venerdì 26 ottobre 2012

incollava al muro le mani della figlia per picchiarla meglio


Elizabeth Escalna è stata condannata al carcere a vita per aver maltrattato la bimba di due anni, colpevole di non aver usato correttamente il vasino


L’Huffington Post ci racconta la storia di Elizabeth Escalona, madre condannata al carcere a vita per aver incollato le mani della figlia, di soli due anni, al muro, così da picchiarla tanto forte da causarle danni al cervello.
COLPEVOLE - Gli agenti, allarmati dall’autorità sanitaria a causa delle ferite della piccola, ricoverata una settimana dopo la violenza, ha sequestrato una confezione di colla “attaccatutto” oltre ad una parte di muro con su le impronte digitali della bimba, Jocelyn. La madre non ha nascosto le sue responsabilità dichiarandosi colpevole delle violenze, anche se non sembra si sia mai preoccupata della salute della figlia, picchiata in questa maniera brutale, con tanto di calci allo stomaco, solo perché ancora incapace di usare correttamente il vasino.
IL RUOLO DELLA NONNA - Elizabeth probabilmente venne cresciuta nella stessa maniera da sua madre, Ofelia, tanto da chiamarla per chiederle aiuto a seguito della violenza, con la nonna che ha ammesso sia le sue responsabilità di genitrice, visto che a sua volta picchiò Elizabeth negli anni della crescita, sia di aver capito subito, per via della faccia della figlia, che era successo qualcosa di grave alla nipotina. A quel punto hanno preso la piccola per portarla in ospedale. Durante il tragitto la piccola Jocelyn si è ripresa chiedendo del cibo, così le due donne sono tornate indietro compiendo un errore gravissimo, del quale la nonna non riesce a darsi pace. Nonna che ora si prenderà cura dei suoi cinque nipoti, mentre Elizabeth non uscirà mai più di galera.

Nessun commento:

Posta un commento