martedì 13 luglio 2010

Pedofilia, gli orrori di Villa Sabin... ecco alcuni degli arrestati



11 arresti per pedofilia a Messina: il tutto è avvenuto nei pressi della stazione nell'area del parcheggio cittadino di Villa Sabin: ad adescare i bambini erano dei ragazzini che in passato avevano gà subito violenze e si erano trasformati in pedine dei carnefici.
Lo spazio era un luogo per giocare e alla fine, verso sera diventava un luogo degli orrori: le indagini sono partite dai sospetti di un padre, che aveva notano certi comportamenti strani nel figlio e una grande disponibilità di denaro.

MESSINA, RETE DI PEDOFILI ALLA SBARRA NELL'OPERAZIONE 'SEPPIA'

Messina, 13/07/2010 - Notificato l'avviso di chiusura delle indagini da parte della Procura di Messina nei confronti di 11 persone coinvolte nell'operazione denominata ‘Seppia’, condotta dalla Squadra mobile di Messina. L’indagine, come si ricorderà, consentì di smascherare una rete di pedofili aguzzini di sei bambini, indotti alla prostituzione con piccoli regali, denaro, dolci e figurine. Gli imputati dovranno rispondere di induzione alla prostituzione, atti sessuali con minori e atti osceni in luogo pubblico.
L’avvio delle indagini furono la conseguenza della denuncia del padre di uno dei bambini insospettito che il figlio disponesse di denaro e giocattoli a lui sospetti. In seguito si scoprì che tali regali erano frutto della corruzione ad opera di Marcantonio Russo, uno degli indagati, che così ‘comprava’ le prestazioni sessuali.
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‘OPERAZIONE SEPPIA’ A MESSINA: NELLA ‘RETE’ DELLA POLIZIA UNA ‘RETE’ DI PEDOFILI

MESSINA, 7 DIC 2009 – Le indagini erano state avviate nel mese di gennaio sulla base della denuncia di un uomo al quale il figlio 12enne aveva riferito d’essere stato vittima di un episodio di violenza sessuale. Indagate complessivamente nove
persone, quattro i provvedimenti cautelari in carcere. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa lo scorso 4 dicembre dal gip Maria Teresa Arena.
Ora la Squadra mobile di Messina ha sgominato una rete di pedofili che induceva minori, anche di età inferiore ai 14 anni, alla prostituzione per poi ricompensarli con piccole somme, dolciumi e figurine di calciatori.

Induzione alla prostituzione e atti sessuali con minori è l’accusa con cui la polizia ha arrestato quattro persone. Uno degli arrestati è pure indagato per corruzione di minorenni e un altro di atti osceni in luogo pubblico e omessa custodia di una pistola. Denunciate poi 9 persone, tra cui alcuni ragazzi.

I bambini e i ragazzini venivano ''incentivati'' se procacciavano altri piccoli. L'operazione ''Seppia'' vede indagate complessivamente nove persone. Quattro i provvedimenti cautelari in carcere emessi.

La presunta prostituzione minorile, stando a quanto raccontato e appurato, avveniva in un parco giochi nel Rione Paradiso, a Messina.

Nell'operazione 'Seppia' la Polizia ha arrestato il pensionato Giuseppe Oliva, 66 anni, Marcantonio Russo, 33 anni, Salvatore Raciti, 41 anni, impiegato dell'Enel e Claudio Cisco, 45 anni, con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile e atti sessuali con minori.

Marcantonio Russo, soprannominato 'Siccia' (seppia, da cui il nome dell'operazione di Polizia), è accusato pure di corruzione di minorenni e pornografia minorile, mentre Oliva è accusato pure di atti osceni in luogo pubblico e omessa custodia di una pistola.

Secondo quanto accertato dalla squadra mobile i quattro avevano rapporti con minori cui davano in cambio dolciumi, caramelle o figurine. Le vittime accertate sarebbero due bambine e cinque bambini dai 10 ai 14 anni che si recavano in un parco giochi nella zona nord di Messina dove venivano adescati dalle persone arrestate. La polizia ha accertato che gli adescamenti erano cominciati nel 1999 e ha sequestrato materiale fotografico a casa di Russo da cui si evince che le vittime potrebbero essere più di sette. In un dario Russo annotava le caratteristiche di ogni minore e dava loro i voti per le prestazioni.

Tornato dal campo di calcetto il 12enne fu trovato dal genitore con 25 euro in tasca, dolci e figurine. Alla richiesta del padre di spiegarne la provenineza il ragazzo aveva confessato che glieli aveva dati 'quello' che si "faceva baciare sul petto": lo aveva "agganciato" al campetto di calcio e l'aveva convinto ad andare a casa. Il 12 febbraio 2009 la Squadra Mobile, su provvedimento cautelare del Gip Maria Teresa Arena, aveva arrestato il 33enne Marcantonio Russo con l'accusa di violenza sessuale e induzione alla prostituzione minorile. Nella casa del 33enne la polizia ha sequestrato foto che ritraevano Marcantonio Russo con minori durante rapporti sessuali e un diario in cui annotava nomi e "specialita'" dei suoi piccoli "clienti" ai quali assegnava pure i voti.

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