martedì 19 marzo 2013

“Mea Maxima Culpa”, film-shock sulla pedofilia nella Chiesa


ROMA – Arriva nelle sale cinematografiche italiane (e in DVD) “Mea Maxima Culpa – Silenzio nella casa di Dio” un documentario sullo scandalo pedofilia nella Chiesa girato dal premio Oscar Alex Gibney.
Documentario che racconta le esperienze di Terry Kohut, Gary Smith, Pat Kuehn e Arthur Budzinsky nella St. John’s School di Milwaukee nel Wisconsin sotto la direzione di padre Lawrence Murphy. Tra il 1950 e il 1974 padre Murphy “ha abusato sessualmente di circa duecento bambini audiolesi senza affrontare mai nessun processo canonico fino alla morte”
“Nella notte, mentre noi agnelli riposavamo nei dormitori, tu, che eri il lupo, arrivavi. E ogni volta sceglievi la preda. Per questo io, che sono stato uno delle tue vittime, ti odio”. Queste le parole dure di un uomo non udente di Milwaukee in una lettera indirizzata a padre Lawrence Murphy.
I racconti dei protagonisti inchiodano padre Murphy, racconti che descrivono anche “la furbizia del prete, che sceglieva i piccoli di cui abusare tra quelli i cui genitori non parlavano il linguaggio dei segni. Come garanzia che quelle pratiche sarebbero rimaste non denunciate, e non punite.”
Nel documentario si parla anche degli abusi sessuali commessi dal prete di Boston John Geoghan, “abusi coperti dall’arcivescovo della città, Bernard Law.” Law non ha mai pagato per aver nascosto i casi anzi,  è stato trasferito in una delle chiese più importanti di Roma, Santa Maria Maggiore.
Dagli Stati Uniti anche il caso di Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, vicinissimo a Giovanni Paolo II, nel documentario definito “tossicodipendente e molestatore”, e che fu trasferito solo dopo la morte di papa Wojtyla.
Mea Maxima Culpa presenta anche il dossier di oltre diecimila pagine presentato alla Corte penale internazionale dell’Aja dalla SNAP (Survivors Network of those Abused by Priests) e dalla Ong americana Center for Costitutional rights dove gli accusati sono  il Vaticano, i suoi vertici e Papa Benedetto XVI per ”crimini contro l’umanità per aver coperto i reati di pedofilia”


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