lunedì 4 marzo 2013

petizione contro cardinale che coprì prete pedofilo. Anche Ratzinger sapeva. Inchiesta de Le Iene su 25 anni di abusi di un prete in Liguria


Per 25 anni la Chiesa, pur conoscendo il problema, pur sapendo che don Nello Giraudo molestava i bambini, non ha mai fatto nulla per fermarlo.
Al massimo il parroco veniva spostato di parrocchia in parrocchia (nella provincia di Savona) e gli venne anche consentito, sebbene tutti sapessero dei suoi problemi, di aprire un centro per minori disagiati.
Anche il papa emerito Benedetto XVI era a conoscenza di fatti di pedofilia avvenuti nella diocesi di Savona ma non lo denunciò. A raccontare la vicenda è il quotidiano ligure Il Secolo XIX che pubblica una lettera inviata nel 2003 dall’ex vescovo di Savona, il cardinal Domenico Calcagno, a Joseph Ratzinger, all’epoca prefetto della congregazione per la dottrina della Chiesa, l’organo deputato a vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica.
«Anche il papa», scrive il quotidiano di Genova, «era a conoscenza dei casi di pedofilia che si sono verificati all’interno della Diocesi savonese. Ma, come del resto i vertici della curia locale, non ha denunciato alla magistratura i fatti».
Sotto accusa don Nello Giraudo che, scrive sempre il quotidiano genovese, «non avrebbe mai nascosto ai superiori la sua vita clericale, segnata dalla frequenza di episodi di rapporti con giovani con cui entrava in contatto».
«Una vicenda che acquista un peso significativo nella storia di Ratzinger e in cui compaiono altri personaggi illustri, tra cui il cardinale Domenico Calcagno, al tempo vescovo della diocesi savonese, che sarà membro dell’imminente conclave».

Si è occupata del caso anche la trasmissione televisiva Le Iene, ieri sera, con un servizio di Pablo Trincia ed è scattata subito una petizione per chiedere che il cardinale Calcagno non partecipi al conclave che nelle prossime settimane dovrà nominare il nuovo pontefice. 
Le Iene hanno intervistato tre vittime degli abusi di don Nello che hanno raccontato le violenze: il parroco portava i ragazzini in campeggio o a casa della madre e li molestava . «I vescovi che sapevano delle sue tendenze pedofili gli hanno fatto aprire una comunità per minorenni in difficoltà», ha denunciato una delle vittime, oggi trentenne
Poco prima aveva confessato le proprie pulsioni pedofile ad un altro parroco ma «il vescovo Lanfranconi non ha mai fatto nulla». 
Veniva spostato di parrocchia in parrocchia ma nessuno lo ha mai allontanato dagli adolescenti. Le Iene hanno provato ad incontrare i vertici della Curia savonese che conoscevano il caso e che non sono mai intervenuti. Nessuno di loro ha voluto rilasciare dichiarazioni. 

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