lunedì 19 novembre 2012

Una Vita Sottile - Veneto. Operazione contro la pedopornografia, 10 arresti: sequestrate 5 milioni di foto perquisizioni in tutta Italia Gli inquirenti: «Nei video torture ai bimbi. Pensiamo che alcuni siano morti»

Ha colpito anche il Veneto l'operazione antipedofilia portata avanti dalla Polizia Postale

Un’operazione in corso in varie regioni italiane, tra cui il Veneto, sta portando alla scoperta di un gruppo di «insospettabili» che si scambiava materiale pedopornografico di grande crudezza. Ci sono anche filmati e foto di neonati sottoposti a violenze sessuali e torture.



Una vasta operazione, con la notifica di una decina di ordinanze di custodia cautelare e numerose perquisizioni è in corso in varie regioni italiane, tra le quali il Veneto, al termine di un’indagine svolta dalla polizia postale per la Campania. Gli investigatori hanno scoperto un gruppo di persone insospettabili che si scambiava e divulgava materiale pedopornografico con particolare riguardo a materiale inedito di grande crudezza. Tra i milioni di immagini e video scoperti, vi sono anche filmati e foto di neonati sottoposti a violenze sessuali e torture.

Gli inquirenti parlano anche di presunti omicidi di minori a causa dei giochi sessuali con persone adulte. All'interno del sito web, infatti, sono contenuti centinaia di video che mostrano bimbi e bimbe torturati e alcuni di questi, alla fine dell'orrenda pratica non riprendono più i sensi e gli inquirenti ipotizzano che siano morti.

I files con le immagini pedopornografiche erano gestiti in un "deep web", un sito al quale si accedeva solo tramite una complessa password riservata. All'interno del sito c'erano due distinti archivi: uno chiamato "Art Core" nel quale si mostravano giochi erotici con bimbi anche piccolissimi, un altro chiamato "Tortur File" nel quale c'erano le cruente immagini dei bambini torturati con pratiche sessuali estreme che li avrebbero condotti alla morte.

Tra le persone arrestate anche in Lazio, Umbria, Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto ci sono operai, impiegati pubblici e privati, professionsiti. Anche una donna, una casalinga, è stata fermata.

L'inchiesta sarebbe scattata in seguito alla denuncia di un utente che si è imbattuto nel sto e ha immediatamente avvisato la polizia postale.

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