venerdì 19 agosto 2011

Ancora Rovigo...


Vacillano le accuse alla madre per le violenze sui bimbi

E’ accusata di violenza sessuale nei confronti dei figli. Un reato gravissimo che ha innescato un’inchiesta presso la procura di Rovigo e un’indagine da parte dei servizi sociali.
Le presunte vittime delle attenzioni della donna, che risiede del Rodigino, sono due ragazzini che hanno meno di 14 anni. Il caso era emerso durante l’udienza di un processo di separazione, in tribunale a Rovigo. L’avvocato del marito, un 40enne del Ferrarese, aveva infatti presentato una consulenza a sostegno delle accuse mosse verso la moglie. Gli episodi sarebbero avvenuti prima del novembre 2010 e il sostituto procuratore Manuela Fasolato aveva indagato la donna per violenza sessuale.
Era stato richiesto anche un incidente probatorio, per verificare in un modo che tutelasse tutte le parti, la versione fornita dai figli con l’ausilio di uno specialista. Il giudice per le indagini preliminari, però, ha rigettato l’istanza e sembra che a questo punto anche la procura inizi a nutrire qualche dubbio sulla fondatezza delle accuse. Le indiscrezioni dicono che il procedimento sarebbe avviato verso una richiesta di archiviazione.
Potrebbe restare aperto invece l’altro versante del procedimento: quello avviato dai servizi sociali che su input della Procura dei minori ha chiesto di verificare se la donna è in grado di tenere i bambini.


"Mi ha toccato" Istruttore a processo

La denuncia di un ragazzo, successe ad Albarella
Abusi su minori (foto Germogli)
Rovigo, 1 agosto 2011 - UN PALLONE e un campo estivo per imparare a giocarci. Sarebbe stata un’estate perfetta, se non fosse accaduto quell’episodio che, oltre a rovinare le vacanze a lui, è costato il rinvio a giudizio per abusi su minore del suo istruttore, che ad ottobre dovrà presentarsi davanti al giudice per leudienze preliminari del Tribunale di Rovigo. Una vicenda triste e complicata, quella raccontata da un ragazzino che due anni fa si trovava in Polesine, sull’isola di Albarella, dove ha incontrato quest’uomo che gli avrebbe riservato delle attenzioni molto particolari. Un caso sul quale ha cercato di far luce il pubblico ministero Manuela Fasolato, che dopo due anni ha deciso per il rinvio a giudizio.
I FATTI risalgono al 2009, quando, proprio nel mese di luglio, sull’isola si stava svolgendo un corso di calcio estivo, al quale partecipavano giovani provenienti un po’ da tutta Italia. E’ stato in quel contesto, stando alla versione del ragazzo, di origini lombarde, che all’epoca aveva dodici anni, che il suo istruttore, un giovane uomo proveniente sempre dalla Lombardia, avrebbe concentrato la sua attenzione su di lui, riservandogli comportamenti che l’avrebbero infastidito e sarebbero sfociati anche, in alcuni casi, a toccamenti indesiderati. Un comportamento che, d’altra parte, il giovane istruttore nega con forza di aver tenuto, respingendo ogni accusa e proclamandosi innocente fin da subito.
LE INDAGINI della Fasolato, un lavoro lungo e meticoloso, data la delicatezza dei fatti, sono partite da una denuncia raccolta dalle forze dell’ordine della nostra provincia quell’estate, mentre il ragazzo era ancora qui e sono durate quasi un anno e mezzo. Oltre a tutti gli accertamenti, il pubblico ministero ha richiesto anche l’incidente probatorio, che ha portato al confronto dei due e alla verifica delle due versioni dei fatti. Non solo. Nel corso degli accertamenti, sono stati sentiti anche altri ragazzi che si trovavano ad Albarella in quel periodo e hanno partecipato allo stesso campo estivo, nel tentativo di acquisire informazioni e dettagli utili a stabilire esattamente come si sono svolti i fatti.
A DICEMBRE dell’anno scorso, infine, le indagini preliminari si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio del giovane istruttore del campo estivo che, tuttavia, non ha mai smesso di proclamarsi innocente, cercando di distanziarsi dalla accuse che gli sono state mosse. Dopo l’estate dovrà comunque presentarsi davanti al gup di Rovigo. L’udienza preliminare è stata fissata per ottobre.

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