martedì 4 maggio 2010

Ottantenne violenta 14enne nel tarantino: arrestata anche la madre

E' finita in manette anche la madre della 14enne che, tra l'ottobre 2009 e il febbraio 2010, è stata vittima di sistematici abusi sessuali perpetrati da un anziano ultraottantenne. A mezzogiorno di ieri, gli agenti della squadra mobile di Taranto hanno sottoposto agli arresti domiciliari, una donna di 46 anni in esecuzione di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Taranto Pio Guarna, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Vincenzo Petrocelli, per i reati di circonvenzione di persona incapace, violenza sessuale aggravata e continuata in danno di minorenne nonché di sequestro di persona. All'epoca dei fatti venne appurato che la vittima dovette cedere a reiterati abusi sessuali dell'anziano violentatore, completamente invaghito di lei, tanto da divenirne sempre più geloso e possessivo. Risale a febbraio del 2010, l'intervento degli agenti della mobile, che collocarono la minorenne presso una struttura protetta. L'11 marzo, l'arresto del violentatore che venne ristretto agli arresti domiciliari presso una casa di riposo per anziani. La cosa più grave è che la giovanissima vittima avrebbe ceduto alle pervicaci avances dell'anziano, perchè persuasa dalla prospettiva di ottenere da questi un cospicuo aiuto per la propria famiglia, in serie difficoltà economiche. Equivoco e sospetto il ruolo della madre della stessa vittima che, consapevole dei rapporti tra la propria figlia e l'ultraottantenne, ricevette continuamente denaro da quest'ultimo, così acconsentendo di fatto alla squallida relazione. Le indagini successive all'arresto del violentatore, hanno comprovato e documentato la veste, altrettanto criminale, assunta dalla madre nella vicenda: le accuse a suo carico sono di circonvenzione di incapace, reato di violenza sessuale subita dalla propria figlia (tredicenne, prima, ed appena quattordicenne, successivamente) e sequestro di persona, commessi dall'anziano e non impediti dalla stessa madre.

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