martedì 19 marzo 2013

"La pedofilia non è un crimine, ma un semplice disturbo psicologico". Sono le sconcertanti affermazioni del cardinale sud-africano Napier


Giusto sottolineare che questo cardinale ignora totalmente i diritti dei bambini.
Urge immediata pulizia nella chiesa!!!

Cardinale elettore del papa: "La pedofilia non è un crimine"

"La pedofilia non è un crimine, ma un semplice disturbo psicologico". Sono le sconcertanti affermazioni dell’arcivescovo sud-africano, Wilfrid Fox Napier, durante una intervista rilasciata alla Bbc. Il cardinale, il quale ha partecipato al Conclave per l’elezione del nuovo papa, ha argomentato che “I pedofili sono affetti da un disturbo mentale, quindi non devono essere puniti, ma solo curati. Queste persone non sono da ritenere criminalmente responsabili  alla pari di quelle che hanno scelto intenzionalmente di esserlo". "Solo nel caso in cui"- ha proseguito il cardinale-" io, persona normale,scegliessi di trasgredire la legge, sapendo di farlo, allora penso di dover essere punito”. Il cardinale ha concluso affermando di conoscere  due preti, che sono diventati pedofili, dopo un’infanzia caratterizzata da soprusi.
Le parole del cardinale Napier hanno scatenato numerose critiche. Barbara Dorries, che da bambina fu violentata da un prete,  ha affermato che "La pedofilia è  un crimine e deve essere punita. I vescovi e i cardinali hanno fatto fin troppi sforzi per coprire e nascondere questi crimini permettendo ai predatori di continuare, di non essere arrestati, e di mantentere i segreti all’interno della chiesa”. Un’altra vittima di abusi sessuali Marie Collins, ha affermato che "è scioccante vedere un uomo a questi livelli nella Chiesa, che ha queste opinioni e ignora totalmente i diritti dei bambini". 
L'elezione del nuovo papa ha alimentato grandi attese e speranze sulla possibilità che possa iniziare un nuovo corso nella Chiesa; qualche giorno fa avevano inorridito le affermazioni di un cardinale per il quale sarebbero" i bambini a cercare baci e carezze".In quel caso l'autore delle dichiarazioni rimase anonimo, ma questa volta c'è un nome e cognome e il  nuovo papa ha da subito la possibilità di dimostrare che le cose nella Chiesa sono destinate a cambiare.

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