giovedì 6 dicembre 2012

Nasce l'alleanza mondiale contro pedofilia e abusi online


Solo un primo passo, ma di ampiezza mondiale. Ed è questo che fa ben sperare, e segna la differenza con quanto fatto finora per lottare contro la pedofilia online. Per la prima volta, hanno infatti deciso di unire le forze 48 Paesi in tutto il mondo per combattere contro il flagello delle immagini pedopornografiche diffuse su internet. La nuova Alleanza globale, sotto la guida di Ue e Usa, mette a cooperare insieme sui 5 continenti sia gli stati dove i bambini vengono sfruttati che quelli che ospitano i server dei siti incriminati, ma anche i Paesi dove queste immagini vengono 'fruite'.
Tantissimi i paesi entrati a far parte dell'alleanza - A partecipare all'iniziativa sono infatti i 27 stati membri dell'Unione europea più Croazia, Serbia, Montenegro, Albania, Turchia, Norvegia e Svizzera, poi gli Stati Uniti con Australia, Nuova Zelanda e Giappone, a cui si aggiungono Georgia, Moldova, Ucraina, Nigeria, Ghana, Filippine, Corea, Cambogia, Thailandia e Vietnam.
La commissaria dell'Ue: "Tutelare le giovani vittime e punire i colpevoli" - "E' nostra responsabilità tutelare le giovani vittime e punire i colpevoli dovunque si trovino, e l'unico modo per riuscirci è fare fronte comune per coordinare e intensificare la nostra azione", ha sottolineato la commissaria Ue agli affari interni Cecilia Malmstroem, che ha tenuto a battesimo l'iniziativa insieme al ministro americano della giustizia Eric Holder e ai rappresentanti degli altri paesi, tra cui il ministro dell'interno italiano Anna Maria Cancellieri.
Un giro d'affari da 250 milioni di dollari - Secondo i dati forniti dall'Agenzia dell'Onu per la lotta alla droga e alla criminalità, sono oltre un milione le immagini pedopornografiche attualmente sul web, a cui ogni anno se aggiungono 50mila di nuove, pari a un giro d'affari da 250 milioni di dollari. Il problema, ha spiegato Cancellieri, è che i server su cui girano i siti con le immagini incriminate "sono nei paesi più dislocati", e nonostante gli stati combattano individualmente - e l'Italia è tra quelli che lo fanno "molto bene" grazie a una polizia postale "molto ben attrezzata" - la lotta alla pedofilia online è sicuramente "più efficace" quando c'è una collaborazione "forte" a livello internazionale.
La Russia per il momento non intende far parte dell'alleanza - La Russia, che alcune Ong denunciano ospitare migliaia di siti pedopornografici, non ha per ora voluto essere della partita. "Spero accetterà di unirsi più tardi", ha auspicato Malmstroem. La questione sarà toccata al summit Ue-Russia che si terrà a Bruxelles il 21 dicembre.

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