lunedì 8 agosto 2011

Scatta foto osè alla nipotina In manette nonno pedofilo

L'uomo, un 65enne di Rozzano, costringeva la bambina di 9 anni a scatti pornografici e poi compiva atti sessuali. L'orco è stato fermato dopo aver portato a sviluppare gli scatti in un centro stampa.
pedofilia
Rozzano, 21 luglio 2011 - Nonno arrestato per pedofilia: costringeva la nipotina di 9 anni a fare foto osé e poi compiva atti sessuali. Una squallida storia di violenza ai danni di una piccola vittima indifesa. Un orco travestito da nonno che ha approfittato del suo ruolo per abusare della figlia di suo figlio. Questa terribile storia, che ha come teatro una città del Sud Milano, ha però degli eroi: i tecnici di un laboratorio fotografico e i carabinieri della Tenenza di Rozzano che nel giro di pochissimo hanno messo fine agli abusi e mettendo dietro le sbarre il nonno pedofilo.
Alcuni giorni fa un uomo di 65 anni porta a sviluppare degli scatti in un centro di sviluppo e stampa rapidi. Ma non si tratta di normali foto di una gita, una vacanza, una festa; sono immagini di un bambina nuda, ritratta in varie pose. E di lui, fotografatosi probabilmente con l’autoscatto, mentre compie gesti di autoerotismo. Foto pedopornografiche scattate in casa con una vecchia macchina a rullino.
L’uomo lascia le foto in un centro commerciale lontano da casa, paga e va via, probabilmente pensando che fra le centinaia di pellicole che quotidianamente vengono sviluppate in questi centri nessuno avrebbe fatto caso al contenuto del suo rullino. E così non si è fatto scrupolo, non tanto di poter essere scoperto quanto di fare violenza ancora di più sulla nipotina lasciando le fotografie in un luogo dove potevano essere viste anche da altri. Ma fortunatamente su quelle immagini scabrose capita l’occhio esperto di uno degli addetti del centro stampa. Dopo alcuni momenti di sgomento, condiviso con i collaboratori, l’operatore, inorridito, blocca la stampa e chiama subito i carabinieri.
 Nel frattempo il nonno pedofilo torna al centro per ritirare le foto dove viene trattenuto con una scusa. Gli viene chiesto di ripassare dopo una decina di minuti «per un guasto al macchinario». Il tempo necessario a fare arrivare i militari della tenenza di Rozzano che fanno scattare le manette ai polsi dell’uomo, poi rinchiuso a San Vittore. Gli inquirenti stanno ultimando le indagini per appurare se, come pare, le foto le facesse l’anziano e le tenesse per sé oppure se sia stato aiutato da dei complici e gli scatti fossero destinati a finire su internet.

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