venerdì 12 luglio 2013

Pedofilo 73enne in chat si fingeva 19enne e malato di sla


Forse spinta dalla compassione, una 15enne dell’hinterland di Cagliari aveva accettato di spogliarsi davanti alla webcam per far contento un sedicente Marco, età dichiarata 19 anni, affetto da Sla. Almeno così le aveva raccontato lui quando nel 2008 l’aveva contattata sulla chat messenger. La giovane non poteva sapere che Marco era in realtà Adolfo Forino, 73 anni di origini campane ma da sempre residente a Torino. Lo scorso 7 luglio l’uomo - sposato e con figli, oggi pensionato ma in passato dirigente di una società di telecomunicazioni - è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo di Cagliari che gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.
La vicenda comincia nel 2008 quando la giovane viene contattata su messenger da «Marco» che le dice di avere 19 anni e di essere affetto da una grave malattia. I due restano in contatto per circa un anno e il nuovo amico le presenta lo «zio Niccolò», che ogni tanto partecipa alle conversazioni. Poi il 19enne muore, almeno è questo quello che le racconta lo zio che subentra al nipote nei contatti con la ragazza. Tra i due inizia una relazione virtuale fatta di esibizioni della vittima davanti alla webcam e di regali che lui le invia: un pc portatile, denaro versato sulla carta di credito ricaricabile e anche un vibratore. Ma a un certo punto lui diventa estremamente geloso, la convince a consegnargli tutta la sua rubrica telefonica che l’uomo userà per controllarla. Forino inizia infatti a contattare gli amici della ragazzina, spacciandosi per un prete o uno zio. Arriva addirittura a chiamare la madre della sua vittima per dirle che la figlia si prostituisce. Ed è qui però che compie un passo falso fatale. La madre della giovane si allarma, riesce a convincere l’adolescente a raccontarle il suo terribile segreto e, siamo nel 2011, parte la denuncia ai carabinieri.

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