sabato 31 luglio 2010

Cittadella: negata residenza a presunto pedofilo


Bitonci, sindaco di Cittadella

Decenni fa, giovane e pieno di speranze, aveva abbandonato Rossano Veneto (Vicanza) e s’era trasferito negli Stati Uniti. Oltre oceano era divenuto pastore a New Orleans e successivamente insegnante di storia in Lousiana e al college di Staten Island (New York). Era nato in Italia e oggi, a quanto pare, il sessantottenne ex sacerdoteDino Cinel ha tutta l’intenzione di tornarci a vivere in modo definitivo.

Ma il suo rimpatrio è fortemente osteggiato da Massimo Bitonci. Il sindaco leghista di Cittadella, cittadina in cui Cinel ha chiesto la residenza, dichiara apertamente che “Io uno così, a casa mia, non lo voglio” ribadendo che userà tutti i mezzi a sua disposizione per impedire all’aspirante cittadellese di vivere nel territorio da lui amministrato.

Bitonci afferma che Cinel è “indesiderato” perché l’ex sacerdote fu, quando si trovava a New Orleans, al centro di una inchiesta giornalistica nel quale sarebbe stato trovato in possesso di materiale fotografico e video indubitabilmente a sfondo pedopornografico. L’inchiesta risale agli anni ’80, quando conquistò ampio spazio sulle pagine dei giornali statunitensi, suscitando grande clamore.

Sull’intera vicenda la giustizia americana si deve ancora esprimere in maniera definitiva. Ma i soli sospetti bastano, a quanto pare, a Bitonci, per dirsi fortemente contrario alla permanenza di Cinel nel comune di Cittadella, laddove quest’ultimo vive già da alcune settimane. Dal canto suo, l’ex sacerdote ha pubblicamente affermato che farà di tutto per far valere i propri diritti, anche in sede legale.

L’opposizione di Bitonci non ha mancato di suscitare reazioni contrastanti. Se da un lato un avvocato di Cittadella, Massimo Pieressa, ha dichiarato che le parole del sindaco rappresentano “un reato, un illecito, una cialtronata, perché una sentenza definitiva ancora non c’è stata e perché in ogni caso si tratterebbe di una violazione dello stato di diritto”, non va dimenticato che Bitonci è comunque riuscito a trovare l’appoggio di alcuni sostenitori. Tra di essi c’è Gerry Boratto, compagno di partito e sindaco di San Martino di Lupari, il quale sostiene di essersi comportato alla stessa maniera con Cinel – che a quanto pare aveva in precedenza chiesto la residenza proprio a San Martino.

Nel frattempo Bitonci ha presentato un’interrogazione parlamentareper ottenere il parere del governo sull’intera vicenda, ancora lontana da una soluzione definitiva.

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