martedì 2 marzo 2010

La bambina-sposa rumena è risultata sieropositiva

BRESCIA - Sta assumendo contorni davvero inquieteanti la storia che arriva da Brescia della bambina rumena di 14 anni a cui è stata rubata l'adolescenza ed è stata venduta in sposa a un muratore 21enne, del suo paese. Oggi si apprende che la ragazzina è malata di HIV, virus che le è stato trasmessa dal marito, il quale pur sapendo di aver contratto la malattia ha continuato a praticare sesso con la bambina senza alcuna protezione. Per l'uomo, già arrestato per violenza sessuale e riduzione in schiavitù, si profila anche l'accusa di contagio colposo.

La vicenda diventa ancora più triste e drammatica se si considera che l'intera storia è venuta alla luce poichè la suocera della ragazzina, sapendo della malattia del figlio, è andata in ospedale trascinando la nuora per mano: era preoccupata non tanto dal fatto che anche la bambina fosse stata contagiata, ma che nel caso di un'eventuale gravidanza il virus potesse passare anche al feto.

In un primo momento si era pensato che la piccola non fosse stata contagiata dal virus, ma le successive analisi hanno invece dimostrato il contrario: l virus dell'Hiv è entrato anche nell'organismo della ragazzina, che ora è ospite di una struttura protetta e ha iniziato la profilassi.
In carcere, intanto, marito e suocera si difendono sostenendo che la ragazzina sapeva della malattia dell'uomo, ma ha voluto sposarlo ugualmente. Una tesi che gli investigatori ritengono poco credibile, e per questo stanno cercando prove concrete del fatto che il matrimonio sia stato combinato dalle famiglie e imposto alla bambina.

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