Il 22,8% delle bambine e' stato vittima di provocazioni ripetute da parte di compagne, mentre il 21,6% ha affermato di essere stato offeso piu' volte senza motivo. Sono alcuni dei dati sul bullismo femminile, ricordati da Telefono Azzurro commentando l'episodio, accaduto a Rimini, di una tredicenne insultata e maltrattata dalle compagne per futili motivi. Il 10,4% delle adolescenti - ricorda ancora l'associazione citando la recente indagine condotta con l'Eurispes sulla 'condizione dell'infanzia e dell'adolescenza' - ha inoltre dichiarato di essere stata isolata o esclusa dal gruppo.
Il bullismo quindi "e' diffuso indistintamente tra maschi e femmine", si legge nella ricerca datata 2011. Le differenze tra ragazzi e ragazze si riscontrano negli episodi di minacce (4,2% di bambine ne e' stata vittima contro il 7% dei maschi) e percosse (2,5% contro 4,1%). Una differenza notevole si registra invece negli episodi di diffusione di informazioni false o cattive (le vittime femminili sono il 28% contro il 20,8% maschile).
Questo perche', commenta all'AdnKronos Barbara Forresi, coordinatrice Centro studi di Telefono Azzurro, "il bullismo femminile mette in atto strategie psicologiche piu' sottili rispetto a quello maschile. Non a caso sembra dilagare il coinvolgimento di ragazze in episodi di cyber-bullismo come vittime o autrici (le ragazze coinvolte sono il doppio dei ragazzi). Il fenomeno femminile - conclude Forresi - e' solitamente invisibile e anonimo, ma questo non vuol dire che episodi di minacce e percosse non accadano. I fatti di Rimini lo dimostrano".
"Risulta urgente dunque - auspica Munizzi - un'azione di prevenzione e di informazione per tutelare i nostri figli e far si' che non si ripetano piu' casi gravi di bullismo tra i minori: la violenza in ogni sua forma deve essere condannata, e' questo che dobbiamo insegnare ai nostri figli".
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