L’arcidiocesi di Milwaukee costretta a pubblicare carteggi segreti sulla mala-gestione di 350 casi di abusi. Dalle lettere del card. Dolan spunta il nome del papa emerito.


Diversamente da quanto scrivono alcune autorevoli testate italiane, non si tratta di una tappa della presunta operazione-trasparenza declamata da papa Bergoglio. La pubblicazione dei documenti era stata annunciata nell’aprile scorso dall’attuale arcivescovo di Milwaukee, Jerome E. Listecki, dopo che nel corso di un’udienza gli avvocati delle vittime avevano chiesto al giudice di obbligare il porporato a rendere noto il carteggio. Come spesso accade in questi casi, la Chiesa ha anticipato le mosse per tentare di ridurre al minimo il danno d’immagine. La scorsa settimana Listecki si era rivolto ai suoi fedeli con una lettera aperta avvertendo che i documenti avrebbero potuto scuotere le loro convinzioni religiose, cercando di spiegare le motivazioni dei leader della Chiesa, e offrendo le proprie scuse alle vittime. «Preparatevi a rimanere scioccati da quello che leggerete», ha scritto l’arcivescovo. «Ci sono alcune descrizioni del comportamento criminale di questi sacerdoti».
Secondo le carte, il fondo in cui nel 2003 è confluito l’enorme massa di denaro (56,9 mln) era quello destinato alla manutenzione dei cimiteri. In quel momenot l’arcidiocesi di Milwaukee andava verso la bancarotta che avrebbe dichiarato nel 2011 non potendo più sostenere le spese milionarie di risarcimento. Secondo Jeff Anderson, il legale che rappresenta 350 vittime degli abusi commessi in Wisconsin in ambito ecclesiastico, si tratterebbe chiaramente di frode e Dolan avrebbe effettuato il trasferimento per proteggere il denaro da rivendicazioni e responsabilità legali. «Se vogliono trasferire e nascondere del denaro lo fanno rapidamente, se vogliono proteggere la storia segreta di un prete pedofilo lo spediscono in una località glaciale», ha detto Anderson al Wall Street Journalalludendo probabilmente ad alcuni trasferimenti “sospetti” in diocesi periferiche come quella dell’Alaska. Dolan ha immediatamente negato tutto, diffondendo un comunicato ufficiale per spiegare che il fondo è stato creato secondo le leggi statali e non «era uno scudo al processo di bancarotta» tuttora in corso.
Oltre ai file sul trasferimento di denaro, il nome del capo dei vescovi americani compare anche su alcune lettere dirette al Vaticano per richiedere punizioni più severe nei confronti di preti responsabili di crimini pedofili. Dolan avrebbe invitato la Santa Sede a revocare un permesso di tornare in servizio concesso a un prete, sostenendo che «la nostra credibilità verrebbe fortemente danneggiata». Prima del “caso Dolan” l’arcidiocesi di Milwaukee era divenuta famosa per aver tenuto segrete le gesta di uno dei più feroci pedofili seriali del secolo scorso. Vale a dire il reverendo Lawrence Murphy, reo confesso ai propri superiori, a Ratzinger, a Bertone e al proprio terapeuta (ma solo poche settimane prima di morire a 82 anni nel 1998) di aver molestato nella sua carriera oltre 200 bambini sordomuti di età compresa tra 10 e 12 anni.
Oltre ai file sul trasferimento di denaro, il nome del capo dei vescovi americani compare anche su alcune lettere dirette al Vaticano per richiedere punizioni più severe nei confronti di preti responsabili di crimini pedofili. Dolan avrebbe invitato la Santa Sede a revocare un permesso di tornare in servizio concesso a un prete, sostenendo che «la nostra credibilità verrebbe fortemente danneggiata». Prima del “caso Dolan” l’arcidiocesi di Milwaukee era divenuta famosa per aver tenuto segrete le gesta di uno dei più feroci pedofili seriali del secolo scorso. Vale a dire il reverendo Lawrence Murphy, reo confesso ai propri superiori, a Ratzinger, a Bertone e al proprio terapeuta (ma solo poche settimane prima di morire a 82 anni nel 1998) di aver molestato nella sua carriera oltre 200 bambini sordomuti di età compresa tra 10 e 12 anni.
Nessun commento:
Posta un commento