 6 agosto 2011

tratto dal blog di Don Fortunato Di Noto, lo riporto oggi i tempi mi sembrano quelli giusti.


E' del 19 maggio ma il tempo mi sembra quello giusto per pubblicarlo anche qui...

Minori: Le feste a tema: baby/prostitute e magnacci/sfruttatori. Deplorevole!

maggio 19th, 2011 by donfortunato


Oggi su Forum (Canale 5) una mamma ha raccontato – durante la sua difesa -che la sua figlia minorenne, con altre due amiche minori, hanno partecipato ad una festa a tema : prostitute e magnacci. Per parteciparvi dovevano vestirsi con abiti succinti e con evidenti segni del mestiere (sufficientemente nude). Ballare, ubriacarsi e fare ogni cosa che possa rassomigliare alla “prostituzione”. E se c’è stato del sesso … meglio. Tanto mica i genitori lo verranno a sapere! Del resto sono “feste controllate dai genitori”!! Il ritorno a casa, notte fonda, con un taxi che vede vomitare una ragazzina per il troppo alcool assunto.
Un gioco!! Solo una “festa a tema controllata”. Del resto che c’è di male. Perché si deve ballare e giocare e fare le baby/prostitute e i minori maschietti gli “innocui magnacci/sfruttatori” è solo un gioco. Vi consiglio di rivedervi la puntata di Matrix di giorno 17/05/2011 . E noi (come altre realtà associative) con fatica ci impegniamo a promuovere la cultura del rispetto, della non mercificazione del corpo, contro ogni forma di abuso e sfruttamento!?
Contro la pedofilia, la pedopornografia e la prostituzione minorile. C’è un momento che a volte non capisco……Deplorevole quello che è stato detto, inquietante la tolleranza e la normalizzazione ….
Per rinfrescarci le idee sulla prostituzione minorile:
Lo sfruttamento sessuale minorile attraverso la prostituzione è un fenomeno antico e presente in Italia e all’estero. Su una strada della provincia di Siracusa ( e non solo, anche in altre province italiane) sono aumentate vertiginosamente le presenze di giovanissime fanciulle che vendono (costrette il loro corpo) con i loro sfruttatori che li controllano.
La prostituzione minorile, tuttavia, è un fenomeno che affligge anche i paesi industrializzati.
Interessante questa analisi: “In Italia, ogni anno, arrivano centinaia di nuove baby-prostitute. Sono sfruttate all’interno del territorio con immensi profitti per i loro protettori: una volta “svezzate” vengono trasportate nelle capitali europee con passaporti falsi. La mafia, in particolare quella albanese e non solo, ha sviluppato un incredibile e oliato ingranaggio di distribuzione delle minorenni. Oggi è diventato quasi impossibile valutare la portata di questo fenomeno e contrastarlo efficacemente, perché le bambine sono costrette a prostituirsi all’interno di appartamenti, club privati e alberghi, non più per le strade. Per ragioni di mercato, e per limitare i rischi di individuazione da parte delle forze dell’ordine, interi gruppi di minorenni si spostano continuamente per l’Italia ogni due o tre settimane. Attualmente la percentuale nota di minorenni sul numero totale delle prostitute in Italia è del 7%, con punte del 10% in alcune zone (fonte: Carchedi F., Tola V. [a cura di] All’aperto e al chiuso. Prostituzione e tratta: i nuovi dati del fenomeno, i servizi sociali, le normative di riferimento Ediesse, Roma, 2008).”
La prostituzione minorile italiana riguarda invece principalmente bambine/i e ragazze/i appartenenti a famiglie multiproblematiche con condizioni sociali, economiche e culturali fortemente disagiate che utilizzano la prostituzione (in forme coatte) quale strategia di sopravvivenza per sé e per il proprio nucleo familiare; ragazzi e ragazze che occasionalmente e autonomamente si prostituiscono per soddisfare bisogni non primari (acquisto di beni di consumo alla moda o sostanze psicotrope) (cfr. Fonte: IV Rapporto CRC sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia)
Per maggiori informazioni www.interno.it  e i Dati provenienti dal Centro Elaborazione delle Forze di Polizia che ogni anno pubblicano una mappatura del fenomeno.
Dobbiamo fare di più! E i media devono aiutarci a diffondere messaggi contro lo sfruttamento dei minori e la pericolosità di messaggi non del tutto innocenti.

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