(7 Maggio 2010) - Gli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania – su segnalazione dell’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto – hanno arrestato 18 persone in 17 città italiane con la pesantissima accusa di divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico su Internet.
I riferimenti ad alcuni video, trasmessi dall’equipe di volontari di Meter alle forze dell’ordine, sono a tal punto “raccapriccianti” da non lasciare dubbio circa le responsabilità penali degli arrestati. Don Di Noto stesso – sacerdote di Avola in Sicilia, presidente dell’Associazione Meter, e da molti anni impegnato in questa battaglia per la tutela dei minori – sottolinea l’indegna e disumana efferatezza delle immagini raccolte: ‘Non ci sono parole per descrivere quello che abbiamo visto e segnalato. Pur avendo poche risorse economiche e certi della sperequazione che avviene nella assegnazione dei contributi regionali – e di questo bisogna renderne conto – , il nostro lavoro è documentabile e visibile. Purtroppo non possiamo mostrare alcuna immagine, ma se questo accadesse in tanti prenderebbero coscienza del dramma e dell’infamia che la pedofilia rappresentano. Tuttavia, sono contento e soddisfatto della collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni (Catania e Roma al CNCPO): siamo l’unica associazione in Italia a vantare questa partnership che cerchiamo di onorare ogni giorno con attente segnalazioni e un monitoraggio costante della Rete e l’accompagnamento delle vittime’.
Bisogna adesso fare ogni sforzo per individuare i bambini sottoposti a violenza. ‘Dal 2003 al 2008 – rivela Don Di Noto – l'«Interpol child abuse image database» dispone di circa 520.828 immagini, transitate su Internet, di singoli bambini vittime di abuso sessuale; di questi, solo 683 sono stati identificati su 60.000 protagonisti (al 1 maggio 2008) nel 2002 erano stati
L’Associazione Meter di Don Fortunato di Noto è presente in internet a questo indirizzohttp://www.associazionemeter.org
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