Pedofilia, giovane psicologo in manette
A firmare l’ordinanza di custodia in carcere per lo psicoterapeuta il pm del Tribunale di Roma Nicola Maiorano. «Da chiarire - sottolineano gli inquirenti durante una conferenza stampa - se l’indagato abbia commesso abusi nei confronti dei suoi piccoli assistiti, visto che si occupava specificatamente di problemi legati al rapporto genitori - figli». Un lavoro complesso: gli agenti hanno appena cominciato a visionare il materiale trovato nel computer sequestrato e nella libreria del professionista. Sui nomi dei due arrestati bocche cucite, anche se nell’ambiente universitario il cerchio dei sospetti si starebbe stringendo. Una decina le perquisizioni eseguite dai poliziotti nella capitale e nel Lazio, otto le persone denunciate nell’ambito del blitz, alcuni di questi in contatto on line con i due arrestati e, soprattutto, clienti dei server lussemburghesi. Secondo la polizia quella dello psicologo era diventata una vera e propria ossessione: oltre alle mutandine e ai filmati dei piccoli dai 3 ai 15 anni, nel locale sono state trovate calze strappate, album fotografici riempiti con ritagli di giornali, pastelli, pennarelli e altri giochi da utilizzare durante le sedute. Il padre dell’arrestato lo difende: «Mio figlio non è un mostro. È una persona stimatissima anche sul posto di lavoro. Se ha scaricato del materiale “proibito” è ovvio che pagherà per questo, ma non ha abusato di nessuno nè ha mai avuto contatti con bambini sul lavoro. I pazienti di mio figlio sono anziani disturbati. A lavorare con i bambini è solo una sua collega».
Nessun commento:
Posta un commento