venerdì 3 settembre 2010

Sara, profilo Facebook chiave del mistero E le ricerche proseguono anche in mare

Sul social network la ragazza scomparsa si firma "Buffy"
Il sindaco De Marco: «Qualcuno sa e non vuol parlare»

Sara ScazzI

Sara ScazzI

AVETRANA — Potrebbe nascondersi dietro uno pseudonimo la chiave sulla scomparsa di Sara Scazzi, la quindicenne di Avetrana di cui si sono perse le tracce da otto giorni. Un mistero affidato a Facebook, dove la ragazza si era creata un profilo, noto solo a pochi intimi, dove il suo grazioso e malinconico viso compare sotto il falso nome di «Sarah Buffy».

Un nome di fantasia riconducibile, soprattutto per quelli della sua età, alla protagonista della nota serie televisiva noir dove Buffy è la ragazza ammazzavampiri dalla doppia personalità interpretata dall’attrice americana che si chiama, guarda caso, Sarah Michelle Gellar. Sara Buffy dunque è il falso nome, ancora visibile, utilizzato dalla minorenne nelle sue lunghe navigazioni in Internet. Una circostanza inedita anche questa, svelata dal direttore della biblioteca comunale di Avetrana, Luigi Schiavoni, che ricorda «i lunghi pomeriggi passati dalla ragazzina davanti alla connessione pubblica della biblioteca». Non erano solo le amiche, quindi, a giocare con il suo nome sul social network più frequentato al mondo. Ma anche lei, approfittando dell’ospitalità del servizio pubblico del suo Comune: «A volte l’accompagnava la madre, altre volte veniva da sola e restava lì seduta di fronte al computer», racconta ancora il bibliotecario che aggiunge altri particolari di quelle sedute.

«Qualche volta ho spiato perché essendo una minore dovevo escludere visite a siti inopportuni e spesso l’ho sorpresa che girava proprio su Facebook». Che Sara abbia anche chattato in quelle ore, conoscendo magari qualcuno estraneo alla cerchia degli amici, è tutto ancora da dimostrare. Compito che toccherà agli investigatori alle prese con una quantità incredibile di segnalazioni e nuovi spunti da cui ripartire. Ieri mattina, per la prima volta, i carabinieri della stazione di Avetrana e della compagnia di Manduria hanno perquisito otto abitazioni. «Nessun indagato ma solo attività di routine», ha tenuto a precisare il colonnello Antonio Russo del comando provinciale che coordina le ricerche sul posto con il capitano Luigi Mazzotta della compagnia di Manduria e il luogotenente Fabrizio Viva della stazione di Avetrana. I soggetti presi di mira sarebbero pregiudicati del posto ma anche incensurati con qualche sospetto sulle spalle per precedenti comportamenti non proprio leciti di natura comportamentale a sfondo sessuale.

«Per il resto non abbiamo elementi nuovi da comuni caso di una conferenza stampa tenuta ieri mattina in Municipio. «Qualcuno sa e non vuol parlare perciò invito i miei concittadini ad esprimersi anche in forma anonima», ha rimarcato il primo cittadino che ha esortato i proprietari dei poderi agricoli intorno al paese: «Andate a controllare metro per metro le casupole, i depositi degli attrezzi, i pozzi e le cisterne delle vostre campagne». Un’indicazione dura ma necessaria che nasconde un timore che tutti oramai temono e cioè che il corpo senza vita della ragazza possa essere stato occultato dal suo carnefice. L’iniziativa pubblica del sindaco è servita anche per distribuire i manifesti a colori con l’annuncio della scomparsa che sostituiranno quelli in bianco e nero prodotti spontaneamente dagli amici.

RICERCHE IN MARE - Sono state avviate anche in mare, ma sono state interrotte nella tarda mattinata a causa della pioggia, le ricerche di Sarah, la ragazzina di 15 anni di Avetrana scomparsa nel primo pomeriggio del 26 agosto. I carabinieri del nucleo subacquei di Bari hanno perlustrato per un breve lasso di tempo le acque del litorale jonico-salentino, ma con risultati negativi. Continuano invece le ricerche nelle campagne, in casolari e pozzi abbandonati, alle quali partecipano una cinquantina di militari con l’ausilio di unità cinofile. Nessun segnale dal telefonino della ragazza, che risulta spento dalle 14.42 del 26 agosto.

Nessun commento:

Posta un commento