domenica 16 maggio 2010

un fatto... un dramma... una richiesta di giustizia... (seconda parte)

Questa mattina ho incontrato la ragazzina... è cambiata... normale... esperienze del genere ti cambiano dentro e per certi aspetti fanno sentire te colpevole di quello che è successo. Mi ha abbracciato forte ha pianto... Il percorso di ritorno alla vita è iniziato. Potrebbe terminare domani o tra un anno, non importa, basta darsi il tempo necessario. Per imparare ad amarsi, specchiarsi, ritrovarsi, piacersi. Ricadute nel dolore? Forse. Potrebbero esserci, ma saranno spazzate via dalla speranza che bagnata di certezze impedisce al Male di attecchire nuovamente. Poi un giorno qualsiasi di un calendario che tornerà nella normalità, basterà voltare l’angolo e sarà uno sguardo, un abbraccio, una parola. Puoi chiamarla Vita. Oppure Amore. E ti ricorderà che tutto quel dolore, inutile ed indecifrabile, non ti può più nuocere. Anzi. Sarà relegato in un cassetto, chiuso per sempre ed allontanato dal tuo cuore. Che ha ripreso magicamente a pulsare. Sarai serena. Un giorno pure Madre. E donerai tutto l’affetto che ti è stato rubato. Sono certo che l'incontro di oggi resterà la testimonianza di un giorno passato in cui ad un angelo sono state tagliate le ali. Ma quelle ali oggi stanno ricrescendo ed a quel passato è stato tolto, giustamente, il diritto di continuare a nuocere.
Ciao gioia, Ti vogliamo bene. Con tanta stima.
Claudio e i tuoi compagni

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