martedì 2 marzo 2010

Brescia, 13 anni data in sposa al marito malato di Aids


Brescia, 13 anni data in sposa al marito malato di AidsA Brescia una ragazzina rom di 13 anni è stata data in sposa ad un giovane di 21 anni malato di Aids. Sono finiti in galera lo sposo e la madre.

E’ andata in sposa ancora bambina, affidata a 13 anni ad un ragazzo di 21 che non aveva mai visto prima. Era arrivato dall’Italia in Romania a settembre per celebrare il rito rom così come concordato tra le due famiglie.

Poi ha preso la sua piccola consorte e se l’è portata a casa, nel campo dove vive a Brescia. Ma lo sposo è malato di Aids. Lui, preoccupato anche delle complicazioni che posso sorgere in caso di gravidanza, porta dal medico la sposa bambina. I sanitari avvisano la polizia e le indagini, condotte dalla squadra mobile di Brescia, chiudono in carcere sia lo sposo che la madre di lui con pesanti accuse: violenza sessuale e riduzione in schiavitù.

La bimba non è mai stata maltrattata, ma era tenuta nascosta e non aveva il permesso di frequentare la scuola. Ora è stata affidata ad una comunità protetta.

Nessuno è ancora riuscito a spiegare allo sposo in cosa consista il suo reato, che male ci sia a prendere in sposa, così come è consentito e naturale nella tradizione rom, una tredicenne.

Secondo i dati del Centro nazionale di documentazione e analisi dell’infanzia e adolescenza, sono forse 2.000 le spose-bambine in Italia, mentre nel 2007 le minorenni che hanno celebrato legalmente il matrimonio nel nostro paese sono 156. Un dato in costante diminuzione negli ultimi 10 anni.

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