mercoledì 12 dicembre 2012

Viminale e garante per l'infanzia contro gli abusi sui minori


Rafforzare l'attività di "prevenzione e repressione" dei fenomeni di abuso, sfruttamento o violenza contro i minorenni, anche attraverso il web, spesso causa di allontanamento e fughe. Questo l'obiettivo del Protocollo d'intesa firmato al ministero dell’Interno tra il Dipartimento della pubblica sicurezza e l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza

ROMA -
Con questo accordo viene costituito un tavolo tecnico, che si occuperà di approfondire le  problematiche relative ai minori autori, vittime e testimoni di reato, nonché di rendere omogenei, sul territorio nazionale, i metodi di intervento delle forze di polizia nei confronti di bambini e adolescenti, in particolare, per le procedure di identificazione e di gestione dei minorenni, anche non accompagnati, presenti sul nostro territorio.
Verranno definite linee guida per rendere uniformi le modalità di intervento delle forze di polizia, ci sarà uno scambio di informazioni, anche con la promozione di iniziative sul tema, e saranno approfondite eventuali criticità delle norme vigenti, anche per poter promuovere "specifici interventi legislativi".
"Bambini adolescenti sono esposti a rischi di ogni genere - ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, pensando soprattutto a fenomeni della pedopornografia e del bullismo - si confrontano con un mondo molto duro. Possiamo fare una cosa importante per il futuro del Paese, perché i cittadini che ne usciranno saranno capaci di gestire i propri diritti e doveri".
L'obiettivo, ha aggiunto il capo della Polizia, Antonio Manganelli, è quello di "rafforzare tutte le attività capaci di contrastare ogni forma di abuso nei confronti di bambini e ragazzi, che sono categorie deboli. La prevenzione e la repressione di reati collegati al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza saranno accompagnate da un coinvolgimento delle nostre strutture, non escluse quelle che si occupano di strumenti informatici".
Il garante per l'infanzia, Vincenzo Spadafora, ha voluto sottolineare che quello firmato oggi e' "il primo protocollo che l'Autorità firma con un'alta istituzione: faremo analisi congiunte su ciò che può essere migliorato, le leggi ci sono, penso ad esempio a quelle sui minori stranieri, ma talvolta ci sono problemi nella loro applicazione. Vedremo anche – ha continuato - quali strumenti normativi mancano, possiamo suggerire al Parlamento cose da migliorare".
A tal proposito, il Garante ha ricordato il caso del bambino di Padova conteso tra genitori separati e portato via dalle forze dell'ordine durante l'orario scolastico per essere ospitato in una comunità. "Se ci fossero regole più chiare - ha sottolineato Spadafora - e non si pretendesse l'utilizzo delle forze dell'ordine, se non in casi estremi, episodi come questo sarebbero evitati".

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