domenica 16 maggio 2010

Meter “pedofilia e abusi non sono fenomeni marginali”

Avola (SR) – “Non vorrei che domani tutto si riducesse a una grande e significativa manifestazione di affetto per il S. Padre, ma che tutti i movimenti e le associazioni prendessero coscienza di cosa è la pedofilia e gli abusi sessuali e non all’infanzia. Che tutto si tramutasse in azione pastorale continuata e duratura. Che non riducessimo tutto a facili emozioni e che potessimo, tutti insieme, chiedere come “Chiesa riunita nel nome di Gesù Cristo” perdono e speranza. Passiamo all’azione per prevenire gli abusi e aiutare le vittime.”. È con queste parole che don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore dell’associazione Meter (www.associazionemeter.org), che ha aderito alla Giornata, e interviene sull’incontro che domani in San Pietro vedrà insieme il Papa, Benedetto XVI, e i rappresentanti dei vari movimenti cattolici nati in seguito al Concilio Vaticano II, nel corso del Regina Coeli, la preghiera del tempo pasquale recitata dalla Chiesa cattolica..
“La Chiesa con i suoi fedeli, i movimenti e le associazioni, non deve occuparsi di pedofilia perché alcuni preti e vescovi sono pedofili e hanno commesso gravi peccati o reati contro i bambini ma perché è un “comando di Gesù, è una vocazione specifica del cristiano””, spiega don Fortunato, perché: “La Chiesa, nella sua azione pastorale ordinaria, nelle varie comunità cristiane, sparse in tutto il mondo, deve ritenere una volta per tutte che impegnarsi per la tutela dei bambini e la loro salvaguardia, è un “comando di Gesù” è un invito evangelico, è un impegno da sempre affinchè nessuno sia toccato dal male e quando lo fosse, sia certa chi è vittima, di trovare sempre una chiesa accogliente, premurosa che sappia ascoltare e accompagnare per ridare, alla luce del Vangelo, speranza”.
“Noi di Meter – continua il sacerdote siciliano – ci siamo da sempre e sempre ci saremo, nella nostra missione che ci ha portato ad accogliere e accompagnare 900 bambini e le loro rispettive famiglie con il nostro Centro di Ascolto e Accoglienza. Ci saremo sempre nel continuare a segnalare l’abominio con i nostri 200.000 siti pedopornografici che corrispondono a centinaia di migliaia di volti e corpi di bambini violati; continueremo ad operare nella Chiesa attraverso un costante e significativa proposta di una “pastorale per i bambini” volta, insieme alle famiglie, a rinnovare il “patto educativo”, privilegiata via affinchè i bambini amati non siano abusati ma che crescano in santità, grazia, gioia e diventino uomini e donne responsabili e amanti della vita e non della violenza”, conclude.

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