domenica 11 luglio 2010

Bambina molestata dall’amico di famiglia

La vittima si è confidata con la maestra. In manette un uomo di 25 anni. I genitori sapevano ma l’hanno costretta al silenzio: è clandestino, non volevano finire nei guai

La bambina ha cercato aiuto ma i genitori non sono intervenuti (archivio)

La bambina ha cercato aiuto ma i genitori non sono intervenuti (archivio)

VICENZA — Nel buio della sua cameretta avrebbe subìto le morbose attenzioni di un amico dei genitori, ospite per qualche tempo nella loro casa. Violenze che la bambina, di soli dieci anni, avrebbe tentato di raccontare alla mamma, trovandosi però di fronte ad un muro di silenzi: invece di difenderla, i genitori avrebbero infatti tentato di nascondere la verità, raccomandandosi di non dire niente a nessuno, di tenere tra loro quel terribile segreto. Sofferenze e umiliazioni che sono esplose, come spesso accade, tra le mura della sua scuola elementare con una confessione choc ad un’insegnante che ha raccontato subito tutto ai carabinieri.

Con l’accusa di violenza sessuale è stato quindi arrestato il 25enne Benson Atta Yeboah, di origine ghanese senza fissa dimora, già fermato nel 2005 con documenti falsi. Nei guai però sono finiti anche i genitori della minore, ora indagati per falso e favoreggiamento. Per il pubblico ministero Giorgio Falcone, infatti, marito e moglie pur sapendo degli abusi subiti dalla figlia, avrebbero tentato di farla desistere dal raccontare la verità testimoniando anche il falso dinnanzi al magistrato e spiegando di non sapere nulla delle violenze e di non aver mai lascito la figlia a casa con il venticinquenne. La squallida e inquietante vicenda è accaduta in un comune dell’Alto Vicentino. I fatti sono riconducibili alla fine dello scorso anno. Yeboah, ospitato da un parente nel Vicentino, era diventato amico dei genitori della ragazzina. Per questo motivo durante qualche fine settimana il venticinquenne veniva accolto nella casa degli amici con la scusa anche di badare alle loro figlie mentre i due genitori si allontanavano per fare alcune spese. Il ragazzo in più di qualche circostanza rimaneva anche a dormire nel piccolo appartamento e proprio in questi frangenti avrebbe abusato della bambina. Per l’accusa il ragazzo, approfittando dell’assenza dei genitori, avrebbe molestato la minore costringendola a subire le sue attenzioni sessuali e cercando anche un rapporto completo. I fatti si sarebbero svolti in più occasioni ma ad un certo punto la bambina ha deciso di confidarsi con la mamma.

Quest’ultima, dopo aver avvisato il marito, avrebbe detto alla figlia di non raccontare a nessuno quelle che era successo costringendola ad un imbarazzante silenzio. E gli abusi sarebbero così continuati nel tempo. Quello che i genitori non hanno ascoltato è stato invece raccolto da un’insegnante di scuola. «Io l’ho raccontato alla mamma, ma non fa nulla» avrebbe detto al termine delle lezioni la piccola vittima. Di qui la denuncia ai carabinieri che si sono mossi con estrema prudenza per verificare ogni singolo dettaglio del racconto della ragazzina. E così dopo aver avvisato la procura è stata eseguita un’audizione protetta tra le mura della scuola all’insaputa dei genitori. Qui ha raccontato quello che sarebbe accaduto nella sua camera da letto. Gli inquirenti grazie ad alcune intercettazioni ambientali hanno colto alcuni dialoghi tra i due genitori e la figlia mente si trovavano in auto. In uno di questi colloqui i due adulti spiegano alla bambina che «se quel ragazzo è giudicato colpevole anche noi siamo colpevoli ». I tre dovranno comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare il prossimo 6 luglio.

Articolo vecchio ma ancora attuale, vi posto il link al blog di Massimiliano Frassi, dove è spiegato l'ultimo aggiornamento sul caso...

http://massimilianofrassi.splinder.com/post/22987675/bimba-abusata%253B-accusati-di-favoreggiamento-i-famigliari-%25C2%25ABchiesero-il-silenzio%25C2%25BB

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