venerdì 12 luglio 2013

La svolta di Bergoglio: il Vaticano abolisce l'ergastolo. Stretta sulla pedofilia


Rivoluzione nella legislazione vaticana che si adegua ai tempi introducendo nuovi reati, non previsti dal precedente codice, e ratifica accordi internazionali soprattutto in tema di riciclaggio di denaro e di delitti come la tortura. Con il Motu proprio del Papa e con le tre leggi della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano, si abolisce l'ergastolo e si dà un giro di vita sui soprusi sui fanciulli. Si rinnova quindi il sistema penale, in parte rispondendo a richieste di Moneyval sull’antiriciclaggio, in parte ad altre esigenze. L'adeguamento richiesto da Moneyval, ha precisato il direttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano Giuseppe Dalla Torre, non si esaurisce con queste norme e proseguirà con ulteriori provvedimenti, probabilmente dopo la pausa estiva. Tutte le norme pubblicate oggi entreranno in vigore dal primo settembre prossimo.
Rafforzate le sanzioni penali su abusi bimbi - Il Papa rafforza anche il sistema penale sui di delitti sui minori: vendita di minori, prostituzione minorile, violenza sessuale su minori atti sessuali su minore, pedopornografia, detenzione di materiale pornografico, arruolamento di minore. Le norme riguardano delitti commessi nella Città del Vaticano o uffici di Curia.
Attentato alla sicurezza delle Stato - Il Motu proprio pubblicato oggi stabilisce inoltre che gli organi giudiziari del Vaticano possano esercitare la giurisdizione penale anche su reati commessi contro la sicurezza, gli interessi fondamentali o il patrimonio della Santa Sede e contro ogni reato la cui repressione è richiesta da un accordo internazionale ratificato dalla Santa Sede, se l'autore si trova nello Stato della Città del Vaticano e non è estradato all'estero. Le nuove norme prevedono l'aumento delle pene per la sottrazione di documenti riservati dagli uffici vaticani, qualora i documenti abbiano particolare rilievo.
Ergastolo disumano e inutile - Il presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano Giuseppe La Torre, interpellato dai giornalisti sulle conseguenze della abolizione dell'ergastolo su eventuali richieste di estradizione ha precisato che il problema della estradizione viene generalmente posto nella legislazione internazionale per i paesi in cui si applica la pena di morte e non per quelli in cui si commina l'ergastolo. "Dovrei però - ha precisato La Torre - vedere il caso concreto e giudicare quello". La abolizione dell'ergastolo, ha osservato il giudice vaticano, è più che altro un "adeguamento dell'ordinamento vaticano a queste prospettive criminologiche che ritengono l'ergastolo disumano e inutile".
Francesco prosegue riforma Ratzinger iniziata nel 2010 - Il Papa prosegue così la riforma iniziata da Benedetto XVI con le leggi emanate a fine 2010, per dotare la Santa Sede di strumenti per prevenire e contrastare la criminalità, favorendo la cooperazione giudiziaria internazionale anche su riciclaggio e terrorismo. Il Motu proprio, affianca tre nuove leggi complementari in materia penale, modifiche al codice penale e al codice di procedura penale e su norme generali in tema di sanzioni amministrative.

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