venerdì 21 maggio 2010

L’addio su Facebook e si getta nel Piave Trovato il corpo del 17enne suicida

Sul social network aveva scritto: «Non dimenticatemi». Poi si era gettato dal ponte della Vittoria. Il ritrovamento a pochi metri dal ponte, dopo 36 ore di ricerche

Luca Furlan (web)

Luca Furlan (web)

SAN DONA' DI PIAVE (Venezia)— L'epilogo che nessuno si augurava ha preso corpo poco dopo le 11 del mattino. Impigliato e trattenuto sotto il pelo dell'acqua dagli arbusti cresciuti tra greto e fondo del Piave, i sommozzatori dei vigili del fuoco di Vicenza hanno trovato il corpo di Luca Furlan. Il ragazzo, avrebbe compiuto 18 anni il 23 giugno prossimo, dopo una lite in famiglia mercoledì sera, aveva lasciato un messaggio su Facebook: «Non dimenticatemi». Uscito di casa, aveva avvisato i genitori per telefono e si era lanciato nel vuoto dal ponte della Vittoria di San Donà.

Il tuffo nel nulla poco dopo le 23 di mercoledì, di fronte agli occhi di alcune persone che uscivano dal cinema Cristallo, posto proprio nella golena del Piave. «Abbiamo sentito qualcuno che urlava e chiedeva aiuto in direzione del fiume —racconta un testimone che preferisce restare nell'anonimato —. Era inevitabile che potesse essere una persona in acqua, ed infatti lo abbiamo visto per un attimo poi è scomparso nel buio». Passati alcuni minuti di panico, il gruppetto di testimoni aveva chiamato i soccorsi: troppo pericoloso lanciarsi nel fiume in piena notte.

Sul Piave si erano precipitati carabinieri, vigili del fuoco e sanitari. A vuoto le prime ricerche, con l'uso di un’imbarcazione del 115. Il tutto di fronte agli occhi dei familiari del ragazzo, che, intuito la gravità del momento si erano lanciati in una frenetica ricerca. Lungo la pista ciclabile che costeggia il ponte della Vittoria, i carabinieri avevano trovato lo scooter ancora acceso, il giubbotto del ragazzo, il portafoglio sul sellino. Luca Furlan. si è gettato nel Piave con il casco integrale addosso, recuperato già il giorno dopo dai sommozzatori. La ricerca è andata avanti per oltre un giorno e mezzo: difficile individuare il corpo nell'acqua torbida del Piave, visibilità prossima a zero. Aggrava il dolore per una giovane vita spezzata l'annuncio su Facebook: «Basta, sono stanco di tutto e di tutti, non mi fido più di nessuno, mi fa troppo schifo vivere così ma ci sono troppo dentro per venirne fuori. Voglio andarmene via da qui, mi serve un po' di relax. Chiedo solo una cosa a chi ci tiene a me: non dimenticatemi».

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