mercoledì 17 marzo 2010

''Stop alle foto dei minori su Facebook''. La Polizia a fianco dei genitori contro i rischi del web


Roma - (Adnkronos) - Il Capo del Compartimento della Polizia delle Telecomunicazioni Andrea Rossi all'ADNKRONOS: ''I genitori siano cauti nel renderle accessibili, possono essere copiate e utilizzate senza controllo''. Lo psichiatra: ''Lo fanno per mostrare il loro 'frutto' migliore, ma sottovalutano i rischi''.
Roma, 6 feb. (Adnkronos) - Condividere foto di famiglia è una delle prassi più diffuse fre gli utenti di Facebook, dando spazio in particolare ai figli, soprattutto se piccoli, con immagini liete di bambini in vacanza, in costume da bagno, di bebè nel bagnetto o nudi al momento del cambio del pannolino. Tutte immagini innocenti che, però, possono rappresentare materiale prezioso per chi confeziona siti pedopornografici. A sottolineare il rischio è Andrea Rossi, capo del Compartimento della Polizia delle Telecomunicazioni di Roma, che all'ADNKRONOS afferma: "I genitori usino molta cautela nel pubblicare su Facebook le foto dei figli".
"Soprattutto se l'immagine è accessibile a tutti può essere utilizzata da chiunque, senza alcun controllo. L'uso di immagini di figli minori da parte di un genitore su Facebook è perfettamente lecito ma sconsigliabile: chi realizza pedopornografia ritiene più che appetibili immagini di questo tipo, in qualche modo 'introduttive' a quelle più 'gravi'", spiega Rossi, secondo il quale anche la limitazione della condivisione delle immagini ai soggetti con i quali vi è scambio di amicizia non offre completa garanzia, in particolare quando gli 'amici di Facebook' sono tanti.

"Facebook 'funziona' proprio grazie ai volti, alle immagini, ma quante più immagini si offrono tanto più diventa possibile un loro utilizzo senza controllo da parte di terzi. Le immagini 'estive' dei minori, quelle 'private' sono ricercate dai pedofili. Se concedi amicizia a centinaia di persone la barriera che opponi diventa molto labile", sottolinea Rossi che raccomanda infine a giovani e giovanissimi frequentatori di Facebook ancora maggior cautela di quella che devono avere i loro genitori.

Ai navigatori più giovani la Polizia delle Telecomunicazioni sul suo sito raccomanda: "Naviga su internet sempre insieme ai tuoi genitori! Non dare mai, a persone conosciute su Internet, il tuo nome, cognome, indirizzo, numero del telefono di casa, numero del telefono cellulare, nome della scuola che frequenti. Non mandare mai le tue foto a qualcuno conosciuto via Internet senza il permesso dei tuoi genitori. Leggi sempre le e-mail insieme ai tuoi genitori, controlla bene ogni allegato al messaggio. Attenzione!! Potrebbe contenere dei Virus che fanno impazzire il tuo computer! Se leggi o vedi qualcosa su Internet che ti fa sentire a disagio o ti spaventa parlane subito con i tuoi genitori o con le maestre. Non scambiare Mai il numero di telefono con persone conosciute su internet senza il permesso dei tuoi genitori".

Massimo Di Giannantonio, docente di psichiatria all'università Gabriele D'Annunzio di Chieti, sposa in pieno quanto affermato da Rossi einvita a usare ''molta cautela nel pubblicare su Facebook le foto dei figli". "I genitori che pubblicano le foto dei propri figli piccoli su Facebook sono sempre di più - spiega all'ADNKRONOS SALUTE -. Lo fanno perché spinti dalla voglia di mostrare il loro 'frutto' migliore. Il problema è che molti però sottovalutano i rischi. Sul web non mancano infatti i 'malati distruttivi' pronti ad approfittare della nostra buona fede".

"I figli - continua Di Giannantonio - rappresentano il 'prodotto' migliore di noi stessi. Sono il frutto dell'unione con la persona che amiamo. Mostrare la loro immagine agli altri diventa una sottolineatura della nostra capacità di realizzare. Ecco perché sempre più genitori, in buona fede, pubblicano le foto dei loro figli su Facebook". Occhio, però, perché i rischi sono dietro l'angolo. "Le persone 'malate' che navigano sul web - sottolinea l'esperto - sono tante. Pronte ad approfittare della nostra buona fede per raggiungere i loro fini perversi. Se proprio si vuole pubblicare sul web un'immagine del proprio figlio, è bene usare alcune precauzioni. Ad esempio - conclude - non inserire mai nome, numero di telefono e il nome della scuola che frequenta il piccolo".

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