giovedì 14 marzo 2013

Papa Francesco e le sue dichiarazioni in merito alla pedofilia nella chiesa

Prime notizie sul neoeletto pontefice. Tra curiosità e informazioni, spuntano anche gli scandali. A poche ore dalla fine del Conclave, girano in rete comunicazioni su un passato oscuro di Jorge Mario Bergoglio, che vedono il nuovo Papa legato alla dittatura argentina. Non passa, poi, inosservata, l'opinione dell'ex-cardinale riguardo il tanto dibattuto problema dei preti pedofili. Le idee e le parole sono tratte da  un libro/intervista scritto dai giornalisti Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin, "Il gesuita", appena pubblicato a Buenos Aires. «Se c'è un prete pedofilo è perchè porta in sè la perversione prima di essere ordinato. - afferma Papa Francesco - Sopprimere il celibato non curerebbe tale perversione. O la si ha o non la si ha». La pedofilia è una «perversione di tipo psicologico previa ad un'opzione di celibato». In accordo con Benedetto XVI, Bergoglio si dice convinto «del mantenimento del celibato», in quanto non sicuro che un'eventuale soppressione del celibato «possa portare ad un aumento delle vocazioni». «Bisogna stare molto attenti nella selezione dei candidati al sacerdozio. - sottolinea nel volume - Nel seminario di Buenos Aires ammettiamo circa il 40% dei candidati, e facciamo un attento monitoraggio sul processo di maturazione. ». Il neo pontefice conclude: «Il 70% dei casi di pedofilia avviene in un ambiente familiare o di quartiere. Se la Chiesa dovesse rivedere tale norma affronterebbe comunque la questione come un problema culturale di un determinato luogo - per esempio nella Chiesa ortodossa, dove i sacerdoti possono essere sposati - non cioè in modo universale e come un'opzione individuale».

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