venerdì 22 marzo 2013

Padova, il bimbo conteso torna dalla madre: “Ora andrà nella sua scuola a Cittadella”

La Corte di Cassazione avrebbe accolto il ricorso della madre del bambino di 10 anni di Cittadella che da mesi è al centro di una controversia tra i genitori. Lo ha annunciato l'avvocato Girolamo Coffari, legale della madre del bimbo prelevato a forza da scuola in ottobre in esecuzione di un provvedimento di affidamento al padre. Per Coffari «la sentenza fa a pezzi la Pas (sindrome alienazione parentale)». 



Leonardo torna dalla mamma. Nuovo colpo di scena nella dolorosa storia del bambino di 10 anni, conteso a suon di carte bollate dai suoi genitori. Protagonista nei mesi scorsi di una scena choc: portato via a forza da scuola dagli agenti, in mezzo al caos 
DIFETTO DI MOTIVAZIONE – La decisione della Suprema Corte, che attribuisce un difetto di motivazione nella decisione dei giudici d’appello, rimandando al tribunale di secondo grado il processo, rappresenta per la mamma del bimbo conteso di Cittadella una prima vittoria. E la donna non ha atteso uan frazione di secondo: annullato l’appello sono infatti valide le misure emesse in primo grado, nelle quali era previsto che il piccolo stesse con lei. E così mercoledì sera la donna, assieme ad avvocato e familiari, si è presentata davanti alla casa protetta di Padova in cui si trova il bambino per ordine del giudice e per scelta del papà. La donna ha presidiato l’entrata della struttura per ore chiedendo di potersi portare a casa suo figlio. Affinché non accadesse nulla di pericoloso la signora è stata fatta entrare. Una suora le ha detto che il piccolo non si trovava lì ma stava con il padre a casa sua.

QUARTIERE ARCELLA – La donna allora si è presentata nel quartiere dell’Arcella dove abita l’ex marito, e si è piazzata sotto casa sua. «Lui – ha detto la donna, riferendosi all’ex coniuge – ha richiuso subito la porta, ma il bambino ha sentito la mia voce ed è uscito dalla casa, salendo nella mia macchina». Diversa è la versione dell’uomo, che afferma di aver preso la decisione di lasciarlo andare per non turbarlo e per non ricadere nelle stesse scene di tre mesi fa. Così gli ha messo giubbetto e berretto al bambino, e, pur con un nodo alla gola, gli ha spiegato che si sarebbero visti presto e, con tutta la calma e la serenità di cui quel bimbo ha bisogno, lo ha consegnato alla mamma senza discussioni, assicurandosi che, per quanto previsto dai giudici di primo grado, sia messo nelle condizioni di vedere il bambino con regolarità, in attesa del nuovo appello. La madre ha riferito all’Ansa le parole del piccolo: «Mamma riportami a casa, voglio che finisca questo incubo».
HA GIA’ DATO IL NULLA OSTA – Secondo l’agenzia Ansa, il bambino tornerà nella scuola di Cittadella da dove era stato prelevato a forza nell’ottobre 2012 il bambino di 10 anni al centro della dura controversia tra i genitori. Lo ha confermato la madre, sostenendo che la scuola ha già dato il nulla osta. «Può tornare nella sua classe quando vuole» ha aggiunto. Nei mesi scorsi, quand’era nella casa-famiglia, il ragazzino – compirà 11 anni ad aprile – era stato inserito in una scuola elementare di Padova. «Nonostante il caos – ha detto la donna – ha avuto una pagella con tutti 9 e 10».

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