martedì 12 marzo 2013

Facebook: il social che continua a nuocere vittime


14enne si getta da un dirupo dopo che il papà le vieta Facebook

Facebook è ancora una volta il pomo della discordia. Il padre vieta l'utilizzo del social network alla figlia 14enne, causa, forse, dello scarso rendimento scolastico della stessa. Ma all'adolescente proprio non va già e si lancia in un dirupo.


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E possibile che sia proprio Facebook la causa di ogni male? O è solo la tecnologia che ha contaminato ancora di più i rapporti sociali tra gli esseri umani? Questo sta a noi deciderlo in base al modo in cui gestiamo il nostro comportamento nei confronti dei social network. Tuttavia la storia che stiamo per raccontarvi è vera.
E’ accaduto nel canavese, in Piemonte. Si tratta di una ragazzina che andava male a scuola e sembra che il provvedimento adottato dal padre sia sconfinato, da parte dell’adolescente, in una reazione ai confini della realtà, che vedendosi limitare l’uso del Pc e soprattutto di Facebook, si è lanciata da un dirupo. La ragazza è di origini romene e ha 14 anni. Il padre aveva deciso di prendere tale provvedimento dopo che la scuola della ragazzina lo aveva convocato per comunicargli lo scarso rendimento della stessa negli studi, e soprattutto delle sue continue assenze.
Ieri, parenti e amici, allarmati dalla sua scomparsa l’hanno cercata e poi rintracciata, ma lei èriuscita a compiere comunque il suo gesto estremo, si dice impaurita per i nuovi ‘rimproveri’ del padre. I soccorsi del 118 per fortuna sono intervenuti prontamente e adesso la ragazzina se la caverà con una prognosi di 40 giorni. E purtroppo siamo alle solite, ogni giorno dobbiamo fare i conti di come Facebook ci abbia cambiato la vita sia nel bene che nel male, sperando che il suo lato oscuro non prendi il sopravvento.

Foggia: 14enne adescata su Facebook è stata minacciata e stuprata

Una tredicenne adescata su facebook è stata violentata da un gruppo di suoi coetanei. Ora l'incubo è finito, ha avuto il coraggio di confessare tutto ai propri genitori.


Il Social che fa paura. E’ accaduto nel foggiano, una ragazzina di 14 anni è stata adescata su Facebook da un gruppo di 4 coetanei ed è stata violentata.
Per i due quattordicenni il tribunale per minorenni di Bari ha deciso di collocarli in una comunità. Gli altri due non sono imputabili a causa dell’età (13 anni). Tuttavia sembra che la ragazzina aveva già conosciuto uno di questi ragazzini. Il 2 febbraio, precisamente, decidono di conoscersi. All’incontro il suo coetaneo cerca di andare subito al sodo provocando l’irrigidimento dell’amica. Poi il 18 febbraio c’è l’incontro chiarificatore al quale partecipano anche gli amici 14enni e 13enni del primo ragazzino, realizzando una vera e propria scena di vendetta, l’adescatore è il vendicatore, un altro copre la via di fuga facendo da palo, l’altro riprende i baci tra la tredicenne e i primo adescatore con il telefonino. Ottenuto il filmato, minacciano la ragazza che se non avesse acconsentito ad un vero e proprio rapporto sessuale l’avrebbero pubblicato su youtube. “La ragazzina – ha spiegato il dirigente del commissariato di Cerignola, Giampaolo Patruno - per paura di veder violata la propria dignità, ha acconsentito“.
L’abuso è avvenuto per mano di due del gruppo di ragazzi, in una casa abbandonata. Ma ad un certo punto, e per fortuna, la ragazzina ha avuto il coraggio di confidarsi con un’amica maggiorenne che l’ha aiutata a parlare con i genitori. ”Si tratta di un episodio molto triste, perché parliamo di una violenza subita da una giovanissima a Cerignola ad opera di suoi coetanei“, ha detto il dirigente della squadra mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini.

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