venerdì 19 ottobre 2012

Uccisa a coltellate a 17 anni: difendeva la sorella dall'ex


Carmela, 17 anni, uccisa a coltellate per difendere la sorella dall'ex
La polizia ha fermato il presunto assassino di Carmela Petrucci la ragazza di 17 anni uccisa a coltellate nell’androne di casa in via Uditore a Palermo. Nell’aggressione è stata ferita la sorella della vittima, Daniela, 18 anni.
Il sospettato è stato bloccato alla stazione centrale dove stava per salire su un treno. E’ un giovane, maggiorenne, che secondo gli inquirenti aveva avuto un legame sentimentale con una delle due sorelle e che le avrebbe aggredite durante una lite. Al momento è sottoposto a fermo, in attesa che la magistratura vagli la sua posizione.
LA SORELLA - La sorella Lucia, che ha 18 anni, si trova nell’ospedale Civico in codice rosso: non è in pericolo di vita. Ai poliziotti, la ragazza sopravvissuta all’accoltellamento ha fornito delle indicazioni sull’aggressore.
La giovane, ricoverata nel reparto di chirurgia dell’ospedale Cervello,è stata raggiunta dai fendenti alla regione lombare destra ma le coltellate - spiegano i medici - non hanno leso alcun organo interno.
IL MOVENTE - pare che il giovane fermato e la sorella della vittima avessero avuto una relazione di un anno alla quale Lucia aveva posto fine. Ma l’ex fidanzato non si sarebbe mai rassegnato alla decisione della giovane che avrebbe continuato a molestare e a contattare per farle cambiare idea.
Oggi l’ultima lite durante la quale sarebbe intervenuta Carmela, la sorella minore, che avrebbe cercato di proteggere Lucia facendole scudo con il suo corpo e prendendosi così le coltellate mortali.
IL CELLULARE - Il giovane è stato rintracciato nella stazione di Bagheria grazie alle celle telefonichedel suo cellulare. La sua posizione e’ al momento al vaglio della magistratura. 
Il telefonino dell’aggressore, in fuga dopo l’assassinio, avrebbe agganciato le celle della zona di Bagheria. Così gli agenti sono riusciti a rintracciarlo alla stazione ferroviaria della cittadina. Da tempo il 22enne molestava Lucia tentando di convincerla a riprendere la storia: oggi le due sorelle, uscite da scuola, avrebbero visto da lontano, mentre tornavano a casa, l’aggressore e avrebbero citofonato chiedendo al fratello di aprire il portone.
Ma Samuele le avrebbe raggiunte: la vittima avrebbe cercato di proteggere la sorella facendole scudo con il suo corpo e avrebbe ricevuto le coltellate più violente
I COMPAGNI IN LACRIME - Davanti al palazzo si è fermato un gruppo di compagni di scuola delle due ragazze. "Intorno alle 13.15 - racconta un testimone, che lavora alla Conad vicina al luogo del delitto  - insieme a un mio collega abbiamo sentito delle urla. Allora ci siamo precipitati per vedere cosa stava succedendo - e appena siamo arrivarti davanti al portone dai vetri abbiamo visto le ragazze in una pozza di sangue, abbiamo citofonato e ci è stato aperto il portone. Subito dopo abbiamo chiamato prima la polizia e poi il 118".
L’uomo racconta anche che la nonna delle due ragazze si trovava al supermercato a fare la spesa,prima che le trovassero, mentre in casa delle ragazze c’era il fratello. "Conosco la ragazza - conclude - era una giovane tutta casa e chiesa e conosco anche la famiglia, venivano sempre a fare la spesa qui da noi".

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