mercoledì 23 febbraio 2011

Gemelline scomparse: il mistero dei due bicchieri


Sono trascorse tre settimane dalla scomparsa delle due piccole gemelle, Alessia e Livia, di sei anni, e dal suicidio del padre, Matthias Schepp. Ancora nessuna traccia.
La madre, Irina Lucidi, non trova pace e non riesce a chiudere occhio se non in compagnia dei due pupazzetti di peluche delle figlie. Il procuratore della Repubblica di Foggia - Vincenzo Russo - ritiene che le bambine non siano mai giunte in Italia, opinione sostenuta dal fatto che le segnalazioni e le testimonianze non sono ancora state confermate da alcun elemento certo.
Intanto balza all'attenzione degli inquirenti un nuovo elemento che porta gli investigatori verso quella che già la stampa francese considera la soluzione più tragica e tuttavia più probabile: che Alessia e Livia siano state avvelenate dal padre, ma c'è di più: è possibile che siano state avvelenate nella stessa abitazione del padre, e questo sospetto deriva da due elementi.
Primo: dall'appartamento di Matthias Schepp mancano due valigie, modello da barca, utilizzate per le gite in barca appunto, che lo stesso Schepp compiva di frequente, e che non sono state ritrovate né nell'auto abbandonata a Cerignola prima del suicidio, e che potrebbero state usate per nascondere i corpi. Secondo: il ritrovamento di due bicchieri, sul tavolo della cucina, sempre in casa Schepp, che sono stati utilizzati probabilmente dalle due gemelle e al momento al vaglio della Scientifica per rilevare eventuali tracce di sostanze venefiche. In caso positivo, sarebbe una traccia fondamentale che porta all'avvelenamento e alla conclusione che il triste destino delle gemelle si sia concluso in Svizzera.

Nessun commento:

Posta un commento