venerdì 12 luglio 2013

ecco Negobot, "Lolita virtuale" che stana i 'predatori' del sesso minorile

Sembra una studentessa di 14 anni come ce ne sono tante e che potrebbe attirare le attenzioni dei pedofili su Facebook. Si tratta pero' di una Lolita virtuale: un programma informatico, chiamato Negobot, sviluppato dagli studiosi spagnoli dell'Universita' di Deusto per trarre in trappola i pedofili che insidiano i piu' piccoli in rete. Il software e' molto sofisticato e riesce a ingannare i predatori sessuali, che vengono indotti a credere che Negobot sia reale: caricato su un forum dove si sospetta si possano trovare pedofili, Negobot si comporta in modo del tutto naturale e, una volta contattato, coltiva la conversazione in modo da smascherare il presunto predatore sessuale. Gli scienziati hanno usato la teoria dei giochi, un sistema matematico che concerne le decisioni strategiche, per rendere il suo comportamento piu' convincente: Negobot ha una doppia personalita' e sette diversi pattern comportamentali, che comprendono errori di battitura, abbreviazioni, errori linguistici deliberati che imitano le azioni di una giovane adolescente. "Una grande novita' e' che Negobot usa la teoria dei giochi per rendere la conversazione piu' realistica", ha spiegato Carlos Laorden, fra i 'papa'' di Negobot. Il software potrebbe presto essere incorporato nei social network e potrebbe essere usato nella lotta contro la pedofilia on line, anche se gli scienziati sottolineano che, sebbene abbia un alto grado di intelligenza artificiale, il programma non e' ancora in grado di rilevare sottigliezze linguistiche come ad esempio l'ironia.

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