lunedì 18 marzo 2013

rinviato il processo a Don Seppia: ora chiede perdono


Rinviato al prossimo 22 marzo il processo a carico di don Riccardo Seppia, l’ex parroco di Sestri Ponente già condannato, in primo grado, con rito abbreviato, a 9 anni, sei mesi e 20 giorni per violenza sessuale su minori, tentata induzione alla prostituzione minorile, offerte plurime di droga e cessione di cocaina.
Il rinvio è stato a causa di un impegno istituzionale del giudice. Don Seppia, vestito con jeans e un giubbotto blu era presente in aula e ha rilasciato una dichiarazione spontanea, chiedendo perdono per il tipo di comportamento tenuto e specificando “di non aver mai concretamente messo in atto le fantasie oggetto degli sms e delle telefonate”, ha spiegato il suo legale Paolo Bonanni.
Il giudice ha inoltre disposto l’unificazione del processo a carico di don Seppia con quello a carico dell’ex seminarista Emanuele Alfano, condannato in primo grado a 5 anni e recentemente condannato a 8 anni dal tribunale di Palermo per induzione alla prostituzione minorile.
A sostenere la pubblica accusa è stato il sostituto procuratore generale Valeria Fazio. L’inchiesta sull’ex parroco della chiesa di Santo Spirito era partita da Milano, dove i carabinieri stavano indagando su un giro di droga spacciata nelle palestre e saune frequentate soprattutto dagli omosessuali e che li portò a individuare anche don Seppia.
A inchiodarlo vi furono le testimonianze di alcuni ragazzini che avrebbero avuto le ‘attenzioni’ dell’ex parroco, le intercettazioni, e gli sms e le chiamate con l’amico ed ex seminarista Emanuele Alfano.

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