
11 arresti per pedofilia a Messina: il tutto è avvenuto nei pressi della stazione nell'area del parcheggio cittadino di Villa Sabin: ad adescare i bambini erano dei ragazzini che in passato avevano gà subito violenze e si erano trasformati in pedine dei carnefici.
Lo spazio era un luogo per giocare e alla fine, verso sera diventava un luogo degli orrori: le indagini sono partite dai sospetti di un padre, che aveva notano certi comportamenti strani nel figlio e una grande disponibilità di denaro.
Lo spazio era un luogo per giocare e alla fine, verso sera diventava un luogo degli orrori: le indagini sono partite dai sospetti di un padre, che aveva notano certi comportamenti strani nel figlio e una grande disponibilità di denaro.
MESSINA, RETE DI PEDOFILI ALLA SBARRA NELL'OPERAZIONE 'SEPPIA'

L’avvio delle indagini furono la conseguenza della denuncia del padre di uno dei bambini insospettito che il figlio disponesse di denaro e giocattoli a lui sospetti. In seguito si scoprì che tali regali erano frutto della corruzione ad opera di Marcantonio Russo, uno degli indagati, che così ‘comprava’ le prestazioni sessuali.
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‘OPERAZIONE SEPPIA’ A MESSINA: NELLA ‘RETE’ DELLA POLIZIA UNA ‘RETE’ DI PEDOFILI
persone, quattro i provvedimenti cautelari in carcere. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa lo scorso 4 dicembre dal gip Maria Teresa Arena.
Ora la Squadra mobile di Messina ha sgominato una rete di pedofili che induceva minori, anche di età inferiore ai 14 anni, alla prostituzione per poi ricompensarli con piccole somme, dolciumi e figurine di calciatori.
Induzione alla prostituzione e atti sessuali con minori è l’accusa con cui la polizia ha arrestato quattro persone. Uno degli arrestati è pure indagato per corruzione di minorenni e un altro di atti osceni in luogo pubblico e omessa custodia di una pistola. Denunciate poi 9 persone, tra cui alcuni ragazzi.
I bambini e i ragazzini venivano ''incentivati'' se procacciavano altri piccoli. L'operazione ''Seppia'' vede indagate complessivamente nove persone. Quattro i provvedimenti cautelari in carcere emessi.
Nell'operazione 'Seppia' la Polizia ha arrestato il pensionato Giuseppe Oliva, 66 anni, Marcantonio Russo, 33 anni, Salvatore Raciti, 41 anni, impiegato dell'Enel e Claudio Cisco, 45 anni, con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile e atti sessuali con minori.
Marcantonio Russo, soprannominato 'Siccia' (seppia, da cui il nome dell'operazione di Polizia), è accusato pure di corruzione di minorenni e pornografia minorile, mentre Oliva è accusato pure di atti osceni in luogo pubblico e omessa custodia di una pistola.
Tornato dal campo di calcetto il 12enne fu trovato dal genitore con 25 euro in tasca, dolci e figurine. Alla richiesta del padre di spiegarne la provenineza il ragazzo aveva confessato che glieli aveva dati 'quello' che si "faceva baciare sul petto": lo aveva "agganciato" al campetto di calcio e l'aveva convinto ad andare a casa. Il 12 febbraio 2009 la Squadra Mobile, su provvedimento cautelare del Gip Maria Teresa Arena, aveva arrestato il 33enne Marcantonio Russo con l'accusa di violenza sessuale e induzione alla prostituzione minorile. Nella casa del 33enne la polizia ha sequestrato foto che ritraevano Marcantonio Russo con minori durante rapporti sessuali e un diario in cui annotava nomi e "specialita'" dei suoi piccoli "clienti" ai quali assegnava pure i voti.
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