lunedì 31 dicembre 2012

Suicida a 15 anni 2 mesi dopo la sorella vittima di bullismo


Una ragazza di 15 anni si è tolta la vita dopo che, due mesi prima, la sorella minore si era suicidata in seguito ad atti di bullismo telematico di cui era stata vittima.


Suicida a 15 anni 2 mesi dopo la sorella vittima di bullismo
IRLANDA - Quante volte uccide la stessa persona quell’insieme di offese, atteggiamenti, violenze, spesso reiterate nel tempo, che definiamo ‘bullismo’? Certamente non una volta, ma tante, infinite volte. Tante finché diventa così insopportabile il sentirsi morire ancora e ancora da non poterne più e da decidere difarla finita. Per la debolezza di un momento o per il dolore ormai insanabile mescolato alla fragilità di una vita ancora troppo giovane.
Era successo a Erin Gallagher il 27 ottobre scorso, quando l’Irish Examiner riportò la notizia definendo la sua morte come “il terzo caso eclatante di presunto suicidio legato ad atti di bullismo telematico in poche settimane”. Erin, che insieme alla sorella frequentava il Finn Valley College a Stranorlar, era stata infatti vittima di cyberbullismo, ovvero di atti di bullismo e di molestie effettuatetramite e-mail, social network, e altri mezzi elettronici e telematici, e poco prima di suicidarsi, a soli 13 anni, aveva postato online alcuni commenti, segnalando che diversi teenager la stavano perseguitando, in quella che col senno di poi sembrò essere a tutti gli effetti una manifestazione delle proprie angoscianti intenzioni.
Ma quel dolore che prende avvio da gesti dettati forse dalla superficialità più che dalla cattiveria, lascia dietro di sé una scia che avvolge i familiari, gli amici, che rimangono a fare i conti con una fine insensata, con il vuoto e l’inutilità di senso di cui sembra fatto ogni tentativo di spiegare, di capire, di correggere, di perdonare.
Difficile penetrare quel dolore, difficile, adesso, spiegare fino in fondo il gesto diShannon, 15 anni, sorella maggiore di Erin, che si è suicidata a distanza di due mesi da quel tragico avvenimento che deve averla certamente sconvolta. Il corpo della ragazza è stato trovato giovedì scorso nella casa di Stranamuck, vicino Castlefin, ad alcune miglia di distanza da dove vive la madre delle ragazze, Lorraine.
Ed è così che il bullismo uccide ancora, per vie imprevedibili, tanto può essere feroce, tanto profondamente riesce a insinuarsi e a penetrare anche nella vita di chi resta, mentre i familiari provano a spiegare quanto grande e dolorosa fosse la mancanza che Shannon sentiva per la sorella perduta e le istituzioni invitano a riflettere su quanto accaduto. "Siamo profondamente sotto choc e dobbiamo imparare immediatamente dalla morte di Shannon" ha affermato il Ministro dell'Educazione Rairi Quinn, mentre Padre John Joe Duffy, che ha parlato al funerale della ragazza, si è espresso sulla necessità di misure urgenti da adottare per evitare ulteriori tragedie.
Intanto, in ricordo delle sorelle Erin e Shannon è stata creata la pagina facebook "RIP Shannon Gallagher & Erin Gallagher", che ha raggiunto in pochi giorni 20.000 adesioni e attraverso cui, nel ricordo di queste giovani ragazze, gli utenti hanno anche avuto modo di discutere di bullismo e delle conseguenze che esso può avere su bambini e ragazzi. Un problema assai più complesso quando avviene per via telematica in quanto, oltre a generare nelle vittime gli stessi sentimenti provocati dal bullismo ‘tradizionale’, che vanno dalla bassa autostima alla depressione, fino ad alterare la stabilità emotiva di soggetti giovani che attraversano una fase della vita già di per sé stressante, risulta più complesso da intercettare per i genitori, i quali non sempre hanno familiarità e dimestichezza con l’uso di internet, chat e social network.

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